Sui sentieri delle ombre - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
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L<br />
’archeologia è una disciplina complessa che <strong>per</strong> la sua valorizzazione ha bisogno<br />
di interventi costanti e coordinati nel tempo, in quanto l’estemporaneità<br />
porta solamente a benefici fittizi e ingannevoli. Per questo motivo il Museo Archeologico<br />
Ambientale in collaborazione con gli Enti preposti si è impegnato nella attuazione<br />
di una “politica archeologica” organica e di largo respiro che si prefigge di affrontare<br />
in modo esaustivo e completo diverse problematiche, a partire dalla tutela del territorio<br />
fino alla valorizzazione dei contesti rinvenuti nel corso del tempo. Solo in questo<br />
modo è possibile “allargare” gli orizzonti della disciplina archeologica che da una ristretta<br />
cerchia di studiosi diventa un patrimonio fruibile <strong>per</strong> tutti, valorizzando la storia<br />
di una comunità e andando indietro nel tempo <strong>per</strong> scoprirne le radici e le antiche identità.<br />
E proprio da questo proposito nasce la mostra “<strong>Sui</strong> <strong>sentieri</strong> <strong>delle</strong> <strong>ombre</strong>”, suggestivo<br />
<strong>per</strong>corso espositivo di ouverture che apre la strada della musealizzazione presso il Museo<br />
Archeologico Ambientale di alcune tombe villanoviane con i loro ricchi corredi rinvenute<br />
nel 2004 a San Giovanni in Persiceto. Il fortuito ritrovamento in occasione di<br />
lavori <strong>per</strong> la realizzazione di una vasca di laminazione <strong>per</strong> la raccolta <strong>delle</strong> acque, l’intervento<br />
di scavo d’emergenza che ha ne <strong>per</strong>messo la salvaguardia, la lunga fase di<br />
studio, restauro e valorizzazione dei materiali che ha coinvolto la cittadinanza intera<br />
e, in particolare tutte le scuole del territorio, hanno contribuito in maniera sostanziale<br />
a creare un vero e proprio evento culturale.<br />
E’ stato possibile realizzare questo <strong>per</strong>corso grazie alla volontà e all’impegno di numerose<br />
<strong>per</strong>sone, in primis dei giovani collaboratori del museo e degli amministratori<br />
congiuntamente alla fattiva collaborazione con la Soprintendenza <strong>per</strong> i <strong>Beni</strong> Archeologici<br />
dell’Emilia Romagna, all’intervento della Provincia di Bologna e dell’<strong>Istituto</strong> <strong>per</strong><br />
i <strong>Beni</strong> <strong>Artistici</strong> <strong>Culturali</strong> e Naturali della Regione Emilia Romagna che attraverso i<br />
contributi della L.R. 18/2000 hanno fornito quel sostegno economico senza il quale<br />
non sarebbe stato possibile intraprendere questo viaggio a ritroso nel tempo.<br />
Silvia Marvelli<br />
Direttore del Museo Archeologico Ambientale<br />
di San Giovanni in Persiceto