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Arcobaleno 02/2004

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A seconda degli avvenimenti, una città o<br />

un quartiere può incrementare o decadere,<br />

dopotutto la storia dell’uomo è anche<br />

quella delle città. Non è difficile ritrovare<br />

nelle nostre città il mondo latino o quello<br />

feudale, quello comunale o delle signorie,<br />

i segni dei secoli passati. Ogni epoca ha<br />

lasciato le sue tracce: talvolta le città sono<br />

cadute in declino, talvolta sono cresciute,<br />

dilatandosi e trasformandosi in organismi<br />

pulsanti. Spesso, accanto alla città antica<br />

è sorta quella nuova, legata alla prima, ma<br />

diversa nell’aspetto e nelle funzioni, oppure,<br />

intorno ad un nucleo storico sono sorti<br />

rapidamente quartieri nuovi che vengono<br />

definite zone periferiche. Infatti, nel quartiere<br />

da noi analizzato, dove adesso c’è<br />

una scuola, una società sportiva, una parrocchia<br />

e un ospedale, un tempo c’erano<br />

solo caserme militari e la zona, anni fa,<br />

era considerata periferica, mentre ora per<br />

noi è molto vicina al centro storico di<br />

Cagliari.<br />

Oggi in questo quartiere vi è anche la<br />

nostra sezione scaut ed è solo un angolo<br />

del mondo in cui viviamo. L’Italia è ricca di<br />

...<br />

“Un vecchio e un bambino si preser per mano<br />

e andarono insieme incontro alla sera,<br />

la polvere rossa si alzava lontano<br />

e il sole brillava di luce non vera.<br />

L’immensa pianura sembrava arrivare<br />

fin dove l’occhio di un uomo poteva guardare<br />

e tutto d’intorno non c’era nessuno<br />

solo il tetro contorno di torri di fumo.<br />

I due camminavano, il giorno cadeva<br />

il vecchio parlava e piano piangeva<br />

con l’anima assente, con gli occhi bagnati<br />

seguiva il ricordo di miti passati.<br />

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,<br />

non sanno distinguere il vero dai sogni.<br />

I vecchi non sanno nel loro pensiero<br />

distinguer nei sogni il falso dal vero.<br />

Il vecchio diceva, guardando lontano:<br />

«Immagina questo coperto di grano<br />

immagina i frutti, immagina i fiori<br />

e pensa alle voci e pensa ai colori.<br />

In questa pianura fin dove si perde<br />

crescevano gli alberi e tutto era verde<br />

cadeva la pioggia segnavano i soli<br />

il ritmo dell’uomo e delle stagioni.»<br />

Il bimbo ristrette, lo sguardo era triste<br />

i suoi occhi guardavano cose mai viste<br />

e poi disse al vecchio con voce sognante:<br />

«Mi piaccion le fiabe raccontane altre.»”<br />

bellezze naturali, contiamo 8.000 Km di costa e due bellissime isole, le più grandi<br />

del Mediterraneo. Tutte queste bellezze, insieme a capolavori artistici, architettonici<br />

e naturalistici, costituiscono un vero e proprio patrimonio.<br />

Per concludere, possiamo quindi definire l’ambiente come il luogo e le condizioni<br />

esterne in cui l’uomo vive, esercita le sue attività e dal quale dipende la sua<br />

esistenza. L’ambiente è costituito da acqua, aria e terra, elementi indispensabili<br />

non solo all’uomo, ma anche alle piante e agli animali in un continuo ciclo di interscambi.<br />

L’incremento della popolazione e lo sfruttamento intenso e inadeguato<br />

delle risorse offerte dalla natura danneggiano sempre più l’ambiente di cui noi<br />

facciamo parte e i rischi di inquinamento creano una minaccia sempre maggiore<br />

per l’ambiente, la natura e tutto ciò che ci circonda.<br />

La Pattuglia Falchi: Corrado Sedda (CP), Riccardo Settimio,<br />

Gianmarco Garau, Elisa Dessi (VCP)<br />

JEDI 11

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