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...odissea S.Giorgio<br />
Ore 16.00 incontro stazione ferrovie dello Stato di Cagliari…<br />
N<br />
oi della Compagnia Planetarium e il Reparto Inpeesa alle ore 16.28, saliamo<br />
sul treno che ci conduce (o avrebbe dovuto) ad Abbasanta, provincia<br />
di Oristano. Era tutto perfetto, forse anche troppo. Carlo, Tore, Alessandro,<br />
Diego, Matteo e Daniele, eccoci qua tutti allegri e contenti.<br />
L’uscita si prospettava buona, carichi (non solo di materiale e spesa) di entusiasmo<br />
per affrontare una volta scesi dal treno i 7 km di marcia per raggiungere<br />
la nostra meta e cioè S. Agostino di Abbasanta.<br />
Tutto troppo facile… Al momento di scendere dal treno qualcosa non và: infatti<br />
quest’ultimo non ci ha dato neanche il tempo di poterlo fare che è ripartito<br />
velocemente. Il Capo Compagnia Diego e il Capo Reparto Daniele sono andati<br />
subito dal macchinista per chiedere spiegazioni ma niente da fare ormai non<br />
si poteva più fermare se non alla fermata successiva e cioè a Macomer. La<br />
disgrazia più sconfortante è stata sapere che il treno per tornare indietro era<br />
alle ore 20:37 e che altri mezzi per poter raggiungere S.Agostino non esistevano,<br />
tutto ciò è stato tragico, quasi alla Fantozzi.<br />
Non arresi, cercando una soluzione, eccone una sbuccata dal nulla: un vecchietto<br />
del paese si offre gentilmente di accompagnarci in macchina, facendo<br />
così la spola tre volte. Alla fine del terzo viaggio la sua strana gentilezza si era<br />
trasformata in un furto: 40,00 Euro.<br />
La cosa più buffa è stata l’avventura in auto, una spaziosissima Y10, trasandata…<br />
Sorvoliamo che è meglio!! Alla fine i nostri 7 km li abbiamo divorati in<br />
un’ora e cinque minuti. Dopo cinque minuti di pausa ci siamo montati la tenda,<br />
sistemati gli zaini e fatto un giro per salutare le altre unità presenti sul luogo.<br />
Dopo di che abbiamo cenato e fatto la nostra chiacchierata<br />
del più e del meno. Abbiamo fatto una carrellata generale un<br />
po’ su tutto ad Alessandro, la new entry in compagnia da circa<br />
due settimane. Alla fine dopo qualche schiamazzo notturno,<br />
con le staff delle altre unità, siamo andati a dormire.<br />
L’indomani al risveglio una bella lavata, una colazione e via<br />
pronti zaini, tenda smontata e teloni piazzati per copertura in un<br />
tavolo per ora di pranzo, visto il cielo grigio. Dopo l’arrivo di tutte<br />
le sezioni e delegazioni sarde, c’è stata l’alza bandiera. Successivamente<br />
alcuni si sono dati alla vendita di porta foulard, portachiavi e<br />
magliette (ai fini dell’autofinanziamento). Altri hanno cercato la legna (molto<br />
rara e umida), per cucinare a pranzo. La favola continua…. Tra l’una e le due<br />
acqua a catinelle e con la pioggia abbiamo anche pranzato.<br />
Alle 15:30 abbiamo fatto come da programma, una sfida a palla scaut con le<br />
due Compagnie: Kwakiutol e Cavalieri della Spada e dell’Anello di Cagliari.<br />
Stanchi morti siamo giunti all’ammaina bandiera, durante la quale abbiamo<br />
avuto l’onore di avere come ospiti sia il Vice Presidente Capo Scaut, Anna<br />
Maria che la moglie di Aldo Marzot, il nostro fondatore. Dopo tra saluti vari siamo<br />
saliti sul pullman per rientrare a Quartu, stavolta senza complicazioni…<br />
che dire: evviva l’avventura.<br />
20 VOGLIA DI STRADA