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Arcobaleno 02/2004

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...odissea S.Giorgio<br />

Ore 16.00 incontro stazione ferrovie dello Stato di Cagliari…<br />

N<br />

oi della Compagnia Planetarium e il Reparto Inpeesa alle ore 16.28, saliamo<br />

sul treno che ci conduce (o avrebbe dovuto) ad Abbasanta, provincia<br />

di Oristano. Era tutto perfetto, forse anche troppo. Carlo, Tore, Alessandro,<br />

Diego, Matteo e Daniele, eccoci qua tutti allegri e contenti.<br />

L’uscita si prospettava buona, carichi (non solo di materiale e spesa) di entusiasmo<br />

per affrontare una volta scesi dal treno i 7 km di marcia per raggiungere<br />

la nostra meta e cioè S. Agostino di Abbasanta.<br />

Tutto troppo facile… Al momento di scendere dal treno qualcosa non và: infatti<br />

quest’ultimo non ci ha dato neanche il tempo di poterlo fare che è ripartito<br />

velocemente. Il Capo Compagnia Diego e il Capo Reparto Daniele sono andati<br />

subito dal macchinista per chiedere spiegazioni ma niente da fare ormai non<br />

si poteva più fermare se non alla fermata successiva e cioè a Macomer. La<br />

disgrazia più sconfortante è stata sapere che il treno per tornare indietro era<br />

alle ore 20:37 e che altri mezzi per poter raggiungere S.Agostino non esistevano,<br />

tutto ciò è stato tragico, quasi alla Fantozzi.<br />

Non arresi, cercando una soluzione, eccone una sbuccata dal nulla: un vecchietto<br />

del paese si offre gentilmente di accompagnarci in macchina, facendo<br />

così la spola tre volte. Alla fine del terzo viaggio la sua strana gentilezza si era<br />

trasformata in un furto: 40,00 Euro.<br />

La cosa più buffa è stata l’avventura in auto, una spaziosissima Y10, trasandata…<br />

Sorvoliamo che è meglio!! Alla fine i nostri 7 km li abbiamo divorati in<br />

un’ora e cinque minuti. Dopo cinque minuti di pausa ci siamo montati la tenda,<br />

sistemati gli zaini e fatto un giro per salutare le altre unità presenti sul luogo.<br />

Dopo di che abbiamo cenato e fatto la nostra chiacchierata<br />

del più e del meno. Abbiamo fatto una carrellata generale un<br />

po’ su tutto ad Alessandro, la new entry in compagnia da circa<br />

due settimane. Alla fine dopo qualche schiamazzo notturno,<br />

con le staff delle altre unità, siamo andati a dormire.<br />

L’indomani al risveglio una bella lavata, una colazione e via<br />

pronti zaini, tenda smontata e teloni piazzati per copertura in un<br />

tavolo per ora di pranzo, visto il cielo grigio. Dopo l’arrivo di tutte<br />

le sezioni e delegazioni sarde, c’è stata l’alza bandiera. Successivamente<br />

alcuni si sono dati alla vendita di porta foulard, portachiavi e<br />

magliette (ai fini dell’autofinanziamento). Altri hanno cercato la legna (molto<br />

rara e umida), per cucinare a pranzo. La favola continua…. Tra l’una e le due<br />

acqua a catinelle e con la pioggia abbiamo anche pranzato.<br />

Alle 15:30 abbiamo fatto come da programma, una sfida a palla scaut con le<br />

due Compagnie: Kwakiutol e Cavalieri della Spada e dell’Anello di Cagliari.<br />

Stanchi morti siamo giunti all’ammaina bandiera, durante la quale abbiamo<br />

avuto l’onore di avere come ospiti sia il Vice Presidente Capo Scaut, Anna<br />

Maria che la moglie di Aldo Marzot, il nostro fondatore. Dopo tra saluti vari siamo<br />

saliti sul pullman per rientrare a Quartu, stavolta senza complicazioni…<br />

che dire: evviva l’avventura.<br />

20 VOGLIA DI STRADA

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