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Relazione allu<br />
Questa... è l’altra storia. E si, pensavate fosse finito<br />
con il Sisma, l’accanimento della sfortuna con la terra<br />
del Molise ed i suoi abitanti e invece... nei giorni<br />
precedenti sabato 25, si sono verificate eccezionali condizioni<br />
metereologiche sul Molise con piogge battenti che<br />
nella mattina di Sabato 25 hanno causato l’esondazione<br />
del fiume Biferno allagando l’intera Zona Industriale di<br />
Termoli e tutta l’area Contrada Martinelle del medesimo<br />
comune.<br />
Da giorni, la Prefettura di Campobasso aveva lanciato l’allerta.<br />
L’ultimo fax di Venerdì notte, parlava di pre-allarme.<br />
Il problema nasceva dal fatto che l’invaso della diga<br />
del Liscione (la diga che forma il Lago di Guardialfiera)<br />
era giunto a livello max, aprendo automaticamente<br />
lo scarico controllato.<br />
La quantità d’acqua rilasciata, aggiunta a quella delle<br />
piogge, ha fatto straripare il fiume riempiendo canali,<br />
terreni, e tutto ciò che incontrava sul suo cammino,<br />
d’acqua, fango, detriti, tronchi d’alberi, radici e ogni<br />
altro materiale che incontrava. La mattina di Sabato,<br />
a circa 15 min. dall’evento, l’Assoraider (Sez. di Portocannone)<br />
era già sul luogo dell’alluvione, facilitata<br />
dalla breve distanza con l’area interessata. Ci siamo<br />
immediatamente coordinati con le forze dell’ordine locali (Carabinieri, Polizia)<br />
per bloccare le strade d’accesso alla Zona Industriale e non solo.<br />
Nel frattempo, la mia preoccupazione fu quella di comunicare alla Prefettura<br />
di Campobasso, via fax, la nostra disponibilità all’intervento e, la<br />
nostra condizione di “già intervento” per essere in regola con la legge e con<br />
le coperture assicurative.<br />
Da quel momento, la nostra attività si è diversificata. Siamo intervenuti sia<br />
in aiuto d’alcune Aziende del Nucleo Industriale, sia in case private. La<br />
nostra partecipazione è stata compresa nei giorni tra Sabato 25 gennaio e<br />
Domenica 2 febbraio/2003 ed ha visto impegnati gli scaut: Mario Manes,<br />
Adamo Musacchio, Antonio De Carlo Mercurio Manes, Adamo Sammartino,<br />
Biancarosa De Carlo, Adamo Manes, Gabriele De Nardis. I mezzi utilizzati,<br />
sono stati quelli associativi (furgoni) e le vetture personali.<br />
In alcuni casi, ci siamo prodigati per mettere in salvo persone rimaste isolate<br />
ed animali. Successivamente, la nostra sezione è stata destinata<br />
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