SPECIALE Trasporto e riduzione CO2 - Corrente - Gse
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Strategia energetica nazionale<br />
Il GSE pronto<br />
a fare la sua parte<br />
E in Italia cosa sta accadendo? Il Governo ha deciso di<br />
elaborare una Strategia Energetica Nazionale per individuare<br />
le aree nelle quali devono essere ricercate le risposte per<br />
un futuro di crescita economica sostenibile, con bollette<br />
più economiche, sicurezza degli approvvigionamenti e<br />
<strong>riduzione</strong> delle importazioni. In particolare, la SEN indica<br />
quattro grandi leve: fonti rinnovabili elettriche e termiche,<br />
efficienza energetica e sviluppo sostenibile della produzione<br />
nazionale di idrocarburi. I primi tre punti interessano molto<br />
da vicino l’attività del Gestore dei Servizi Energetici, da anni<br />
impegnato a favorire la green economy. Da tempo, infatti,<br />
la nostra società promuove e incentiva la produzione di<br />
energia elettrica da fonti rinnovabili, con numeri e risultati<br />
di assoluto rilievo. Ma dal prossimo anno, in attuazione del<br />
D.lgs. 28/2011, al GSE potrebbero essere attribuite anche le<br />
competenze sull’emissione dei titoli di efficienza energetica e<br />
sull’incentivazione delle rinnovabili termiche. In particolare,<br />
è proprio l’efficienza energetica che può trasformarsi in un<br />
volàno fondamentale per la ripresa economica del nostro<br />
Paese, innescando comportamenti virtuosi sui consumi e<br />
garantendo lo sviluppo di un comparto destinato a crescere<br />
sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica e sotto quello<br />
economico-occupazionale. E non mi riferisco solo al settore<br />
degli immobili, dove il Governo è intervenuto prorogando<br />
fino al 30 giugno 2013 le detrazioni fiscali al 55%. Per<br />
i prossimi dieci anni, anche l’importanza strategica dei<br />
Certificati Bianchi è destinata a crescere. Basti pensare che nel<br />
cosiddetto “sesto anno d’obbligo” (1 giugno 2010 - 31 maggio<br />
2011) il volume dei Certificati scambiati ha toccato quota<br />
4 milioni, per un controvalore di 344 milioni di euro.<br />
Il sistema energetico italiano si trova a dover attuare<br />
soluzioni strategiche che condizioneranno il futuro del<br />
settore e del Paese. L’imponente produzione di energia non<br />
programmabile, l’abbondante sovraccapacità di energia<br />
elettrica e gas (accentuata ancor di più dalla crisi economica),<br />
gli obiettivi sempre più vicini del pacchetto europeo climaenergia<br />
e il crescente costo delle bollette per imprese e<br />
consumatori, impongono una seria riflessione da parte<br />
degli addetti ai lavori, che conduca a una sintesi concreta<br />
dei problemi in corso. Del resto, sono molti (e tra loro<br />
contrastanti) gli scenari prospettati dalle più autorevoli fonti,<br />
che si sono spinti fino a elaborare ipotesi da qui al 2050.<br />
Dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, che nell’ultimo<br />
World Energy Outlook ha parlato di una futura “età dell’oro<br />
del gas”, in particolare dovuta allo sviluppo di quello non<br />
convenzionale (shale gas), alla Commissione europea, che<br />
esattamente un anno fa ha tracciato una road map al 2050,<br />
con un taglio delle emissioni di gas serra dell’80% e una<br />
produzione elettrica a zero emissioni di carbonio.<br />
Il GSE da tempo mette al servizio del comparto delle<br />
rinnovabili tutta l’esperienza e le conoscenze acquisite in<br />
anni di attività e anche in futuro è pronto a fare la sua parte,<br />
nell’ambito della Strategia Energetica Nazionale, per aiutare<br />
i settori dell’efficienza energetica e delle Fer termiche<br />
a proseguire sulla strada della crescita tecnologica, economica<br />
e occupazionale.<br />
l’Editoriale di Nando Pasquali / Presidente e Ad GSE<br />
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