SPECIALE Trasporto e riduzione CO2 - Corrente - Gse
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speciale trasporto urbano e <strong>riduzione</strong> <strong>CO2</strong><br />
Trasporti<br />
L' impatto sul<br />
sistema<br />
efficienza energetica induStriale - certificati Bianchi<br />
innovazione di proceSSo - audit energetici<br />
S trategic carB on & energy M anageM ent<br />
www.esicomm.it<br />
energetico<br />
di I.G. e F.C.<br />
Il settore dei trasporti copre una fetta<br />
significativa nei consumi di energia<br />
primaria in Europa, rappresentando il<br />
31,7% del totale, con l’impiego di circa<br />
365 milioni di tonnellate equivalenti<br />
di petrolio (Mtep). Il trasporto su<br />
gomma è responsabile di più dell’82%<br />
dei consumi, circa il 14% è dovuto al<br />
trasporto aereo e piccole percentuali,<br />
dell’ordine del 2% ciascuna, al trasporto<br />
ferroviario e navale.<br />
La situazione è simile in Italia, salvo<br />
un leggero aumento delle componenti<br />
stradale e navale a discapito del<br />
trasporto aereo. In termini di<br />
combustibili, nel trasporto merci si<br />
registra una notevole prevalenza<br />
dell’uso del gasolio (69%) rispetto alla<br />
benzina, mentre i combustibili gassosi<br />
(GPL e gas naturale) coprono solo pochi<br />
punti percentuali (fonte: European<br />
Union – Statistical Pocketbook 2012).<br />
La panoramica presentata evidenzia<br />
la forte preponderanza del trasporto<br />
su gomma e una quasi totale<br />
dipendenza del settore da fonti di<br />
derivazione petrolifera, cui si legano i<br />
noti problemi di emissioni inquinanti/<br />
climalteranti e di dipendenza da Paesi<br />
spesso geopoliticamente instabili.<br />
La razionalizzazione del trasporto<br />
merci (con spostamento parziale<br />
su ferro), la produzione di veicoli<br />
più efficienti e l’integrazione di<br />
combustibili di diversa origine e della<br />
mobilità elettrica possono contribuire<br />
ad alleviare la “bolletta” del comparto,<br />
con benefici sul sistema energetico.<br />
Facendo particolare riferimento<br />
alla mobilità elettrica, uno studio di<br />
scenario condotto da RSE mostra<br />
che con la presenza di 10 milioni di<br />
auto elettriche e ibride “plug-in” nel<br />
2030 (circa ¼ del circolante) sarebbe<br />
necessaria una produzione aggiuntiva<br />
di energia elettrica pari a 3,1 Mtep.<br />
A fronte di ciò, i consumi delle auto<br />
convenzionali sostituite sarebbero<br />
però pari a 3,4 Mtep (immaginando<br />
peraltro un forte miglioramento dei<br />
motori rispetto agli attuali), con un<br />
risparmio netto di 0,3 Mtep. Tale<br />
soluzione permetterebbe, oltre alla<br />
<strong>riduzione</strong> di energia primaria, un<br />
risparmio economico in acquisto dei<br />
combustibili stimabile in più di 1,8<br />
miliardi di euro (moneta corrente).<br />
Studi specifici, condotti ancora<br />
da RSE, hanno permesso infine di<br />
dimostrare che il sistema elettrico<br />
italiano, sia in termini di generazione<br />
sia di distribuzione, è perfettamente<br />
in grado di sopportare l’ipotizzata<br />
consistente penetrazione di veicoli<br />
elettrici/ibridi, a patto di adottare<br />
alcuni accorgimenti di telecontrollo<br />
della ricarica in ottica “smart grid”.<br />
segue a pagina 40><br />
E = metodo • competenza 2<br />
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