01.12.2014 Views

SPECIALE Trasporto e riduzione CO2 - Corrente - Gse

SPECIALE Trasporto e riduzione CO2 - Corrente - Gse

SPECIALE Trasporto e riduzione CO2 - Corrente - Gse

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

speciale trasporto urbano e <strong>riduzione</strong> <strong>CO2</strong><br />

Lo sviluppo della mobilità<br />

Gli obiettivi europei di <strong>riduzione</strong> dell’impatto climatico<br />

al 2020 e la strategia europea “Europa 2020” hanno reso<br />

il tema dei “veicoli verdi” rilevante nell’agenda sia della<br />

Commissione europea che dei governi nazionali e regionali.<br />

Lo sviluppo della mobilità elettrica infatti è un esempio di<br />

sostenibilità e di green-white economy, capace di attivare<br />

maggior efficienza white e circuiti virtuosi di rinnovabilità<br />

green (deliberazione AEEG ARG/elt 56/10).<br />

Proprio per la valenza strategica e le prospettive di<br />

questo settore l’Autorità per l’energia italiana è stata<br />

fra le prime Autorità in Europa ad approvare iniziative a<br />

sostegno della mobilità elettrica, per garantire un contesto<br />

di regole stabili e incentivazioni capaci di stimolare la<br />

sperimentazione di tecnologie innovative. Come più volte<br />

ribadito anche in Parlamento (deliberazione AEEG ARG/<br />

elt 56/10), la mobilità sostenibile può fornire un contributo<br />

essenziale al raggiungimento degli obiettivi europei e di<br />

politica energetica, ambientale e industriale del Paese,<br />

sostenendo il sistema elettrico nazionale e lo sviluppo<br />

delle reti intelligenti. Anche in questo settore lo sviluppo<br />

sarà reale solo se accompagnato da una concreta crescita<br />

infrastrutturale e, per questo, gli interventi dell’Autorità<br />

hanno puntato alla realizzazione di infrastrutture di ricarica<br />

adeguate, con soluzioni il più possibile pratiche ed efficienti,<br />

in attesa che maturino scelte tecnologiche che minimizzino<br />

i costi per i consumatori. In questo contesto, un primo<br />

intervento ha riguardato la ricarica nei luoghi o spazi<br />

privati, approvando una misura che ha permesso di installare<br />

contemporaneamente due contatori, uno per l’abitazione<br />

e uno dedicato alla ricarica della propria auto elettrica,<br />

ricevendo due distinte bollette, anche con forniture<br />

effettuate da operatori diversi. In futuro la ricarica “privata”<br />

nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, con sosta prolungata<br />

del veicolo, potrà estendersi anche agli spazi privati di sosta<br />

aperti al pubblico, ad esempio i parcheggi della grande<br />

distribuzione o altri luoghi commerciali e di svago (si<br />

registrano già i primi casi di offerta di ricarica gratuita da<br />

parte di alcune catene commerciali di primaria importanza,<br />

come strumento di attrazione per un consumatore attento<br />

elettrica fra sostenibilità<br />

e green-white<br />

economy<br />

INTERVENTO DI ROCCO COLICCHIO<br />

Membro dell’Autorità per l’Energia<br />

Elettrica e il Gas<br />

Rocco Colicchio<br />

agli aspetti ambientali). Per quanto riguarda la ricarica in<br />

spazi pubblici tre i possibili modelli: il modello distributore,<br />

nel quale le infrastrutture di ricarica vengono realizzate<br />

dall’impresa distributrice di energia nella propria area<br />

di concessione; il modello service provider in esclusiva,<br />

nel quale lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica viene<br />

affidato ad un soggetto in regime di esclusiva a seguito di<br />

gara o concessione, su un’area definita dalla Regione, dal<br />

Comune o da altro Ente locale; il modello service provider<br />

in concorrenza, simile al modello service provider in<br />

esclusiva ma sviluppato in regime di concorrenza, seppure<br />

regolata a livello locale, come avviene per le stazioni di<br />

rifornimento dei carburanti. Partendo da queste tre opzioni<br />

l’Autorità ha poi voluto dare un concreto sostegno allo<br />

sviluppo di innovative infrastrutture di ricarica pubblica<br />

tecnologicamente all’avanguardia. Con la delibera ARG/<br />

elt 242/10 è stato deciso di selezionare - per ciascuno<br />

dei modelli gestionali citati - specifici progetti-pilota da<br />

incentivare. I progetti pilota sono stati scelti sulla base di<br />

criteri qualitativi, quantitativi, di efficienza ed efficacia, con<br />

particolare attenzione alle tecnologie, alla minimizzazione<br />

dell’agevolazione richiesta, all’utilizzo ottimale delle<br />

infrastrutture. Tali iniziative divengono così un’occasione<br />

preziosa non solo per sperimentare “sul campo” soluzioni<br />

tecnologiche e organizzative diversificate - utili per<br />

costituire una solida base di conoscenze per la futura<br />

regolazione - ma anche per valutare l’efficacia e l’efficienza<br />

dei modelli gestionali individuati. La partecipazione ai<br />

progetti di una pluralità di soggetti (non solo imprese<br />

distributrici o venditori retail, ma anche nuovi service<br />

providers indipendenti) rappresenta poi un valore aggiunto<br />

delle sperimentazioni in corso, fondamentale in un’ottica<br />

di apertura alla concorrenza. L’intervento dell’Autorità ha<br />

inoltre consentito la creazione di un quadro regolatorio<br />

all’interno del quale possono operare altre iniziative<br />

industriali non comprese nei progetti pilota incentivati.<br />

Va inoltre ricordato che è stata introdotta una nuova tariffa<br />

di rete, applicabile ai clienti in bassa tensione, dedicata<br />

specificamente all’alimentazione delle infrastrutture di<br />

ricarica pubblica per veicoli elettrici, prevedendo anche un<br />

meccanismo di protezione per i clienti finali, ai quali – oltre<br />

al costo dell’elettricità prelevata – non potrà essere richiesta<br />

una tariffa per i costi di rete e delle infrastrutture di ricarica<br />

superiore ad un limite massimo.<br />

Alla luce di tali elementi, all’interno della normativa appare<br />

opportuno introdurre elementi di flessibilità e gradualità che<br />

privilegino lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica nelle aree<br />

con più alto potenziale di utilizzo, responsabilizzando gli attori<br />

rispetto al rischio tecnologico ed escludendo che la tariffa elettrica<br />

possa essere utilizzata per “coprire” eventuali costi di ricarica<br />

divenuti irrecuperabili. Infine, in prospettiva pro-competitiva,<br />

è importante garantire la compatibilità delle infrastrutture<br />

di ricarica, che vanno realizzate con la logica dell’accesso non<br />

discriminatorio a tutti i venditori di energia elettrica.<br />

Elementi 27 Elementi 27<br />

26 27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!