SPECIALE Trasporto e riduzione CO2 - Corrente - Gse
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speciale trasporto urbano e <strong>riduzione</strong> <strong>CO2</strong><br />
Verso il miglioramento<br />
di Iva Gianinoni e Filippo Colzi<br />
I motori dei mezzi di trasporto costituiscono le principali<br />
sorgenti di inquinamento atmosferico nelle aree urbane<br />
a intenso traffico. Nei gas di scarico sono contenute<br />
diverse tipologie di inquinanti, tra cui ossido di carbonio<br />
(CO), ossidi di azoto (NOx), idrocarburi derivanti dalla<br />
combustione parziale del combustibile (HC), particolato<br />
e prodotti derivanti da impurità del combustibile (SOx).<br />
La combustione di idrocarburi genera la produzione di<br />
anidride carbonica (<strong>CO2</strong>) che pur non essendo classificata<br />
come inquinante è responsabile dei sempre più gravi<br />
problemi di effetto serra e di alterazione del clima.<br />
Per porre un freno all’acuirsi di questi problemi, già dal<br />
1991 l’Unione Europea ha emanato le note direttive<br />
“Euro” (da Euro 1, in vigore dal 1 gennaio 1993, sino a<br />
Euro 6, prevista dal 1 gennaio 2014), che hanno fissato<br />
limiti sempre più severi alle emissioni nocive dei motori.<br />
La presenza dei vincoli comunitari ha imposto al settore<br />
automobilistico un’imponente attività di Ricerca e Sviluppo,<br />
finalizzata allo studio di tecniche di alimentazione,<br />
combustione e controllo dei motori e abbattimento<br />
degli inquinanti sempre più sofisticate ed efficaci. Negli<br />
ultimi venti anni, i risultati sono stati molto soddisfacenti,<br />
permettendo di ridurre di oltre il 95% le emissioni allo<br />
scarico, grazie ad importanti modifiche ai componenti<br />
motoristici, quali l’inserimento del catalizzatore, (Tab.1)<br />
della “sonda lambda” e l’abbandono dei sistemi a<br />
carburatore.<br />
In particolare, l’attività sviluppata negli ultimi anni ha<br />
portato a ulteriori soluzioni innovative, quali:<br />
• il generale “downsizing” dei motori (<strong>riduzione</strong><br />
di cilindrata a parità di prestazioni), reso possibile<br />
dall’adozione combinata di sistemi di sovralimentazione<br />
a turbocompressore e sistemi avanzati di alimentazione<br />
ad aria e combustibile, controllati da centraline elettroniche<br />
sempre più sofisticate in termini di parametri monitorati<br />
e di possibilità e rapidità di retroazione e controllo;<br />
delle emissioni<br />
degli inquinanti (controllo avanzato<br />
della combustione), sia a livello di<br />
abbattimento post-combustione,<br />
con l’uso di catalizzatori e filtri<br />
antiparticolato sempre più efficienti e<br />
di reattori a urea per l’abbattimento<br />
Tab.1<br />
degli NOx. La combinazione di queste<br />
tecnologie ha consentito di ridurre<br />
l’emissione di inquinanti “classici” e<br />
di <strong>CO2</strong> - fonte: Laboratorio Mobilità<br />
Sostenibile – Energy Lab, 2011 (Tab. 2).<br />
L’anidride carbonica rappresenta un<br />
Normativa Data CO HC HC+NOx NOx Particolato<br />
Benz Dies Benz Dies Benz Dies Benz Dies Benz Dies<br />
“Euro 0” pre-1990 30.0 25.0 - - 10.0 6.0 - - - 0.0<br />
Euro 1 1992 3.16 3.16 - - 1.13 1.13 - - - 0.18<br />
Euro 2 1996 2.2 1.0 - - 0.5 0.7 - - - 0.10<br />
Euro 3 2000 2.3 0.64 0.2 - - 0.56 0.15 0.50 - 0.05<br />
Euro 4 2005/2008 1.0 0.50 0.1 - - 0.30 0.08 0.025 - 0.025<br />
Euro 5 2009/2011 1.0 0.50 0.1 - - 0.23 0.06 0.18 0.005 0.005<br />
Euro 6 2014 1.0 0.50 0.1 - - 0.17 0.06 0.08 0.005 0.005<br />
Rispetto “Euro 0” 3% 2% - - - 2.8% - - - 1.7%<br />
Fonte: Laboratorio Mobilità Sostenibile – EnergyLab<br />
Autoveicoli: Km percorsi ed emissione di inquinanti<br />
Tab. 2<br />
160<br />
140<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
tema particolare. La sua produzione<br />
è infatti indissolubilmente legata alla<br />
combustione degli idrocarburi e non<br />
esistono a oggi sistemi di abbattimento<br />
o cattura che possano essere installati su<br />
un veicolo. Per raggiungere il previsto<br />
• l’adozione di sistemi di gestione intelligente del motore<br />
quali i dispositivi “start/stop”, combinati con l’uso di<br />
alternatori che ricaricano le batterie del veicolo in fase di<br />
frenata;<br />
20<br />
0<br />
1990<br />
1991<br />
1992<br />
1993<br />
1994<br />
1995<br />
1996<br />
1997<br />
1998<br />
1999<br />
2000<br />
2001<br />
2002<br />
2003<br />
2004<br />
2005<br />
2006<br />
2007<br />
• l’adozione di sistemi di contenimento delle emissioni<br />
sempre più avanzati, sia a livello di <strong>riduzione</strong> della formazione<br />
Veic_km <strong>CO2</strong> NOX SOX PM2.5<br />
Fonte: elaborazione RSE su dati ISPRA<br />
Elementi 27<br />
Elementi 27 35<br />
34<br />
35<br />
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