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di Francesca Zani<br />

FUSIONE DEI COMUNI:<br />

UNA GRANDE<br />

OPPORTUNITÀ<br />

Ipotizzare la fusione dei comuni di Ponte di Legno<br />

e Temù può far pensare ad un salto all’indietro<br />

di alcuni secoli quando, come tutti ben<br />

sanno, i due terr<strong>it</strong>ori appartenevano ad un’unica<br />

comun<strong>it</strong>à denominata Dalegno. Il sano campanilismo<br />

di qualcuno sottolinea come la piccola<br />

frazione di Villa, oggi la meno numerosa e più<br />

periferica, sia stata un tempo il centro amministrativo<br />

e religioso dell’Alta Valle Camonica. Un<br />

altrettanto sano e lungimirante ragionamento<br />

pol<strong>it</strong>ico (nel suo significato prim<strong>it</strong>ivo legato alla<br />

“polis” come c<strong>it</strong>tà, comun<strong>it</strong>à) porta a pensare<br />

come questo r<strong>it</strong>orno al passato sia in realtà un<br />

importante passo in avanti in grande anticipo<br />

rispetto ai processi pol<strong>it</strong>ico-amministrativi a livello<br />

nazionale.<br />

In realtà questo traguardo non è un’idea nata<br />

per caso in quest’ultimo periodo, ma il logico<br />

es<strong>it</strong>o di più di dieci anni di stretta collaborazione<br />

tra le Amministrazioni di Ponte di Legno<br />

e Temù che hanno visto realizzarsi il Grande<br />

Sogno del demanio sciabile atteso da oltre<br />

trent’anni, e hanno messo in “comune” le loro<br />

forze economiche, pol<strong>it</strong>iche e amministrative<br />

nelle società per gli impianti (SIT), per lo sviluppo<br />

del demanio sciabile (SIAV), per il teleriscaldamento<br />

(SOSVAV ndr. N° 3 AM), nei servizi<br />

sociali(Cooperativa Stella Alpina), per la<br />

gestione del patrimonio boschivo (Consorzio<br />

Forestale) nella Casa di Riposo e nel Consorzio<br />

Adamello Ski.<br />

COS’È LA FUSIONE<br />

Ma cerchiamo di capire un po’ meglio di cosa<br />

si tratta quando si parla di fusione dei Comuni.<br />

La Fusione è lo strumento che viene scelto<br />

quando si vuole cost<strong>it</strong>uire un nuovo Comune<br />

unico il quale sost<strong>it</strong>uirà quelli in esso conflu<strong>it</strong>i.<br />

In pratica, un solo comune prende il posto dei<br />

comuni che si fondono tra di loro. La fusione<br />

quindi, rappresenta un efficace strumento di<br />

razionalizzazione del terr<strong>it</strong>orio, dei servizi e delle<br />

funzioni svolte dai Comuni, da cui discende<br />

un incremento dell’offerta sia qual<strong>it</strong>ativa che<br />

quant<strong>it</strong>ativa dei servizi di cui i c<strong>it</strong>tadini possono<br />

beneficiare, a fronte di un risparmio dei costi<br />

burocratici legati al funzionamento degli enti.<br />

COME SI REALIZZA LA FUSIONE<br />

Il riferimento normativo è la Legge Regionale<br />

n.29 del 15 dicembre 2006 che “disciplina i presupposti<br />

e le procedure da osservare nell’ist<strong>it</strong>uzione<br />

di nuovi comuni e nella fusione di quelli<br />

esistenti, nella modifica delle circoscrizioni<br />

terr<strong>it</strong>oriali e della denominazione dei comuni,<br />

nonché nell’esercizio di ogni altra funzione attribu<strong>it</strong>a<br />

alla Regione in materia di circoscrizioni<br />

comunali” (art.2). L’<strong>it</strong>er ha inizio quando i sindaci<br />

ed i rispettivi consigli comunali dei comuni in<br />

questione “con deliberazione assunta a maggioranza<br />

dei consiglieri presentano richiesta alla<br />

Giunta regionale affinché promuova la relativa<br />

procedura. Entro novanta giorni dalla ricezione<br />

della richiesta di cui sopra la Giunta regionale<br />

verifica i requis<strong>it</strong>i formali della richiesta stessa,<br />

e, qualora deliberi di dar corso alla medesima,<br />

presenta il relativo progetto di legge. Ciascun<br />

progetto di legge è accompagnato da una relazione<br />

che pone in evidenza le esigenze di più<br />

razionale assetto del terr<strong>it</strong>orio, di carattere economico<br />

e finanziario e di organizzazione e gestione<br />

dei servizi che lo giustifichino”. (art. 7)<br />

Si procede poi ad un referendum tra tutti i c<strong>it</strong>tadini<br />

che deve “riguardare l’intera popolazione<br />

dei comuni interessati da modifiche terr<strong>it</strong>oriali”.<br />

“I risultati del referendum sono valutati sulla<br />

base sia del risultato complessivo sia degli es<strong>it</strong>i<br />

distinti per ciascuna parte del terr<strong>it</strong>orio diversamente<br />

interessata.” (Art. 9) Infine “i risultati del<br />

referendum sono trasmessi, a cura del Presidente<br />

del Consiglio regionale, alla competente<br />

commissione consiliare per l’ulteriore corso del<br />

procedimento legislativo “ (Art. 10)<br />

Quindi verrebbero sciolti i Consigli Comunali<br />

interessati per crearne uno unico che rappresenterà<br />

l’intera popolazione, ovviamente con<br />

www.adamellomagazine.<strong>it</strong> 13

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