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ECOMUSEO<br />
a cura di Ivan Faiferri e Mauro Testini<br />
Il 30 di giugno è un giorno importante per la cultura<br />
in Alta Vallecamonica.<br />
Infatti in quel giorno, un uomo dal nome profetico<br />
(Costantino, come l’imperatore dell’«in hoc signo<br />
vinces») ha portato a Brescia la domanda di riconoscimento<br />
dell’Ecomuseo dell’Alta Via dell’Oglio.<br />
Allegato alla domanda, un intero CD-ROM di documenti,<br />
progetti, atti amministrativi che testimoniano<br />
i tentativi e le azioni messe a punto negli anni<br />
scorsi per promuovere, proteggere e diffondere la<br />
cultura locale e la sua conoscenza, insieme ad un<br />
progetto volto al futuro, che vorrebbe coordinare e<br />
potenziare questi sforzi.<br />
Contrariamente all’idea che il nome suggerisce,<br />
l’Ecomuseo non è un museo, almeno nel senso<br />
comune del termine ovvero il luogo ove si costudiscono<br />
oggeti e opere varie, e non riguarda (solamente)<br />
l’ecologia.<br />
Gli ecomusei sono strumenti con cui le popolazioni<br />
possono valorizzare la loro tradizione, recuperando<br />
le tracce, materiali e immateriali, del proprio passato,<br />
per poterla vivere ancora oggi.<br />
Resti storici, scavi archeologici, reperti di Guerre<br />
Mondiali e altre battaglie, insieme a tracce meno<br />
«nobili», ma forse più significative, come le malghe,<br />
i caseifici, i sentieri utilizzati dai pastori per l’ascesa<br />
ai pascoli d’alta quota, tutto ciò che, nel corso dei<br />
secoli, ha costru<strong>it</strong>o il volto del nostro terr<strong>it</strong>orio.<br />
La cultura non è fatta solo di cose, ma di gesti, di<br />
modi di vivere, di lavorare, di riposare: per questo,<br />
l’ecomuseo protegge, favorisce e promuove le feste<br />
popolari, i metodi di produzione tradizionali, le<br />
espressioni del sentimento religioso, perfino le carnevalate<br />
come il ruf de la ecia di Ponte di Legno.<br />
Si tratta di manifestazioni e di costumi di origine<br />
antichissima, come le cerimonie della confratern<strong>it</strong>a<br />
dei Disciplini di Villa, che risale almeno al XVI secolo,<br />
e che hanno rischiato di venire dimenticate<br />
nella seconda metà del secolo scorso, in segu<strong>it</strong>o<br />
all’arrivo dell’industrializzazione e della «società<br />
moderna» che ha spopolato le valli di montagna.<br />
Con la domanda di riconoscimento dell’Ecomuseo<br />
dell’Alta via dell’Oglio, i cinque comuni associati richiedono<br />
alla Regione di prendere atto degli sforzi<br />
fatti fino a qui per la tutela di questo patrimonio<br />
ricchissimo ma talvolta misconosciuto, impegnandosi<br />
reciprocamente nella conservazione, mantenimento<br />
e promozione.<br />
Non solo i comuni partecipano all’Ecomuseo: tutte<br />
le associazioni presenti sul terr<strong>it</strong>orio sono inv<strong>it</strong>ate a<br />
essere protagoniste delle attiv<strong>it</strong>à, sia all’interno della<br />
struttura organizzativa sia come partner esterni.<br />
L’Ecomuseo ha già avuto l’adesionedi riferimenti<br />
importanti a partire dalla Univers<strong>it</strong>à della Montagna<br />
di Edolo, dai Parchi dell’Adamello e dello<br />
Stelvio, dal Museo Etnografico L Zuf di Vione, ma<br />
anche di molte associazioni di c<strong>it</strong>tadini (vicinie, associazioni<br />
sportive, gruppi degli alpini, gruppi di<br />
volontariato più o meno riconosciuti). L’ambizione<br />
è che diventi il soggetto capace di coordinare tutte<br />
queste forze.<br />
Si parla di turismo, e in questo campo le potenzial<strong>it</strong>à<br />
sono enormi: l’ecomuseo ha già strutturato alcuni<br />
percorsi volti a far conoscere aspetti già noti oppure<br />
semi-sconosciuti dell’Alta valle: un viaggio tra<br />
i resti delle antiche fortezze medievali, che passa<br />
dal castello di Incudine fino alla torre d’alta quota<br />
del Canalì dei Pagà; una vis<strong>it</strong>a in più tappe ai luoghi<br />
della guerra, dalla Battaglia di Vezza del 1866<br />
alle trincee dei Garibaldini in local<strong>it</strong>à Dosso sopra a<br />
Vione. Ma anche una serie di tappe che riguardano<br />
la cultura dei pastori, partendo dalle malghe di alta<br />
quota, verso i paesi, passando magari attraverso<br />
caseifici e agr<strong>it</strong>urismi.<br />
Ancora, l’ecomuseo non tratta solo di turismo:<br />
vuoe dare la possibil<strong>it</strong>à di sostenere (anche economicamente)<br />
la tutela dei beni materiali e immateriali<br />
facendo si che questi possano continuare la loro<br />
funzione. Lim<strong>it</strong>ata al ricordo, nel caso dei resti di<br />
valore storico, oppure ancora piena di senso per<br />
le popolazioni locali, come appunto le feste e le<br />
manifestazioni di ciascuna comun<strong>it</strong>à.<br />
Il percorso è stato intrapreso anche grazie anche<br />
allo sforzo e al lavoro di un piccolo gruppo di volontari,<br />
motivati dal sindaco di Vione, Mauro Testini,<br />
che hanno prodotto in tempo rapidissimo tutti i<br />
documenti necessari per la domanda.<br />
Ora si attende il riconscimento formale della Regione<br />
Lombardia, ma indipendentemente da questo,<br />
cost<strong>it</strong>uire e dare il via all’Ecomuseo, non sarà<br />
stato vano.<br />
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