Modelli di quantificazione delle escrezioni di ... - Regione Veneto
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giunta regionale – 8^ legislatura<br />
Allegato A al Decreto della Direzione Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura n. 308 del 7.8.2008<br />
Figura 2 - Livelli proteici me<strong>di</strong> <strong>delle</strong> razioni in funzione del numero <strong>di</strong> fasi alimentari praticate nell’ambito dei cicli<br />
produttivi (fonte dei dati: Bittante et al. 2004)<br />
Proteina grezza % SS .<br />
18<br />
16<br />
14<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
0.00 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00<br />
Fasi alimentari, n/ciclo<br />
Per quanto riguarda il fosforo non vi sono, a nostra conoscenza, pubblicazioni che possano in<br />
qualche modo rappresentare i tenori me<strong>di</strong> rappresentativi della razioni. Comunque, nella pratica <strong>di</strong><br />
formulazione il livello <strong>di</strong> fosforo viene mantenuto intorno a 0,4-0,5 % SS.<br />
4. Sistemi <strong>di</strong> classificazione<br />
Nelle indagini e nelle statistiche che descrivono il settore dei bovini in accrescimento è<br />
invalso l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere i bovini in classi <strong>di</strong> età, ad esempio bovini <strong>di</strong> età inferiore ad un anno,<br />
bovini <strong>di</strong> età compresa tra 1 e 2 anni e bovini <strong>di</strong> età superiore a 2 anni. Come evidenziato anche<br />
dall’ADAS (2007) per il Regno Unito, questo tipo <strong>di</strong> classificazione non si adatta agevolmente alle<br />
con<strong>di</strong>zioni dei sistemi nazionali <strong>di</strong> allevamento del vitellone. Infatti, nell’ambito <strong>di</strong> uno stesso<br />
allevamento possono coesistere più cicli <strong>di</strong> animali appartenenti a tipologie genetiche <strong>di</strong>verse o<br />
incroci che arrivano in azienda in momenti, età e pesi <strong>di</strong>fferenti. Inoltre, nell’allevamento del<br />
vitellone l’approvvigionamento, come pure la ven<strong>di</strong>ta, <strong>di</strong>pende in modo sostanziale dal costo e dalla<br />
reperibilità dei ristalli e dal mercato dei prodotti finiti. Questi fattori possono influenzare<br />
significativamente sia la durata dei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> permanenza in stalla degli animali che i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
vuoto. La <strong>di</strong>stinzione dei capi in classi <strong>di</strong> età è quin<strong>di</strong> complicata da utilizzare nella pratica. Perciò,<br />
come suggerito da ADAS (2007), dal momento che <strong>di</strong> norma gli allevatori conoscono il tipo<br />
genetico, i pesi <strong>di</strong> acquisto e <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e le date <strong>di</strong> arrivo e <strong>di</strong> uscita degli animali nella proposta <strong>di</strong><br />
seguito presentata si è evitato l’approccio basato sulla <strong>di</strong>stinzione dei capi per età e si è preferito<br />
piuttosto <strong>di</strong>stinguere gli animali in relazione alla linea produttiva, che normalmente rappresenta un<br />
certo genotipo e una corrispondente tipologia <strong>di</strong> alimentazione. I parametri necessari per la<br />
<strong>quantificazione</strong> aziendale <strong>delle</strong> produzioni <strong>di</strong> N netto e <strong>di</strong> P, riportati nel modulo 1 <strong>di</strong> acquisizione<br />
dati, sono <strong>di</strong> seguito descritti.<br />
5. Input per il modello <strong>di</strong> bilancio<br />
Consistenza <strong>di</strong> allevamento<br />
L’approccio semplificato impiegato per la <strong>quantificazione</strong> <strong>delle</strong> <strong>escrezioni</strong> dal DM 7/4/2006<br />
è basato su un fattore <strong>di</strong> escrezione (33,6 kg N/capo/anno) che viene moltiplicato per la consistenza<br />
me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> allevamento. Per “consistenza <strong>di</strong> allevamento” si intende il numero <strong>di</strong> capi me<strong>di</strong>amente<br />
presenti nell’allevamento in un anno. Negli allevamenti <strong>di</strong> vitelloni si svolge normalmente più <strong>di</strong> un<br />
ciclo produttivo. In questo caso la presenza me<strong>di</strong>a è determinata moltiplicando il numero dei capi<br />
allevati in ogni ciclo per la frazione <strong>di</strong> anno <strong>di</strong> presenza in azienda e successivamente sommando<br />
tali prodotti (me<strong>di</strong>a ponderata, nell’arco dei 365 gg., del numero dei capi presenti in ogni ciclo).<br />
Questo approccio non considera però il fatto che a parità <strong>di</strong> consistenza me<strong>di</strong>a i parametri<br />
produttivi possono invece variare sensibilmente (numero <strong>di</strong> cicli, consumi alimentari, quantità <strong>di</strong><br />
peso vivo prodotto). Tutti questi fattori sono correlati con l’entità <strong>delle</strong> <strong>escrezioni</strong>. Per una più<br />
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