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A N D A M E N T O T R A S P O R T I<br />
Anche il 2012 è stato negativo<br />
La Federtrasporto ha pubblicato l’“Indagine congiunturale<br />
sul settore dei trasporti” dedicata al secondo<br />
semestre dell’anno scorso. Ne riprendiamo<br />
di seguito dati e principali osservazioni.<br />
Se il 2011, sottolinea la Federtrasporto, nonostante qualche<br />
debole segnale di recupero o di assestamento nei<br />
primi mesi, nel secondo semestre aveva messo in evidenza<br />
una situazione sempre più difficile e incerta, le informazioni<br />
raccolte sul 2012 non offrono particolari segnali<br />
di ripresa. Anzi, in base ai dati disponibili, la maggior<br />
parte delle modalità di trasporto vede diminuire i<br />
volumi di traffico. Con l’eccezione del trasporto ferroviario<br />
che, a volte anticipatore dell’evolversi dell’economia,<br />
fornisce l’unico segnale che può essere considerato<br />
in parte positivo.<br />
Considerando il trasporto aereo, in base ai dati disponibili,<br />
nel periodo gennaio-ottobre 2012 il traffico è diminuito<br />
tendenzialmente del 5,3%, combinazione di una<br />
flessione del trasporto merci della stessa entità e di un<br />
calo di quello postale del 4,5% (rispettivamente il 93% e<br />
7% del totale). Nei due aeroporti più significativi, i risultati<br />
peggiori. A Milano Malpensa (46% del totale), le tonnellate<br />
movimentate hanno subito una flessione su base<br />
tendenziale del 9% (meno 34 mila tonnellate rispetto<br />
allo stesso periodo dell’anno precedente). A seguire,<br />
Roma Fiumicino (quota del 16%), la contrazione è stata<br />
del 7% (meno 9 mila tonnellate). Gli unici risultati positivi<br />
sono stati rilevati a Bergamo, più 4%, ossia più 3,8 mila<br />
tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2011, e a<br />
Brescia, più 6%, ossia più 2,1 mila tonnellate (quote rispettivamente<br />
del 13% e 5%). Fatta eccezione per la posta,<br />
è possibile rilevare un debole segnale positivo per<br />
questo settore: con il passar dei mesi, infatti, si vede diminuire<br />
il trend negativo, seppur di pochi decimali (nel<br />
primo semestre, il calo totale e quello delle merci era<br />
stato di 5,7% e 5,8%).<br />
Per il trasporto terrestre, anche l’analisi dell’andamento<br />
del traffico autostradale di veicoli pesanti descrive un<br />
comparto che, se nel 2011 era riuscito a mantenere costanti<br />
i volumi di traffico, si trova ora in difficoltà. In base<br />
agli ultimi dati disponibili, gennaio-agosto 2012, il numero<br />
di veicoli-km pesanti è stato di circa 11,7 miliardi, registrando<br />
così un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno<br />
precedente del 7,1%. L’analisi delle singole variazioni<br />
mensili offre però qualche elemento di speranza:<br />
infatti, si assiste a un graduale, seppure molto contenuto,<br />
rallentamento dei tassi di diminuzione.<br />
Passando all’autotrasporto, dopo i deboli segnali di ripresa<br />
o per lo meno di assestamento emersi nel 2010, il<br />
2012, così come già accaduto per il 2011, si delinea come<br />
un anno difficile. Nel I semestre, la domanda nazionale<br />
in termini di tonnellate è risultata in aumento e in diminuzione<br />
rispettivamente nel 18% e 58% delle aziende;<br />
il saldo (differenza) fra le risposte opposte è dunque ne-<br />
Un 2012 critico per l’autotrasporto: gli indicatori sull’andamento<br />
del settore danno un calo deciso sia per la domanda<br />
sia per l’offerta<br />
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