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4 - Euromerci

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Conferenza stampa a Roma della Uir, scorcio del tavolo della presidenza, da sinistra, Luciano<br />

Greco, consigliere dell’Unione, Alessandro Ricci, presidente, e Guido Improta, sottosegretario<br />

ai Trasporti<br />

Ha detto Alessandro Ricci, presidente<br />

dell’Unione interporti<br />

riuniti-Uir, presentando<br />

nella conferenza stampa di<br />

Roma il “Rapporto sul sistema interportuale<br />

italiano”: “La redazione di<br />

questo documento, oltre all’esigenza<br />

di fornire al pubblico dati plausibili e<br />

certificati, risponde anche all’urgenza<br />

di confezionare un vero e proprio monito<br />

al prossimo governo e al prossimo<br />

parlamento per concludere l’iter<br />

normativo delle leggi<br />

sugli interporti e<br />

sui porti, la cui operatività,<br />

dovutamente<br />

disciplinata, potrebbe<br />

pesantemente<br />

e positivamente incidere<br />

sull’andamento<br />

del Pil nazionale”. Aggiunge<br />

ancora una<br />

nota della Uir: “Il Rapporto<br />

mette in evidenza in modo univoco<br />

e concreto un lungo elenco di eccellenze<br />

territoriali rappresentate dagli<br />

interporti che, inoltre, si portano<br />

dietro tanti riverberi a partire dal numero<br />

delle aziende insediate, dal numero<br />

degli addetti ai lavori diretti e indiretti,<br />

dai risparmi sui costi sociali.<br />

Tutto ciò non può essere sottovalutato.<br />

È evidente, però, che le strategie<br />

per gli interporti vanno collocate in<br />

piani di sviluppo completi e globali<br />

che dovrebbero riguardare la logistica<br />

e l’intermodalità e senza i quali prevarrebbero<br />

individualismi improduttivi<br />

e fini a sé stessi”.<br />

La presentazione del Rapporto, quindi,<br />

è stata anche l’occasione per la Uir<br />

di fare il punto sull’attuale funzionamento<br />

della logistica nazionale e per<br />

chiedere al prossimo governo e al<br />

prossimo parlamento un intervento<br />

urgente e deciso per modificarne l’or-<br />

ganizza-<br />

zione, da<br />

qui la citata<br />

ric<br />

h i e s t a<br />

di “piani<br />

di sviluppo completi e globali” contro<br />

“individualismi improduttivi”. La Uir<br />

chiede, in altre parole, che la logistica<br />

sia finalmente ed effettivamente “portata<br />

a sistema”, nel quale porti e interporti<br />

devono trovare la loro corretta e<br />

soprattutto “funzionale” e coerente<br />

Gli interporti in Italia (operativi nel 2011)<br />

collocazione, in primo luogo in rapporto<br />

agli assi fondamentali di traffico<br />

nazionali ed europei. Sottolinea con<br />

chiarezza la Uir che ciò non è finora<br />

avvenuto perché in Italia sono poco<br />

considerate “le dinamiche logistiche<br />

globali” causa “una politica miope<br />

che punta alla polverizzazione più che<br />

all’aggregazione e alle logiche di sistema”.<br />

Un campanello d’allarme è stato<br />

suonato in questo senso dall’intervento<br />

nella conferenza stampa del<br />

sottosegretario al ministero delle In- ><br />

GENNAIO ● FEBBRAIO 35

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