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4 - Euromerci

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un fattore di opportunità per fare<br />

sistema e sviluppo, piuttosto<br />

che una condizione di mera<br />

competizione endoportuale. La<br />

mentalità molto caratterizzata<br />

della sua laboriosa gente, sempre<br />

pronta a ragionare sul futuro<br />

ma con i piedi ben radicati nel<br />

passato, ora guarda al di là della fase recessiva,<br />

lavorando su una serie di progetti<br />

comuni che coinvolgono il porto,<br />

le imprese private e gli enti locali. Quello<br />

prioritario è l’approfondimento dei<br />

canali, sul quale il Cipe ha dato recentemente<br />

il via libera ai fondi (60 milioni di<br />

euro), che consente di portare le navi<br />

bulkcarrier Panamax da 55-65 mila tonnellate,<br />

provenienti prevalentemente<br />

dal Sud America, direttamente in banchina.<br />

“Il pescaggio è fondamentale per<br />

lo sviluppo dei traffici delle merci che<br />

viaggiano sia in rinfusa sia in contenitori”<br />

chiarisce Gentile. “L’approfondimento<br />

del canale è per far sì che Ravenna<br />

sia sempre più competitiva sul mercato<br />

internazionale dei porti, in cui<br />

operano concorrenti geograficamente<br />

vicini e molto aggressivi come Capodistria”.<br />

È attraverso la sinergia territoriale che il<br />

porto di Ravenna progetta e pianifica il<br />

suo sviluppo. Spiega Galliano di Marco,<br />

presidente dell’Autorità portuale: “Con<br />

Regione, provincia e comune c’è una<br />

piena e totale collaborazione e un ampio<br />

confronto paritario a zero pressioni.<br />

Considero il porto non del presidente<br />

dell’Autorità portuale, che viene nominato,<br />

ma del sindaco che viene eletto<br />

direttamente dalla popolazione e il rapporto<br />

che si è instaurato è di massima<br />

fiducia. Siamo riusciti a rifare il Piano<br />

operativo per l’approfondimento dei<br />

canali in tempi rapidissimi, organizzando<br />

la conferenza dei servizi in soli<br />

venti giorni. Questa premessa ci porterà<br />

entro settembre alla firma del contratto<br />

di finanziamento da presentare al<br />

Cipe, su cui abbiamo già raccolto la piena<br />

disponibilità della Bei e della Cassa<br />

depositi e prestiti, per l’approfondimento<br />

dei canali, i cui lavori partiranno<br />

nel 2014. La realizzazione del pescaggio<br />

necessario alle navi rinfusiere, ci prepara<br />

anche a crescere nel settore container<br />

fra cinque anni, a realizzazione del<br />

nuovo terminal sui terreni della Sapir. Il<br />

nostro core business sono le rinfuse,<br />

che ci producono molta Iva e che, grazie<br />

ai recenti provvedimenti del governo<br />

(dl 83 del 22.06.2012, ndr), ci permetterà<br />

di avere le risorse per realizzare l’approfondimento<br />

del canale a 14 metri”.<br />

Approfondimento che porterà, a crisi<br />

passata, a un’importante capacità operativa<br />

immediata, per gli ampi spazi<br />

pronti per lo stoccaggio ora sottoutilizzati.<br />

In tutti i casi, la prospettiva temporale<br />

entro cui si muovono gli operatori,<br />

tenendo conto delle lungaggini italiane,<br />

per il completamento di tutto il progetto<br />

di approfondimento e di messa in<br />

opera delle banchine è il 2018-2019<br />

(l’anno in cui Ravenna potrebbe essere<br />

nominata, a fine 2014, capitale europea<br />

della cultura). Ma dall’approfondimento<br />

dei canali dipendono anche altri progetti<br />

rilevanti, in un sistema di propedeuticità<br />

che guarda al porto a 360°. Infatti,<br />

da esso dipenderà la realizzazione<br />

del nuovo terminal contenitori, che sarà<br />

costruito e sviluppato su circa 300<br />

mila metri quadrati di proprietà Sapir,<br />

da una società partecipata da Ctr, Sapir<br />

e per il 10% dalla cooperativa edile<br />

Cmc, e anche la realizzazione del nuovo<br />

Distretto della logistica portuale del<br />

porto di Ravenna, già inserito da tempo<br />

nel piano regolatore della città. Il progetto,<br />

che si sviluppa su circa 170 ettari<br />

collocati tra Porto San Vitale e Porto<br />

Fuori, di cui 50 di proprietà Sapir, richiede<br />

per la sua edificazione logistica,<br />

il livellamento dei suoli con un rialzo di<br />

circa un paio di metri, realizzato con lo<br />

spandimento dei fanghi sabbiosi<br />

estratti dai lavori di fondale del Canale<br />

Candiano.<br />

><br />

GENNAIO ● FEBBRAIO 43

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