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C O V E R<br />
Argol-Villanova: fusione<br />
con notevoli vantaggi<br />
“Unendo le due aziende abbiamo accresciuto le potenzialità e il<br />
know how di entrambe, aumentando anche il numero dei clienti<br />
in Italia e all’estero”, dice il presidente Piero Carlo Bonzano.<br />
di Valerio Di Velo<br />
PIERO CARLO BONZANO<br />
Nel settembre del 2012, Piero<br />
Carlo Bonzano, azionista di riferimento<br />
del gruppo Argol, ha<br />
acquisito la maggioranza del<br />
gruppo Villanova, creando una grande e<br />
unica realtà integrata con un fatturato<br />
complessivo di circa 400 milioni di euro<br />
e 3.500 dipendenti. Le due aziende, che<br />
già collaboravano, con la loro fusione<br />
hanno dato vita a un unico “polo” in<br />
grado di rafforzare la propria collocazione<br />
sul mercato internazionale, posizionandosi<br />
come valido partner logistico<br />
apprezzato e riconosciuto da importanti<br />
attori industriali, operante in tutte<br />
le fasi della supply chain e altamente<br />
specializzato in settori quali l’automotive,<br />
l’elettromeccanico, l’energia, il food,<br />
il fashion, l’aerospaziale e in servizi quali<br />
la gestione dei ckd auto, trasporti, trasporti<br />
eccezionali e spedizioni, il packaging<br />
industriale, il cargo aeroportuale e<br />
l’engineering.<br />
La storia del gruppo ha radici lontane:<br />
era il 1952 quando il cavaliere del lavoro<br />
Luigi Bonzano diede vita all’Argol. Poi è<br />
stata una continua crescita, che ha trovato<br />
un forte impulso a partire dagli anni<br />
‘70, quando Piero Carlo, entrato nell’azienda<br />
di famiglia, la trasformò da<br />
una realtà rivolta al packaging industriale<br />
a un forte operatore della logistica<br />
integrata. Rilevante in quegli anni fu<br />
l’apertura del polo logistico di Livorno,<br />
un vero centro di eccellenza, l’entrata in<br />
nuovi settori di business, come quello<br />
della gestione delle merci nell’ambito<br />
aeroportuale, e il continuo potenziamento<br />
dell’attività fuori dai confini nazionali.<br />
Oggi, il gruppo Argol Villanova<br />
conta oltre sessanta sedi in Italia e all’estero,<br />
in Europa, in Asia e nelle Americhe,<br />
opera in particolare in Argentina,<br />
Brasile, Bulgaria, Cina, Francia, Egitto,<br />
India, Messico, Turchia, Usa, Venezuela<br />
e in Polonia, dove recentemente ha<br />
aperto un nuovo centro. Incontriamo il<br />
presidente del neonato gruppo, Piero<br />
Carlo Bonzano, al quale chiediamo subito<br />
le principali motivazioni che hanno<br />
portato alla fusione fra le due società.<br />
“Si trattava di due aziende che possiamo<br />
definire ‘compatibili’ e, quindi, il<br />
passo di unificarle era assolutamente<br />
conveniente. In primo luogo, infatti, abbiamo<br />
messo insieme i diversi know<br />
how, trasferendoli da una società all’altra<br />
e aumentando le nostre competenze<br />
e potenzialità complessive. Abbiamo,<br />
poi, allargato la clientela sia in Italia sia<br />
all’estero e creato sinergie positive che<br />
ci hanno portato a razionalizzare gestione<br />
e costi. Basti pensare alla gestione dei<br />
magazzini. Tutto ciò ci ha portato notevoli<br />
vantaggi e anche a trovare soluzioni<br />
innovative. Sottolineo, in particolare,<br />
quanto dicevo poc’anzi a proposito del<br />
know how: abbiamo potuto ‘completarci’<br />
a vicenda, portare esperienze nuove<br />
da una società all’altra. Ciò è stato rilevante,<br />
ad esempio, per quanto riguarda<br />
l’ingegneria logistica”.<br />
C’È VOLUTO CORAGGIO PER CONSOLIDARE<br />
UNA SIMILE OPERAZIONE IN UN’EPOCA CO-<br />
ME L’ATTUALE CHE CERTAMENTE, DATA LA<br />
NOSTRA SITUAZIONE ECONOMICO-INDU-<br />
STRIALE, NON INDURREBBE A TENTARE<br />
NUOVE “AVVENTURE”<br />
❚ Noi operiamo in Italia, ma molto<br />
all’estero ed è al mercato internazionale<br />
che oggi in prima istanza bisogna<br />
guardare, specialmente dal nostro paese.<br />
La situazione italiana, come sappiamo,<br />
è critica ma fuori le cose vanno<br />
meglio: l’economia negli Stati Uniti sta<br />
migliorando anche se lentamente, cre-<br />
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