PAUL MARCIANO Il successo di Guess, il più ... - Pambianconews
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SPECIALE MODA DONNA<br />
47<br />
White e Touch!: i percorsi espositivi<br />
della nuova moda<br />
Collezioni <strong>di</strong> gran ricerca hanno fatto mostra <strong>di</strong> sé negli<br />
stand delle manifestazioni fieristiche della Zona Tortona:<br />
Neozone con Touch! e Clounine, sotto l’egida <strong>di</strong> Pitti<br />
Immagine, e White, nata sette anni fa da un’idea <strong>di</strong> Massim<strong>il</strong>iano<br />
Bizzi. La sezione The Dreamers e Try Its de<strong>di</strong>cate<br />
agli st<strong>il</strong>isti emergenti, e <strong>il</strong> pa<strong>di</strong>glione tutto de<strong>di</strong>cato<br />
a Second Live, con un viaggio virtuale attraverso le tribù<br />
della moda, hanno completato <strong>il</strong> primo polo; due nuove<br />
sezioni de<strong>di</strong>cate alla lingerie e all’ecocompatib<strong>il</strong>ità per<br />
White, oltre all’avanguar<strong>di</strong>a concettuale del Basement, e<br />
alle calzature più cool <strong>di</strong> Gallery e Art Point e <strong>il</strong> progetto<br />
12 ore in cui 4 st<strong>il</strong>isti in ascesa nella scena internazionale<br />
hanno presentato le loro collezioni per un’intera giornata.<br />
Un anelito ad una sofisticata pacatezza, nelle linee<br />
fluide, nei plissè che sembrano origami, nelle forature a<br />
laser che paiono pizzi, nei toni cipriati e polverosi, nelle<br />
nappe sott<strong>il</strong>i come non si erano mai viste; ma anche una<br />
tensione ad un’innovazione ben percepib<strong>il</strong>e, tra rusticità<br />
e tecnologia, negli ar<strong>di</strong>ti accostamenti materici e cromatici,<br />
nelle proporzioni armonicamente sproporzionate, nei<br />
tricot dai f<strong>il</strong>ati grossi ed inaspettati, nei materiali plastici<br />
e metallici. Una grande perizia, <strong>di</strong> st<strong>il</strong>e e <strong>di</strong> lavorazione,<br />
traspare nelle proposte in pelle <strong>di</strong> .it, presenti a White,<br />
lavab<strong>il</strong>i in acqua, dove minuscoli tasselli in pelle ricoprono<br />
<strong>il</strong> top in felpa, la pelle gauffrata si fa stretch e sembra<br />
acquisire una terza <strong>di</strong>mensione. Non si scherza neanche<br />
da Aviù, dove le scagliette in pelle puntinata si posano<br />
sul tricot luminescente e le pa<strong>il</strong>lettes sul top sono così<br />
minuscole da sembrare velluto cangiante (sono 56.000!).<br />
Le lavorazioni a maglia daranno un tocco <strong>di</strong> eleganza<br />
décontracté alla prossima estate; è tutto tricottato perfino<br />
<strong>il</strong> cappottino bon ton <strong>di</strong> Diab’less, pur conservando<br />
una modelleria sapiente e ben costruita. Le leggerissime<br />
maglie <strong>di</strong> Christian Luppi sono invece tinte in capo, dai<br />
colori sorprendenti e non fac<strong>il</strong>mente definib<strong>il</strong>i, e <strong>il</strong> lungo<br />
car<strong>di</strong>gan ha l’allacciatura arricciata, a creare onde che si<br />
Material by product Autopsie Vestimentarie<br />
Nathu<br />
1/10/2007<br />
rincorrono. Folta la presenza <strong>di</strong> scarpe e borse a White;<br />
sembrano uscite da un cartone animato le coloratissime<br />
polacchine in vernice a taglio vivo che si possono indossare<br />
anche con <strong>il</strong> tallone abbassato, come un <strong>di</strong>vertente<br />
sabot; i sandali <strong>di</strong> Giorgio Brato hanno l’alto plateau ricoperto<br />
<strong>di</strong> festoni in pelle, come fosse un tessuto. Un<br />
plauso all’elaborazione creativa del brand Lemuria: una<br />
sorta <strong>di</strong> ingegnosa tunica in jersey <strong>di</strong> cotone, indossab<strong>il</strong>e<br />
in ben <strong>di</strong>eci mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, che si trasforma in quattro<br />
<strong>di</strong>versi abiti, gonne, pantaloni sarong. Tra gli st<strong>il</strong>isti avantgarde<br />
<strong>di</strong> Basement, nelle vecchie cantine <strong>di</strong> Superstu<strong>di</strong>o,<br />
Alice Capelli, con la sua Autopsie Vestimentarie, ha realizzato<br />
minuziosamente abiti dalla concezione scultorea,<br />
talvolta mo<strong>di</strong>ficab<strong>il</strong>i, i cui ampi volumi sono ripresi da<br />
placchette geometriche plasticate.<br />
Tra le novità viste a Touch!, i piumini <strong>di</strong> Zhero Design<br />
ammiccano a una couture dal tratto futurista, hanno<br />
un’anima in ovatta, in felpa o in rete <strong>di</strong> lana, racchiusa<br />
in uno strato <strong>di</strong> plastica trasparente atossica. Una couture<br />
biologica è invece la caratteristica delle proposte <strong>di</strong><br />
Nathù, realizzate con concezione sartoriale ma solo con<br />
cotoni e tinture biologiche certificate; a proposito <strong>di</strong> concezione<br />
sartoriale, Alberto Zambelli, con <strong>il</strong> suo Archivio<br />
Privato, ha cucito le maniche dei boleri, anche in leggerissima<br />
nappa, con tale perizia che sembrano accartocciate<br />
casualmente e creano un gran bell’effetto; le giacche <strong>di</strong><br />
Yoshi Funaboshi sono realizzate a lavorazione double, ma<br />
in lino tinto in capo e delavato ad hoc. Le superfici dei<br />
tessuti si fanno spesso oggetto <strong>di</strong> sperimentazioni creative,<br />
come <strong>il</strong> brand Material By Product per cui le st<strong>il</strong>iste<br />
hanno scannerizzato una tenda e poi l’hanno stampata,<br />
colorata e dal tratto evanescente sul lungo abito in seta.<br />
Sul fronte degli accessori, quelli <strong>di</strong> Jozica, dove <strong>il</strong> corno,<br />
l’osso e le resine, anche finemente cesellate, danno vita<br />
a collane e cinture che uniscono influssi etnici ad echi<br />
pop art.