08.01.2015 Views

SATURA art gallery

SATURA art gallery

SATURA art gallery

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

D U E S C R I T T I D I L U I G I F E N G A<br />

51<br />

DUE SCRITTI DI LUIGI FENGA<br />

1. Piccola lettura di Costantino il Grande<br />

Tino Sangiglio affida alla nostra attenzione una nuova traduzione di Kavafis<br />

(Tra queste stanze buie, Passigli, 2007), preceduta da una accurata e p<strong>art</strong>ecipata<br />

prefazione. Si tratta di una lettura che richiama altre letture dello stesso<br />

poeta, compiute da un critico che ben sa come Kavafis sia inesauribile, e come<br />

la dedizione alla sua poesia pretenda una affine inesauribilità.<br />

È generalmente noto come Costantino Kavafis sia uno di quei non rari<br />

<strong>art</strong>isti, dalla vita vissuta nell’ombra, che muoiono senza conoscere il destino<br />

cui andrà incontro la loro opera. Nella sua divina Alessandria, oltre a svolgere<br />

un’anonima attività impiegatizia, scrive molto e ovunque, su foglietti, che<br />

talvolta pubblica, talvolta quasi dimentica. Eppure le sue poesie, che nascono<br />

autonome, indipendenti da un programma - foglietti sparsi sono - sono paradossalmente<br />

non autonome, sono cioè confondibili tra di loro, sono quindi solo<br />

in apparenza foglietti, e hanno quindi bisogno, di nuovo paradossalmente, di<br />

essere distinte l’una dall’altra. Unità nella varietà: i foglietti hanno qualcosa di<br />

provvisorio, di inconfrontabile, mentre la poesia di Kavafis è sostanzialmente<br />

monocorde.<br />

Voci, la lirica di apertura, sembra esprimere, meglio di molte altre, e non<br />

solo perché è la prima, quelle che sono le segrete intenzioni: “Care, ideali voci,<br />

/ di quelli che sono morti, di quelli / per noi perduti come i morti. / / A volte<br />

nei sogni ci parlano, / a volte nei pensieri le ascolta la mente./ / E per un attimo<br />

con la loro eco ritornano, / echi profondi della prima poesia della nostra<br />

vita - / come musica lontana che svanisce nel nulla.”<br />

Tra le voci dei morti, troviamo, in Preghiera, la sorte compianta di un navigante:<br />

“Nei suoi gorghi il mare ha rapito il marinaio. La madre ignara va ad<br />

accendere / / un grande cero alla Madonna / perché ritorni presto / perché la<br />

sorte sia propizia”. [...continua...]<br />

Luigi fenga Piccola lettura di Costantino il Grande

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!