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SATURA art gallery

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90<br />

M O S T R E - G I O R G I O D E C H I R I C O<br />

M O S T R E<br />

91<br />

Mario Napoli L’opera grafica di Girgio De Chirico<br />

Gli archeologi<br />

litografia a 5 colori - 1969<br />

ha replicato utilizzando le tecniche dell’incisione<br />

e della litografia o che, per contro,<br />

della sua pittura sono anticipatrici sul piano<br />

cronologico). Tecniche a cui l’<strong>art</strong>ista si<br />

accostò a p<strong>art</strong>ire dai primi anni Venti e<br />

che praticò – pur senza esserne specialista<br />

– con un controllo perfetto. Quindi non repliche<br />

stanche o consumate ma invenzioni<br />

di un grande <strong>art</strong>ista, invenzioni in cui,<br />

oltre la varietà dei soggetti, sta l’unità di<br />

una p<strong>art</strong>icolare atmosfera fatta di silenzio,<br />

di singolari figure meditabonde, di<br />

evocazioni mitologiche, di interni metafisici.<br />

L’esposizione offre dunque la possibilità<br />

di ripercorrere l’ispirazione di de Chirico<br />

attraverso la lettura di una produzione<br />

vasta nella quale l’<strong>art</strong>ista si impegnò<br />

sempre, contemporaneamente alla parallela<br />

e principale ricerca sulla tela. Oltre alla<br />

varietà dei soggetti sta l’unità di un’atmosfera<br />

fatta di silenzio, quel gorgo silente<br />

in cui precipitano i linguaggi in cui tutto<br />

si è rappreso senza essere ancora esaurito.<br />

Opere grafiche, dunque, che, come<br />

scrive Adriano Baccilieri – riferendosi nello<br />

specifico all’incisione – nel catalogo<br />

(Edizioni Bora, Bologna) che accompagna<br />

l’importante mostra Giorgio de Chirico e il<br />

segno che il Comune di Civitanova Marche<br />

ha dedicato al Pictor Optimus, “nasconde<br />

nel profondo, oltre l'immagine,<br />

l'origine del segno. L’incisione ‘originale’,<br />

al pari del disegno, è anche ‘originaria’;<br />

fons et origo di ciò che il segno ‘designa’.<br />

L’'incisione originale costituisce l’autentico,<br />

e solo, codice genetico dell'<strong>art</strong>e grafica.<br />

L'incisione originale è, e resta disciplina<br />

'antica'. Figura d'<strong>art</strong>ista ed intellettuale<br />

sommo, Giorgio de Chirico n’è stato, entro<br />

ed oltre lo straordinario e multiforme insieme<br />

della sua opera, uno splendido paladino<br />

ed interprete, esaltandola nell'immaginario<br />

multiforme del suo universo eidetico,<br />

atemporale, evocatore e premonitore,<br />

antico e futuro; o presente, ma in<br />

un’estensione della coscienza e del pensiero<br />

tale da raccordare dimensioni fra loro<br />

lontane, inducendole alla compresenza<br />

e alla simultaneità. De Chirico è stato fra<br />

gli ultimi grandi incisori antichi dell'età<br />

contemporanea; e, in questo, testimone<br />

della 'necessità' del valore 'originale' dell'incisione,<br />

quale viene qui, nella p<strong>art</strong>e tecnico-didattica<br />

di questa pubblicazione,<br />

documentata nel modo più felice, proprio<br />

con lastre del maestro. L’identità dell’incisione,<br />

nella saliente caratteristica del suo<br />

scandito 'tempo lungo' d’esecuzione, coniuga<br />

l’aspetto etico-poietico con quello<br />

tecnico-operativo in modo affatto contestuale,<br />

forse più di quanto accada in ogni<br />

altra disciplina <strong>art</strong>istica: recto e verso di<br />

una stessa medaglia, nella creazione. La<br />

‘qualità’ estetico-<strong>art</strong>istica che ne consegue<br />

può garantire sorprese, stupori, epifanie,<br />

terrori, emozioni, seduzioni, bellezze, piaceri,<br />

secondo i vari autori. Naturalmente<br />

de Chirico n’è stato capace, a suo modo e<br />

nei termini più alti, come gli è avvenuto<br />

per il disegno e la pittura, per la scultura,<br />

per la scenografia e i costumi teatrali, o<br />

per altre forme d’<strong>art</strong>e legate al suo genio:<br />

poesia, letteratura, saggistica”.<br />

L’opera grafica<br />

di Giorgio de Chirico<br />

Palazzo Stella, Genova<br />

04 – 15 novembre 2008<br />

<strong>SATURA</strong>RTE 2008<br />

XIII Concorso Nazionale d’Arte<br />

Contemporanea<br />

di Mario Pepe<br />

Anche quest’anno per la tredicesima volta consecutiva l’Associazione<br />

Satura, ha organizzato la rassegna nazionale d’<strong>art</strong>e contemporanea<br />

Satur<strong>art</strong>e. Grazie all’entusiastica adesione di numerosi <strong>art</strong>isti provenienti<br />

da ogni p<strong>art</strong>e d’Italia e dall’estero, che ogni anno sostengono la manifestazione,<br />

è stato possibile anche in questa edizione esporre e valorizzare<br />

opere inedite di talenti emergenti. Con grande rigore e passione, la rassegna<br />

seleziona, individua e segnala <strong>art</strong>isti promettenti che con le loro opere<br />

pittoriche o scultoree sono in grado di offrirci momenti di pura emozione<br />

con dignità ed originalità. Anche se le maglie dei filtri di qualità sono state<br />

di proposito tenute piuttosto strette, i criteri della selezione sono stati<br />

generosamente ampliati per tener conto del contesto attuale dell’<strong>art</strong>e contemporanea,<br />

caratterizzato dalla perdita di riferimenti storici e dalla<br />

dispersione dei punti di riferimento tradizionali. Il numero dei p<strong>art</strong>ecipanti<br />

ha fatto registrare una crescita significativa, anche rispetto all’edizione<br />

precedente, e fornisce una concreta base per l’analisi degli indirizzi espressivi<br />

contemporanei. Il numero delle opere ci consente di osservare, come,<br />

accanto al persistere di un’espressività legata a formule fondamentalmente<br />

tradizionali, si vada sviluppando un ricorso sempre più frequente alla<br />

commistione dei linguaggi e delle tecniche multimediali, con un incremento<br />

di forme di contaminazione con il mondo dello spettacolo. Gli <strong>art</strong>isti<br />

selezionati elaborano e raccontano con passione e abilità descrittiva il proprio<br />

percorso caratterizzato<br />

da momenti di ricerca formale<br />

e avvalorato da interpretazioni<br />

appropriate. La rassegna si<br />

svolge in un contesto congeniale<br />

agli <strong>art</strong>isti che sono liberi<br />

di esprimersi proponendo<br />

visioni personali del mondo o<br />

attraverso una ricostruzione<br />

dell’aspetto realistico delle<br />

cose oppure con interessanti<br />

raffigurazioni del loro rapportarsi<br />

con gli altri in termini<br />

astratti.<br />

Satur<strong>art</strong>e è un avvenimento<br />

festoso, un intreccio di incontri<br />

emozionanti, che si materializza<br />

nella sede dell’Associazione<br />

in piazza Stella<br />

ogni anno da ben tredici anni,<br />

dimostrando che l’<strong>art</strong>e è puro<br />

Alireza Sadvandi<br />

Volto di donna con fularino rosso<br />

olio su tela - 40x50 - 2004<br />

ed inesauribile sentimento<br />

del mondo e che la funzione<br />

principale dell’<strong>art</strong>ista è quella<br />

Mario Pepe Satur<strong>art</strong>e 2008

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