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SATURA art gallery

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86 V E T R I N A - G R A Z I E L L A M E N O Z Z I G E M I G N A N I ENRICO PAOLO ROSSI<br />

V E T R I N A<br />

87<br />

Leonardo Santoli L’<strong>art</strong>e che sogna nella sua dimora<br />

Il grande Zar<br />

olio e tecnica mista su tela - 120x160 - 2006<br />

affiancati da un grande amore per la pittura<br />

tradizionale. Da oltre un decennio,<br />

avendo conseguito anche la laurea in<br />

Pittura all’Accademia Ligustica di Belle<br />

Arti di Genova, si dedica a tempo pieno<br />

alla ricerca <strong>art</strong>istica.<br />

Dal 2006/2007 la Menozzi ha fatto sì<br />

che le sue tele, precedentemente trattate<br />

a cromatismi tonali, si caricassero<br />

nei contorni di energia elettrica. Sottili<br />

linee di pittura lucente delimitano ed<br />

elettrizzano le sedie, le figure ed i confini<br />

dei paesaggi, caricando il tutto di<br />

energia spirituale.<br />

Assieme agli oggetti compaiono spesso<br />

le ombre, a volte colorate a volte no.<br />

Queste mettono in evidenza un certo<br />

dialogo fra gli eterni dualismi: il bianco<br />

ed il nero, il positivo e il negativo, lo<br />

Ying e lo Yang, la luce e l’ombra.<br />

Attraverso questo dualismo Graziella<br />

Menozzi fa convivere la pittura<br />

tonale con la pittura di superficie, di<br />

matrice psichedelic-pop. La pittura<br />

tonale, fatta di complementari, risalta<br />

la pittura elettrica e viceversa. Per<br />

mezzo di questo dialogo si evidenzia<br />

una convivenza di segni e simboli tra<br />

loro diversi. In alcuni casi l’<strong>art</strong>ista ha<br />

modificato il tradizionale supporto<br />

della tela con lastre radiografiche,<br />

con broccati, fogli d’oro o di argento,<br />

ecc. e questo dialogo, anziché raffreddarsi,<br />

si è rafforzato fluttuando<br />

nelle stanze della pittura di dechirichiana<br />

memoria.<br />

Grazie ai suoi continui viaggi al di là<br />

dell’oceano, alla tradizionale cultura<br />

italiana si è affiancata una certa cultura<br />

americana, in p<strong>art</strong>icolar modo<br />

cinematografica.<br />

Da qualche tempo all’equilibrio estetico<br />

si è affiancato, come già detto, un flash<br />

elettrico dovuto all’indagine psicologica<br />

fatta di interrogativi e di ricerca.<br />

Overdose<br />

tecnica mista - 100x100 - 2008<br />

Tra segno e significato<br />

di Gianluigi Gentile<br />

Enrico Paolo Rossi è sicuramente figlio<br />

del suo tempo ed ha percepito<br />

influssi culturali che ormai formano<br />

la materia stessa della comunicazione<br />

di massa.<br />

L’industria dell’immagine e il suo<br />

consumo diffuso tendono ad omologare<br />

il pensiero visualizzato, agendo<br />

sul filo diretto della prassi creativa<br />

che lo collega alla realtà, determinando<br />

di conseguenza il riesame del<br />

patrimonio concettuale connesso all’agire<br />

di cui la critica ha tracciato le<br />

coordinate storiche e formulato la<br />

metodologia.<br />

In questo processo trova spazio un<br />

nuovo atteggiamento sperimentale,<br />

alla cui radice sta un progetto di riduzione<br />

ed unificazione dei sistemi<br />

che è sostanzialmente contestativo.<br />

L’obiettivo, forse non dichiarato, ma sicuramente<br />

perseguito, è di denunciare<br />

che, eliminando i significati, con l’attivazione<br />

di un processo che Rossi costruisce<br />

sulla reiterazione delle lettere<br />

di una frase o di una parola, i significanti<br />

esprimono soltanto la propria<br />

condizione d’incomunicabilità e d’alienazione,<br />

in un ambito sociale in cui sia<br />

la cultura che l’esistenza sono omologate<br />

dai meccanismi della comunicazione<br />

spettacolarizzata.<br />

Una matrice fondativa delle opere di<br />

Enrico Paolo Rossi può essere riconosciuta<br />

negli influssi della poetica dadaista,<br />

soprattutto quella di Duchamp,<br />

che si è filtrata percorrendo la<br />

cultura europea fino alla concezione<br />

moderna di “testo”, inteso come <strong>art</strong>icolazione<br />

complessa di segni e scrittura,<br />

una dimensione creativa esplorata<br />

e teorizzata a suo tempo con scrupolo<br />

pedagogico da Paul Klee, nella Teoria<br />

della Forma e della Figurazione,<br />

(Weimar 1922), nel cui alveo confluiscono<br />

anche le pagine disegnate di Picasso<br />

e Magritte, che spesso hanno invaso<br />

il campo affascinante della border<br />

line collocata fra significante e significato.<br />

Una lettura critica della continuità<br />

di campo tra disegno e scrittura,<br />

generata dallo sconfinamento semiotico<br />

delle <strong>art</strong>i figurative, fu data in<br />

seguito da John Cage, con l’introduzione<br />

dei concetti di complementarietà,<br />

indeterminatezza e interdisciplinarietà,<br />

che anticiparono i presupposti<br />

Kaos<br />

china su c<strong>art</strong>a, 30x40, 2008<br />

Gianluigi Gentile Tra segno e significato

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