5.Riacutizzazioni delle BPCO - Clinica malattie apparato respiratorio
5.Riacutizzazioni delle BPCO - Clinica malattie apparato respiratorio
5.Riacutizzazioni delle BPCO - Clinica malattie apparato respiratorio
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
5. RIACUTIZZAZIONI DELLE <strong>BPCO</strong><br />
Prognosi e terapia meccanica non invasiva<br />
Antonio Palla<br />
La prevalenza di <strong>BPCO</strong> è molto elevata nel mondo<br />
occidentale,dove rappresenta una <strong>delle</strong> principali<br />
cause di morte; meno conosciuta è, invece, la<br />
prognosi precoce e tardiva dei pazienti affetti da<br />
<strong>BPCO</strong> e, ancor meno, dei pazienti che vengono ricoverati<br />
in ospedale a causa di una riacutizzazione<br />
di malattia.<br />
<strong>BPCO</strong> STABILE<br />
Sono stati descritti numerosi fattori in grado di influenzare<br />
la sopravvivenza di pazienti affetti da<br />
<strong>BPCO</strong> in fase di stabilità; tra questi, molto importante<br />
è il tipo di patologia respiratoria da cui il paziente<br />
è affetto: bronchite cronica o enfisema polmonare<br />
presentano una mortalità a lungo termine<br />
superiore a quella di bronchite cronica asmatica o<br />
asma bronchiale cronico 1 .Burrows et al. hanno mostrato<br />
che i fattori che meglio di altri permettono di<br />
predire la prognosi di questi pazienti sono gli indici<br />
di capacità ventilatoria, la frequenza cardiaca a riposo,<br />
la tensione di CO 2 e l’evidenza di cuore polmonare<br />
2 .Anthonisen ha rilevato una mortalità totale del<br />
23% in 3 anni di follow-up in 985 pazienti con<br />
<strong>BPCO</strong>; in tale serie di pazienti il valore iniziale del<br />
VEMS e l’età del paziente erano i migliori predittori<br />
di mortalità e i pazienti con più rapido decremento<br />
del VEMS in prove seriate erano quelli con una prognosi<br />
significativamente peggiore 3 .Anche l’eventuale<br />
reversibilità che si può ottenere in questi pazienti<br />
con l’uso di corticosteroidi e broncodilatatori può<br />
contribuire alla predizione della sopravvivenza nella<br />
misura in cui modifica il VEMS 4 .Al contrario, un<br />
VEMS solo di poco alterato è in genere garanzia di<br />
una prognosi migliore;pazienti con VEMS basale dopo<br />
broncodilatatore superiore o uguale al 50% del<br />
predetto presentano una mortalità lievemente superiore<br />
a quella di un gruppo di fumatori normali 5 .<br />
Per quanto il VEMS risulti il fattore prognostico più<br />
rilevante nella maggior parte degli studi pubblicati,<br />
altri fattori possono rivestire un ruolo importante:<br />
l’età al momento della diagnosi, la cessazione dal fumo<br />
di tabacco, la presenza di malnutrizione, il grado<br />
di ipossiemia arteriosa, la presenza e l’entità di ipercapnia.Traver<br />
et al. hanno dimostrato come il grado<br />
di danno funzionale <strong>respiratorio</strong>, cioè il VEMS iniziale,<br />
predica una sopravvivenza a lungo termine assai<br />
migliore nei pazienti con età inferiore a 65 anni<br />
al momento dell’arruolamento 6 .La cessazione dal fumo<br />
di tabacco permette di predire una maggiore sopravvivenza<br />
anche tardiva (a 15 anni) se il paziente<br />
cessa di fumare 7 . La presenza di malnutrizione, fattore<br />
comune alla maggior parte dei pazienti con<br />
<strong>BPCO</strong>, rappresenta un fattore prognostico negativo:<br />
la sopravvivenza è tanto minore quanto più il peso<br />
corporeo è sotto il valore ideale 8 .L’ipossiemia arteriosa<br />
è stata dimostrata essere un importante fattore<br />
prognostico negativo; d’altro canto, i risultati dei due<br />
celebri studi degli inizi degli anni ’80 hanno mostrato<br />
in maniera inequivocabile un effetto positivo<br />
dell’ossigenoterapia a lungo termine sulla sopravvivenza<br />
9,10 . La comparsa di ipercapnia è un segno prognostico<br />
negativo, a meno che non sia tempestivamente<br />
reversibile: alcuni autori hanno riportato una<br />
sopravvivenza simile nei pazienti con ipercapnia reversibile<br />
e in quelli normocapnici 11 .È poi da notare<br />
che la sopravvivenza può essere influenzata negativamente<br />
da comorbidità quali ipertensione arteriosa,<br />
diabete mellito, coronaropatie e positivamente<br />
da un buon trattamento medico o riabilitativo.<br />
RIACUTIZZAZIONE DI <strong>BPCO</strong><br />
È opinione diffusa che qualora il paziente affetto da<br />
<strong>BPCO</strong> riacutizzata debba essere ricoverato in ospedale<br />
la prognosi divenga mediamente più severa. In<br />
queste condizioni il paziente presenta, nella maggior<br />
parte dei casi, un’insufficienza respiratoria cronica<br />
riacutizzata (o “acuta in cronico”), causata da cedimento<br />
della pompa respiratoria (polmoni e gabbia<br />
toracica). Da uno studio retrospettivo portato a termine<br />
nei Dipartimenti dei Veterans Affairs risulta che<br />
la misura del VEMS al momento dell’ammissione in<br />
ospedale e durante i primi giorni di ospedalizzazione<br />
è altamente predittiva del decorso clinico durante<br />
riacutizzazione di <strong>BPCO</strong> 12 . In uno studio retrospettivo,peraltro<br />
molto ben disegnato,Warren ha trovato<br />
che il tasso di mortalità in 135 pazienti ospe-<br />
109