5.Riacutizzazioni delle BPCO - Clinica malattie apparato respiratorio
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5. RIACUTIZZAZIONI DELLE <strong>BPCO</strong><br />
ti in UTI non modifica la sopravvivenza né a breve<br />
né a lungo termine 19 . La mortalità intraospedaliera<br />
è alta (24%) e addirittura molto alta quella dopo<br />
1 anno (59% nei pazienti anziani), è influenzata<br />
negativamente dall’età,gravità di insufficienza respiratoria<br />
o di altri organi, lunghezza di ricovero in<br />
ambiente ospedaliero prima di entrare in UTI. Il<br />
tentativo di predire la sopravvivenza dopo la dimissione<br />
in questi pazienti non è sempre agevole;<br />
Kaelin, in uno studio prospettico, conclude che la<br />
sopravvivenza a 6 mesi in un gruppo di pazienti<br />
intubati e ventilati non poteva essere prevista dai<br />
semplici dati che sono generalmente a disposizione<br />
del medico al momento della intubazione 20 .Meglio<br />
prevedibile è la mortalità precoce in questi pazienti;<br />
infatti, questa risulta del 28% e cade al 12%<br />
in assenza di fattori di comorbidità 21 . In una coorte<br />
di pazienti studiata retrospettivamente, gli autori<br />
hanno mostrato tramite analisi multivariata che<br />
i seguenti sono i fattori indipendenti di predizione<br />
di mortalità intraospedaliera: presenza di neoplasie,<br />
presenza di comorbidità associata al punteggio<br />
APACHE II, necessità di VMI per 72 ore o più,<br />
alto punteggio di severità di malattia. Nei pazienti<br />
trattati con OTLT, l’intubazione e la VMI possono<br />
essere causa di alta mortalità e alti costi 22 . In particolare,<br />
la mortalità cumulativa risulta di 35% in<br />
UTI, di 75% dopo 1 anno, di 85% dopo 5 anni; i<br />
fattori predittivi sono i bassi livelli di albumina e<br />
sodio e la misura del VEMS durante il ricovero e<br />
dopo 1 anno dalla dimissione.<br />
PROGNOSI DEI PAZIENTI<br />
TRATTATI CON VMNI<br />
La ventilazione meccanica non invasiva (VMNI),<br />
cioè applicata ai pazienti senza ricorrere all’utilizzo<br />
di tubo endotracheale, permette anch’essa di sostenere<br />
l’attività respiratoria spontanea del paziente<br />
in attesa del recupero funzionale del polmone<br />
danneggiato; gli obiettivi primari sono d’altronde<br />
gli stessi della VMI e cioè:<br />
● migliorare gli scambi gassosi;<br />
● ridurre il lavoro <strong>respiratorio</strong>.<br />
Tabella 5.7<br />
Ventilazione<br />
a pressione negativa<br />
Polmone d’acciaio<br />
Poncho<br />
Corazza<br />
Ventilazione meccanica non invasiva<br />
Ventilazione<br />
a pressione positiva<br />
Ventilazione pressometrica:<br />
PSV, PSV+CPAP, IPPV, PAV<br />
Ventilazione volumetrica<br />
PSV = Pressure Support Ventilation; CPAP = Continuous Positive<br />
Airway Pressure; IPPV = Intermittent Positive Pressure Ventilation;<br />
PAV=Proportional Assist Ventilation.<br />
Tutto ciò senza presentare i potenziali effetti collaterali<br />
nocivi della VMI.<br />
Poiché l’ipercapnia è la conseguenza di un ridotto<br />
volume corrente e un conseguente aumento della<br />
frequenza respiratoria, la VMNI permette di migliorare<br />
la ventilazione alveolare tramite la possibilità<br />
di ottenere respiri più profondi con uno sforzo<br />
minore. I dispositivi per assicurare la VMNI si<br />
differenziano a seconda del fatto che siano in grado<br />
di generare una pressione negativa (ventilazione<br />
a pressione negativa o NPV) o una pressione<br />
positiva (PPV) (tabella 5.7).<br />
I primi sono confinati a pochi centri specializzati<br />
e non è ipotizzabile un loro utilizzo futuro su larga<br />
scala in reparti di medicina generale o anche in<br />
corsia di pneumologia; pertanto, questa metodica<br />
non sarà discussa in questa trattazione. I ventilatori<br />
PPV posseggono numerosi vantaggi e pochi<br />
svantaggi (tabella 5.8).<br />
Tabella 5.8<br />
Vantaggi<br />
Basso costo dei ventilatori<br />
Ridotte dimensioni e peso<br />
dei ventilatori<br />
Disponibilità di varie<br />
modalità di ventilazione<br />
Facile accessibilità alle<br />
manovre mediche e<br />
infermieristiche<br />
Possibilità di trattare in<br />
modo intermittente<br />
Mancanza di invasività<br />
Fisiologico riscaldamento e<br />
umidificazione dell’aria<br />
Non interferenza con tosse,<br />
fonazione, deglutizione<br />
Facile svezzamento<br />
Possibilità di ricorrere a<br />
VMI, se necessario<br />
Ventilazione a pressione positiva<br />
Svantaggi<br />
Mancanza di accesso diretto<br />
alle vie aeree<br />
Rischio di ritardare il ricorso<br />
alla VMI<br />
Effetti collaterali di lieve<br />
entità<br />
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