ATTI DEL XV CONVEGNO NAZIONALE SIPI Società Italiana di ...
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Abstract Comunicazioni<br />
PRESENZA DI MICOBATTERI ATIPICI IN UNA POPOLAZIONE DI CEFALI<br />
<strong>DEL</strong> MAR LIGURE ORIENTALE<br />
Giorgi I., Ercolini C. * , Pezzolato M., Varello K., Gallo F. * , Bozzetta E., Pavoletti E.,<br />
Prearo M.<br />
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; Via Bologna,<br />
148 – 10154 Torino; * Sezione <strong>di</strong> La Spezia, Via degli Stagnoni, 96 – 19100 La Spezia.<br />
Gli isolamenti <strong>di</strong> micobatteri atipici in materiale ittico sul nostro territorio, risultano essere<br />
ancora molto scarsi; non sono stati condotti, fino ad oggi, sufficienti piani <strong>di</strong> monitoraggio<br />
atti a rilevare la loro eventuale presenza in popolazioni selvatiche, sia dulciacquicole che<br />
marine. Le segnalazioni effettuate sul territorio nazionale si basano essenzialmente su<br />
reperti occasionali o più frequentemente su episo<strong>di</strong> conclamati in situazioni <strong>di</strong> allevamento,<br />
ma non esiste una ricerca sistematica sulla fauna ittica selvatica che possa tracciare la reale<br />
situazione epidemiologica. A tal scopo è stato intrapreso un monitoraggio a partire dal<br />
maggio e fino ad agosto 2008, con prelievi a cadenza mensile, su cefali appartenenti alle<br />
specie Mugil cephalus e Liza aurata prelevati dalla zona costiera <strong>di</strong> Bocca <strong>di</strong> Magra nel<br />
comune <strong>di</strong> Amelia (SP). Su tutti i soggetti pescati si è condotto l‟esame<br />
anatomopatologico, un esame colturale (su terreni <strong>di</strong> primo isolamento come Agar sangue<br />
e Marine Agar con prelievo da rene e milza) e un esame colturale su terreni selettivi per la<br />
ricerca <strong>di</strong> Micobatteri (da fegato); inoltre si è approntato un esame istologico <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong><br />
fegato e <strong>di</strong> milza per l‟eventuale evidenziazione <strong>di</strong> granulomi. I campioni <strong>di</strong> fegato avviati<br />
all‟esame colturale per la ricerca <strong>di</strong> micobatteri, sono stati omogenati in stomacher,<br />
decontaminati con cetylpiri<strong>di</strong>nium, centrifugati e infine seminati su tubi <strong>di</strong> Löwenstein-<br />
Jensen e Stonebrink. I terreni sono stati incubati ad una temperatura <strong>di</strong> 28±2°C fino allo<br />
sviluppo <strong>di</strong> colonie, oppure, in assenza <strong>di</strong> crescita, per sessanta giorni dalla data <strong>di</strong> semina.<br />
Tutte le colonie sviluppatesi sono state colorate con il metodo Ziehl-Neelsen (ZN) e quelle<br />
risultate acido-alcool resistenti trapiantate per la successiva identificazione. La<br />
caratterizzazione fenotipica è stata eseguita valutando la morfologia, la temperatura e la<br />
velocità <strong>di</strong> crescita, la capacità <strong>di</strong> produrre pigmento e la fotoinduzione. Inoltre, su ogni<br />
ceppo si sono eseguiti i seguenti test biochimici: arilsulfatasi a 3 e 14 giorni, crescita su<br />
MacConckey senza cristalvioletto, riduzione dei nitrati, capacità <strong>di</strong> idrolisi del Tween 80,<br />
catalasi semiquantitativa, crescita su terreno con il 5% <strong>di</strong> NaCl, ureasi, mannitolo, inositolo<br />
e citrato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o. Per l‟esame istologico, i campioni prelevati in sede autoptica e fissati in<br />
formalina, sono stati inclusi in paraffina e tagliati al microtomo in sezioni <strong>di</strong> 4±2 µ <strong>di</strong><br />
spessore a <strong>di</strong>versi livelli. In parte sono stati destinati alla colorazione con Ematossilina-<br />
Eosina e in parte alla colorazione ZN. Sui 146 esemplari esaminati, 61 sono risultati<br />
positivi all‟esame colturale per Micobatteri (41,8%) con l‟identificazione <strong>di</strong> 19<br />
Mycobacterium fortuitum, 15 M. abscessus, 7 M. flavescens, 2 M. chelonae e 8 per<br />
Mycobacterium spp. Tuttora 10 sono in corso <strong>di</strong> identificazione. All‟esame istologico,<br />
solamente su 12 esemplari è stato possibile mettere in evidenza la presenza <strong>di</strong> lesioni<br />
granulomatose a livello soprattutto <strong>di</strong> milza, con positività marcata alla colorazione <strong>di</strong> ZN.<br />
I risultati <strong>di</strong> questo monitoraggio preliminare, su cefali <strong>di</strong> una ben determinata zona<br />
costiera, hanno evidenziato che la percentuale <strong>di</strong> pesci interessati da Micobatteriosi ittica è<br />
elevata e si attesta grossomodo sui valori riscontrati per le specie ornamentali. I risultati<br />
ottenuti da questo lavoro possono essere valutati come spia della presenza dell‟infezione<br />
tubercolare anche nell‟ambiente delle acque libere; inoltre, la <strong>di</strong>mostrata patogenicità <strong>di</strong><br />
specie un tempo considerate saprofite, deve fare riflettere sull‟insi<strong>di</strong>osità <strong>di</strong> questi<br />
micobatteri, sia per i pesci sia per l‟uomo.<br />
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