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ATTI DEL XV CONVEGNO NAZIONALE SIPI Società Italiana di ...

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Abstract Comunicazioni<br />

EPISODIO DI MORTALITÁ ACUTA IN TROTE FARIO (SALMO TRUTTA) NEL<br />

BACINO IDROGRAFICO <strong>DEL</strong>LA DORA BALTEA (VALLE D’AOSTA).<br />

ESEMPIO DI SINERGIA D’INTERVENTO SUL TERRITORIO<br />

Abete M.C., Pascale M. 1 , Tarasco R., Giorgi I., Pellegrino M., Arsieni P., Leogrande M.,<br />

Prearo M.<br />

Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Via Bologna,<br />

148 – 10154 Torino; 1 Ittiologo, Via Martiri della Libertà, 21 - 10060 Osasco (TO).<br />

Gli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> mortalità presenti nella fauna ittica selvatica, sono relativamente frequenti,<br />

ma molto spesso non è possibile determinarne con certezza la causa, adducendo<br />

frequentemente l‟origine della moria a fonti <strong>di</strong> inquinamento industriale, urbano o a<br />

scarichi agricoli incontrollati generici. La scarsa efficacia dei controlli e delle operazioni <strong>di</strong><br />

vigilanza sull‟asta dei fiumi, con mancanza <strong>di</strong> conoscenza della tipologia possibile degli<br />

scarichi effettuati, le segnalazioni <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> mortalità non sempre tempestive e la scarsa<br />

rapi<strong>di</strong>tà nel raccogliere i campioni dopo le varie comunicazioni, portano ai laboratori<br />

d‟analisi campioni molto spesso non idonei per le analisi <strong>di</strong> routine; inoltre, non in<strong>di</strong>cando<br />

le possibili cause inquinanti che possono aver creato l‟episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> mortalità, limitano <strong>di</strong><br />

molto le eventuali ricerche me<strong>di</strong>ante analisi chimiche, particolarmente indaginose.<br />

Scopo del presente lavoro è quello <strong>di</strong> descrivere un episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> mortalità acuta avvenuto<br />

nel tardo inverno del 2007 presso il tratto della Dora Baltea che scorre nella città <strong>di</strong> Aosta,<br />

in esemplari <strong>di</strong> trota fario (Salmo trutta trutta), in cui, grazie alla tempestività <strong>di</strong><br />

segnalazione ed al sinergismo <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse competenze, si è potuta <strong>di</strong>mostrare la<br />

causa morte ed in<strong>di</strong>viduare i trasgressori. Il Comando della Stazione Forestale <strong>di</strong> Aosta, in<br />

data 9 febbraio ha constatato una moria <strong>di</strong> pesci presente lungo il tratto della Dora Baltea<br />

compreso tra Aosta e Pollein; il Consorzio Regionale per la Tutela, l‟Incremento e<br />

l‟Esercizio della Pesca, che si è occupato tempestivamente del prelievo del pesce morto, ha<br />

riportato sul verbale redatto in quella occasione, <strong>di</strong> aver recuperato <strong>di</strong>verse centinaia <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa taglia. Contemporaneamente l‟ARPA competente per territorio ha<br />

provveduto a campionamenti <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> scarico provenienti dal polo industriale insito nel<br />

contesto citta<strong>di</strong>no e acqua <strong>di</strong>rettamente dall‟alveo del fiume. Il Corpo Forestale dello Stato<br />

ha effettuato il campionamento ufficiale, consegnando alcuni esemplari <strong>di</strong> fauna ittica<br />

morta, ancora in buono stato <strong>di</strong> conservazione, alla sezione territoriale dell‟Istituto<br />

Zooprofilattico Sperimentale che ha provveduto celermente ad inviare gli stessi al<br />

Laboratorio <strong>di</strong> Ittiopatologia <strong>di</strong> Torino. Le trote fario sono state sottoposte ad esame<br />

anatomopatologico e colturale <strong>di</strong> primo isolamento; contemporaneamente è stato condotto<br />

un prelievo <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> branchie e contenuto gastrico per gli esami chimici (ricerca <strong>di</strong><br />

Fe, Cr e Pb). I risultati dei vari accertamenti hanno portati ad evidenziare una grave<br />

ipermucosità branchiale, con presenza <strong>di</strong> grave Malattia Branchiale e <strong>di</strong> materiale solido<br />

tra le lemelle branchiali; non si evidenziavano altri segni esterni ed i visceri si<br />

presentavano nella norma; l‟esame colturale è risultato negativo. Gli esami chimici hanno<br />

portato alla evidenziazione <strong>di</strong> tenori <strong>di</strong> ferro estremamente elevati, sia a livello branchiale,<br />

sia a livello del contenuto gastrico (rispettivamente 1.869,8 ppm e 16.352,2 ppm). Grazie a<br />

questi risultati, messi in correlazione con quelli ottenuti dall‟ARPA (alti tenori <strong>di</strong> ferro e <strong>di</strong><br />

altri metalli nei se<strong>di</strong>menti e nell‟acqua analizzata) e dalle prove ottenute dalla magistratura<br />

tramite sopralluoghi <strong>di</strong>rettamente nel sito industriale, si è potuto accertare come la causa <strong>di</strong><br />

tale episo<strong>di</strong>o acuto, sia stata un riversamento accidentale <strong>di</strong> materiale refluo ad alto<br />

contenuto ferroso effettuato dall‟impianto industriale indagato, che ha causato la morte dei<br />

soggetti per asfissia.<br />

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