il geometra bresciano - Collegio Geometri e Geometri Laureati della ...
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INTERVISTA<br />
Una Consulta regionale<br />
per far sentire la voce<br />
dei geometri lombardi<br />
L’argomento non è nuovo, anzi. I colleghi<br />
con i capelli bianchi hanno sentito parlare<br />
almeno una decina di volte in questi ultimi<br />
trent’anni d’una articolazione regionale dei<br />
geometri, ovvero d’un organismo intermedio<br />
tra Collegi provinciali e Consiglio nazionale o<br />
d’una consulta che badasse a tutelare gli<br />
interessi <strong>della</strong> categoria nel sempre più<br />
delicato ambito regionale e, nello stesso<br />
tempo, coordinasse <strong>il</strong> contributo dei lombardi<br />
ai vari organismi nazionali dei geometri.<br />
Periodicamente, ad intervalli più o meno<br />
regolari, questa sorta di Araba Fenice ha<br />
fatto la sua comparsa nell’orizzonte degli<br />
strumenti che la categoria si è data per<br />
cercare di incidere laddove vengono prese le<br />
decisioni più importanti che la riguardano. E<br />
purtroppo va detto che, nonostante la<br />
generosità di molti colleghi, <strong>il</strong> “regionale”<br />
come è stato definito a più riprese, non è<br />
mai veramente decollato.<br />
Eppure l’esigenza d’un organismo di questo<br />
genere c’è ed anzi diviene ad ogni stagione<br />
più evidente. A mano a mano che questo<br />
federalismo, ancora incompleto e spesso<br />
contraddittorio, si fa strada nel nostro Paese,<br />
l’assenza d’una struttura regionale efficiente<br />
dei geometri si è infatti imposta in tutta la<br />
sua urgenza e per certi versi drammaticità.<br />
Così <strong>il</strong> cantiere del “regionale”, soprattutto in<br />
Lombardia, è stato riaperto e con rinnovato<br />
impegno negli ultimi cinque anni si è cercato<br />
di dare sostanza e gambe ad un’idea<br />
largamente condivisa: quella di dare ai<br />
geometri lombardi una voce autorevole e<br />
condivisa per far sentire a tutti i livelli le loro<br />
opinioni. Qualche risultato comincia a<br />
vedersi. Ed è per questa ragione che<br />
abbiamo incontrato ed intervistato <strong>il</strong> collega<br />
Michele Specchio, segretario del <strong>Collegio</strong> di<br />
Monza e Brianza ma, soprattutto, presidente<br />
dal 2009 <strong>della</strong> Consulta regionale dei<br />
Collegi dei geometri <strong>della</strong> Lombardia, dopo<br />
esserne stato dal 2007 <strong>il</strong> tesoriere.<br />
Presidente Specchio, innanzitutto<br />
val forse la<br />
pena cominciare a conoscere<br />
la Consulta, capire cos’è prima<br />
di vedere insieme cosa già fa e soprattutto<br />
cosa potrà fare d’ora in a-<br />
vanti.<br />
«La Consulta regionale è innanzitutto<br />
un’interfaccia tra i<br />
presidenti del Collegi lombardi,<br />
un momento forte di<br />
collegamento per cercare di<br />
portare la voce dei geometri<br />
lombardi ovunque serva e<br />
soprattutto ovunque si<br />
prendano decisioni che interessano<br />
la categoria, sia a<br />
livello regionale sia a livello<br />
nazionale. Un momento di<br />
conoscenza, di colloquio e<br />
di confronto tra i presidenti<br />
che ha anche l’obiettivo di<br />
far contare i geometri lombardi<br />
per quello che pesano<br />
nel panorama nazionale. Va<br />
infatti ricordato che in Lombardia<br />
operano ben 17 m<strong>il</strong>a<br />
geometri liberi professionisti<br />
che versano ad e-<br />
sempio alle Casse <strong>della</strong> nostra<br />
previdenza autonoma <strong>il</strong><br />
40% di tutto quanto viene<br />
versato ogni anno dai geometri<br />
italiani».<br />
Par di capire che c’è l’esigenza diffusa<br />
di avere più voce in capitolo tanto all’interno<br />
<strong>della</strong> categoria quanto<br />
nelle sedi tecniche e politiche che ci<br />
competono, a M<strong>il</strong>ano come a Roma.<br />
Cosa aveva impedito sinora di far nascere,<br />
o meglio rendere concretamente<br />
operativo questa articolazione<br />
<strong>della</strong> categoria<br />
«Ad impedire un’operatività<br />
efficace <strong>della</strong> Consulta nei<br />
decenni passati hanno storicamente<br />
contribuito in<br />
modo determinante alcune<br />
difficoltà di rapporto tra i diversi<br />
Collegi e logiche di<br />
schieramento politico anche<br />
categoriale. Questioni legittime<br />
ovviamente ma che<br />
non hanno consentito negli<br />
anni ai lombardi di contare<br />
per quello che valgono. Ora,<br />
invece, mi pare si possa dire<br />
che c’è una nuova consapevolezza<br />
<strong>della</strong> propria forza e<br />
<strong>della</strong> necessità avvertita da<br />
tutti i presidenti di parlare,<br />
se possib<strong>il</strong>e, magari non con<br />
una sola voce ma almeno<br />
con una sola lingua».<br />
Concretamente la Consultà cos’è<br />
«È presto detto: l’organismo<br />
è giuridicamente costituito<br />
presso <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> di M<strong>il</strong>ano<br />
che in questi mesi ha anche<br />
provveduto a darci un supporto<br />
per quel che attiene<br />
alla segreteria. Della Consulta<br />
fanno parte tutti i presidenti<br />
di <strong>Collegio</strong> <strong>della</strong> re-<br />
4 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/5