il geometra bresciano - Collegio Geometri e Geometri Laureati della ...
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CULTURA<br />
Dichiarazione dell’ingegnere<br />
Vincenzo Berenzi circa<br />
l’apprendistato di Rodolfo Vantini.<br />
Nella pagina di destra: uno<br />
degli elaborati d’esame di Rodolfo<br />
Vantini.<br />
In basso: un certificato di<br />
ab<strong>il</strong>itazione alla professione tecnica<br />
r<strong>il</strong>asciato in epoca austriaca<br />
tetto e dell’Ingegnere.<br />
Perché animato da tale<br />
voce, sendo io nell’anno<br />
1810 dalla regia Università<br />
di Pavia decorato di laurea<br />
in queste arti liberali, ed a-<br />
vendo a mio credere soddisfatto<br />
a tuttoché prescrive <strong>il</strong><br />
Reale Decreto 3 nov. 1805,<br />
siccome <strong>il</strong> provano i qui uniti<br />
documenti, io domando Sig.<br />
Commissario Prefetto, essere<br />
ammesso agli esami di<br />
pratica acciò possa mercé<br />
l’esperienza (prima maestra<br />
di ogni arte) avvalorare le<br />
poche mie cognizioni ed acquistarne<br />
di nuove e rendermi<br />
ut<strong>il</strong>e con ciò alla Patria ed a me stesso. L’amore con<br />
che Ella protegge i giovani animi ardentissimi di lode, mi<br />
rende certo che di tanto onere me farà degno». Egli accompagnava<br />
quindi la richiesta con vari documenti, fra i quali le<br />
certificazione dei vari periodi di praticantato svolti presso<br />
studi privati e uffici pubblici. Fra gli ingegneri certificatori vi<br />
era Pietro Corbolani, che testimoniava la presenza del Vantini<br />
presso <strong>il</strong> Corpo d’acque e strade del dipartimento, in<br />
due fasi, da giugno a novembre del 1807 e da giugno a novembre<br />
del 1808, così come nel 1809: prima <strong>della</strong> laurea,<br />
quindi. Dal primo giugno 1810 fino al marzo 1812 <strong>il</strong> Vantini<br />
fu praticante presso l’ing. Vincenzo Berenzi. Così scriveva <strong>il</strong><br />
Vantini: «Compiuto avendo <strong>il</strong> corso regolare degli studi di<br />
Matematica teorica nella Regia Università di Pavia ed ottenuto<br />
<strong>il</strong> diploma di Architetto Ingegnere, mi faccio la doverosa<br />
premura di rassegnarle, Sig.r commendatore e barone<br />
prefetto, a norma del decreto reale 3 nov. 1805, art. 8°, che<br />
ho intrapresa la pratica sotto la direzione del facente funzione<br />
d’ingegnere in capo Sig.r Vincenzo Berenzi acciò mi sia<br />
computata a norma del sullodato decreto».<br />
Il Berenzi affermava che <strong>il</strong> Vantini si era impegnato «esercitandosi<br />
nei r<strong>il</strong>ievi de’ tipi, livellazioni, perizie e<br />
capitolati di opere stradali, ponti e ripari ai fiumi,<br />
stime de’ fondi e caseggiati, non che in progetti architettonici<br />
ove si è particolarmente distinto». Ricordo che <strong>il</strong> Berenzi<br />
fu uno stimato architetto <strong>bresciano</strong>, del quale sono rimaste<br />
varie opere. Anche l’ingegner Andrea Caminada certificava<br />
che <strong>il</strong> Vantini aveva svolto un periodo di apprendistato<br />
presso <strong>il</strong> suo studio, dal primo apr<strong>il</strong>e 1812 sino al 4 a-<br />
pr<strong>il</strong>e 1813. Al deposito <strong>della</strong> cauzione provvedeva <strong>il</strong> padre<br />
del giovane architetto, Domenico Vantini, figlio di Bortolo,<br />
di professione “possidente”, egli stesso dedito all’arte e all’architettura.<br />
Domenico<br />
Vantini metteva a disposizione<br />
dell’obbligo di legge,<br />
a favore del figlio, un’ipoteca<br />
sulla propria casa in<br />
Brescia. L’entità del bene<br />
messo a disposizione era di<br />
10.000 lire m<strong>il</strong>anesi, pari a<br />
7675,18 lire italiane, «a favore<br />
di chiunque potesse a-<br />
vere diritto d’indennizzazione<br />
dipendentemente<br />
dalla professione del figlio<br />
Rodolfo, ipotecando a tale<br />
effetto per la somma premessa<br />
la di lui casa in Brescia<br />
nella contrada di S.ta<br />
Brigida al n. civico 500 1/2»:<br />
un tratto dell’attuale Via Trieste.<br />
La polizia e <strong>il</strong> tribunale r<strong>il</strong>asciarono certificati di assenza di<br />
note a carico di Rodolfo, mentre la parrocchia <strong>della</strong> cattedrale,<br />
certificava che <strong>il</strong> giovane architetto, Rodolfo Ferdinando<br />
Giovanni, era nato <strong>il</strong> 17 gennaio 1792 ed era stato battezzato.<br />
Infine si hanno alcune prove d’esame del Vantini, autografe.<br />
Sono interessanti i quesiti, così come le risposte<br />
dell’architetto-ingegnere. Una prova poneva<br />
al candidato la seguente domanda: «Scoperta una sorgente,<br />
come renderla proficua alla irrigazione dei terreni intersecati<br />
da seriole da livello superiore od inferiore a quello <strong>della</strong><br />
sorgente medesima». Il Vantini rispondeva: «Lorché <strong>il</strong> proprietario<br />
di alcun fondo o mercé l’industria sua, o per fortuito<br />
caso, giunge allo scoprimento di alcuna sorgente, nasce tantosto<br />
in lui <strong>il</strong> desiderio di impiegarla alla irrigazione de’ suoi<br />
fondi più bassi <strong>della</strong> sorgente medesima, i quali più abbisognano<br />
del beneficio delle acque, che se ad adempiere<br />
tale suo desiderio si oppon parecchie seriole di livello diverso,<br />
farà allora ricorso ad un esperto Ing.re e questi, fatto<br />
d<strong>il</strong>igente esame <strong>della</strong> località, dovrà osservare se per condurre<br />
l’acqua <strong>della</strong> scoperta sorgente all’innaffiamento di<br />
certi campi giovi più fare in modo che, per vari andirivieni,<br />
si conduca questa al loco prefisso senza incontrare le antiche<br />
seriole ovvero segar queste o mercé di tombotti,<br />
quando sieno quelle di livello superiore a queste, ovvero<br />
farle scorrere al disopra mercé canali di legno ben costrutto<br />
ne’ modi indicati dall’arte e così si intersecheranno agevolmente<br />
colle nuove acque le vecchie seriole e si condurranno<br />
quelle a fert<strong>il</strong>izzare i campi che ne abbisognano, rendendo<br />
più ubertoso e ricco <strong>il</strong> podere. - Rodolfo Vantini».<br />
Si consoleranno molti nostri studenti per <strong>il</strong> linguaggio in-<br />
86 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2010/5