Cardiologia negli Ospedali n° 168 Marzo/Aprile 2009 - Anmco
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ANmco e hcf al quirinale<br />
Signore e Signori,<br />
sono onorato di rappresentare il Governo<br />
in questa occasione, occasione<br />
che mi è particolarmente gradita per<br />
almeno tre ordini di motivi. Anzitutto<br />
conosco e sono amico di Attilio Maseri<br />
da quarant’anni, abbiamo anche<br />
più volte lavorato insieme, abbiamo<br />
pubblicato dei lavori insieme; ne ho<br />
sempre apprezzato il raro rigore morale<br />
e scientifico, la grande linearità,<br />
correttezza e trasparenza, ma anche il<br />
modo non convenzionale di affrontare<br />
i problemi. Queste qualità lo hanno<br />
fatto diventare il clinico italiano più<br />
noto e stimato all’estero. Il secondo<br />
aspetto positivo di questa iniziativa si<br />
colloca come il tassello centrale di un<br />
puzzle nel piano di interventi al Ministero<br />
nell’ambito della ricerca biomedica.<br />
Anzitutto nei mesi scorsi è stato<br />
riformato interamente il meccanismo<br />
di erogazione dei fondi per la ricerca<br />
sanitaria che a partire da quest’anno<br />
prevede bandi aperti a tutte le tematiche<br />
e a tutti i ricercatori italiani, operanti<br />
non solo <strong>negli</strong> Istituti di ricovero<br />
e cura a carattere scientifico ma in tutte<br />
le strutture convenzionate col Servizio<br />
Sanitario Nazionale. Per garantire<br />
l’assoluta trasparenza della valutazione<br />
le domande saranno valutate nei<br />
primi anni di applicazione dal sistema<br />
di revisione del NIH, National Institute<br />
of Health americano. Il 10 - 15 %<br />
dei finanziamenti verrà riservato ai ricercatori<br />
con meno di quaranta anni,<br />
proseguendo un’iniziativa lodevole<br />
del precedente governo. Il risultato<br />
della valutazione sarà un elenco dei<br />
progetti in ordine di qualità scientifica,<br />
di cui verranno finanziati i migliori<br />
e che comunque ci potrà fornire una<br />
mappa delle potenzialità scientifiche<br />
del Paese nel settore della medicina.<br />
Stiamo in questi giorni passando alla<br />
seconda fase del riordino della ricerca<br />
biomedica e cioè alla costituzione delle<br />
Reti scientifiche monotematiche.<br />
È stato formato un Comitato Coordinatore<br />
di cui fa parte anche il Prof.<br />
Maseri per la <strong>Cardiologia</strong>, il Comitato<br />
coordinato dal Prof. Enrico Garaci, e<br />
che è incaricato all’inizio di costruire<br />
tre reti, una oncologica, una di neuroscienze,<br />
una cardiologica. Le reti<br />
dovrebbero - dico dovrebbero perché<br />
stiamo ancora meditando col comitato<br />
la tipologia delle reti stesse - essere<br />
costituite da strutture scientifiche<br />
che potranno accreditarsi solo se in<br />
possesso di requisiti clinici, scientifici<br />
e di massa clinica di assoluta certezza.<br />
Le reti avranno una doppia funzione,<br />
consultiva e operativa, una funzione<br />
di alta consulenza per il Ministero per<br />
quanto riguarda i programmi di prevenzione,<br />
Linee Guida, individuazione<br />
di tematiche prioritarie di ricerca<br />
e modalità di interventi e di sostegno<br />
alla ricerca stessa, quali borse di<br />
studio o iniziative di formazione. Ma<br />
le reti avranno anche una funzione<br />
operativa per realizzare collaborazioni<br />
nazionali e internazionali con studi<br />
multicentrici e trial clinici controllati<br />
contribuendo così ad attrarre nel<br />
nostro Paese gli interessi dell’industria<br />
farmaceutica italiana e straniera.