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Cardiologia negli Ospedali n° 168 Marzo/Aprile 2009 - Anmco

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area informatica<br />

38<br />

Figura 1<br />

Il PACS consente l’accesso immediato<br />

a qualsiasi studio ecocardiografico in<br />

archivio<br />

La condivisione dell’Imaging<br />

nelle discipline non<br />

radiologiche<br />

Altre discipline mediche non radiologiche,<br />

come la <strong>Cardiologia</strong>, hanno<br />

cominciato ad impegnarsi nella<br />

produzione diretta di diagnostica per<br />

immagini solo in una fase storicamente<br />

più recente, per cui la cultura dell’Imaging<br />

era estranea all’originario<br />

patrimonio della disciplina. Spesso è<br />

accaduto che in queste nuove discipline<br />

di diagnostica per immagini, il<br />

tema della condivisione dell’Imaging,<br />

inteso come la completa condivisione<br />

della prova documentale dell’interpretazione<br />

diagnostica, non sia stato considerato<br />

un momento irrinunciabile<br />

e fondamentale, a tutela della validità<br />

professionale della disciplina diagnostica<br />

ed a salvaguardia dell’affidabilità<br />

diagnostica. In <strong>Cardiologia</strong>, un tipico<br />

esempio di diagnostica per immagini<br />

è rappresentato dall’ecocardiografia,<br />

disciplina in cui la completa documentazione<br />

iconografica dello studio<br />

diagnostico si compone di variegate<br />

forme di Imaging, che richiedono<br />

adeguati supporti. Prima dell’avvento<br />

delle tecnologie digitali, che risolvono<br />

ogni limite tecnico, le indubbie iniziali<br />

difficoltà nel trovare un supporto<br />

adatto a veicolare la completa documentazione<br />

iconografica dello studio<br />

ecocardiografico, hanno contribuito<br />

a creare l’opinione diffusa e la prassi<br />

che si potesse rinunciare alla completa<br />

condivisione dell’Imaging, come<br />

prova documentale dell’interpretazione<br />

diagnostica. Come nel caso della<br />

Radiologia, questa consolidata prassi<br />

ha importanti ricadute nei confronti<br />

delle tre figure coinvolte nel processo:<br />

il Medico non radiologo specialista in<br />

Imaging, il Medico committente della<br />

prestazione diagnostica ed il Paziente<br />

oggetto dell’indagine diagnostica.<br />

Il Medico specialista di Imaging<br />

diagnostico, non “obbligato” per<br />

prassi a fornire la prova documentale<br />

integrale della propria formulazione<br />

diagnostica, è tentato di adottare un<br />

profilo meno rigoroso di metodologia<br />

diagnostica e privilegiare la produttività<br />

numerica piuttosto che la qualità<br />

e l’affidabilità della metodica. Allo<br />

stesso tempo questa prassi non privilegia<br />

il riconoscimento delle proprie<br />

competenze professionali.<br />

Il Medico committente dell’indagine<br />

diagnostica, privato del pieno accesso<br />

all’iconografia, non ha modo di familiarizzare<br />

con l’Imaging, non ha gli<br />

strumenti per riconoscere ed apprezzare<br />

il grado di competenza professionale<br />

del Medico esperto in Imaging<br />

ed infine non è in grado di apprezzare<br />

la necessità, per l’esperto di Imaging,<br />

di disporre di strumentazioni aggiornate<br />

e di elevato livello qualitativo,<br />

al fine di salvaguardare l’affidabilità<br />

diagnostica della metodica.<br />

Il paziente paga il prezzo più alto della<br />

mancata condivisione dell’Imaging,<br />

poiché viene a mancare un importante<br />

elemento di garanzia di alto profilo<br />

di attendibilità della procedura diagnostica.<br />

Interrompere una prassi che<br />

penalizza professionalità e<br />

validità clinica<br />

Del tema della condivisione dell’Imaging<br />

spesso si affrontano gli aspetti<br />

tecnologici oppure i vantaggi economici<br />

derivanti dall’ottimizzazione dei<br />

processi organizzativi, mentre l’aspetto<br />

più importante, ma troppo spesso<br />

taciuto, è il ruolo di salvaguardia della<br />

professionalità di chi la esercita e della<br />

affidabilità diagnostica di cui gode<br />

l’utente. La mancata condivisione dell’Imaging<br />

penalizza il Medico esperto<br />

in Imaging, per il mancato riconoscimento<br />

delle proprie competenze professionali,<br />

penalizza il paziente ed il

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