Cardiologia negli Ospedali n° 168 Marzo/Aprile 2009 - Anmco
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ANmco e hcf al quirinale<br />
15<br />
Dal Presidente Napolitano apprezzamento<br />
e stima alla <strong>Cardiologia</strong> Italiana<br />
di Francesco M. Bovenzi<br />
La consapevolezza di incontrarsi<br />
al Quirinale, il simbolo più<br />
significativo della Repubblica<br />
Italiana, ha riempito di gioia, orgoglio<br />
e velata deferenza il cuore dei<br />
numerosi Cardiologi italiani che per<br />
la prima volta varcavano il portale del<br />
Palazzo. Dopo l’attesa del tradizionale<br />
cambio della guardia tra militari dell’esercito<br />
e della marina, sul piazzale<br />
del Quirinale abbellito dalla Fontana<br />
dei Dioscuri con l’obelisco egizio, è<br />
cominciato l’ingresso in piccoli gruppi<br />
preceduto dai necessari controlli di<br />
sicurezza.<br />
Attraversato il vuoto e maestoso<br />
cortile del Palazzo reso vivace solo<br />
dallo sventolio sul campanile delle tre<br />
bandiere: tricolore italiano, vessillo<br />
europeo e stendardo presidenziale<br />
(mentre di sera suggestivi giochi di<br />
luce tagliavano i grandi spazi bui), si<br />
raggiungeva una sobria scalinata illuminata<br />
da una bella vetrata a balcone<br />
aperta sui giardini, tra lo sguardo<br />
severo e fisso dei corazzieri di guardia,<br />
rigidi, sull’attenti, pronti al saluto<br />
militare. Meno di cento facili gradini<br />
per raggiungere le poche stanze in cui<br />
era consentito sostare.<br />
Un incrocio di sguardi rapidi e incantati<br />
lasciavano trasparire in molti una<br />
sorta di disagio simile a una sindrome<br />
di Stendhal, generata in parte dal<br />
timore, dal rispetto, dall’attesa, dal<br />
rigido protocollo, in parte dal cospetto<br />
di tanta straordinaria bellezza; una<br />
maestosità in tutto: drappeggi, damascati<br />
rossi, statue, dipinti, specchi e<br />
porcellane. Lasciata la sala rossa del<br />
guardaroba, ordinati in fila si entrava<br />
nell’imponente Salone dei Corazzieri,<br />
patrimonio storico dai soffitti lignei<br />
a cassettoni dorato su fondo azzurro,<br />
abbellito da grandi arazzi, da luminosi<br />
affreschi e da arredi di ogni tempo.<br />
Alcuni addetti accoglievano i presenti,<br />
sollecitando a prendere posto vincendo<br />
le incertezze, le curiosità e gli<br />
imbarazzi. Tra flash e telecamere di<br />
cineoperatori sparsi qua e là sedevano<br />
giornalisti, guardie presidenziali e<br />
ospiti d’onore invitati per quel giorno<br />
di festa della <strong>Cardiologia</strong> Italiana.<br />
Nell’attesa del Presidente dai volti<br />
sorridenti di ciascuno dei Colleghi,<br />
durante i saluti e le poche battute di<br />
convenienza, traspariva sommessamente<br />
la soddisfazione di appartenenza<br />
all’anima associativa, privilegiata<br />
protagonista dell’evento. Un incontro<br />
preparato con una ritualità personale<br />
certamente diversa dagli abituali eventi<br />
congressuali. Un’atmosfera insolita<br />
al cospetto del Capo dello Stato e un<br />
tempo che si immaginava sarebbe stato<br />
breve, ma sufficiente per assistere<br />
alla consacrazione di una parte assistenziale<br />
decisiva del progresso civile<br />
di una Nazione: migliorata assistenza,<br />
maggiori risultati conseguiti nella cura<br />
con minore mortalità, prevenzione<br />
cardiovascolare a tutto campo come<br />
prioritaria sfida futura, grande progresso<br />
nella ricerca clinica e costante<br />
impegno nella formazione continua.<br />
Un evento di alta rappresentanza,<br />
scandito da interventi programmati in<br />
una scaletta definita da un consueto<br />
protocollo. Il primo del Prof. Attilio<br />
Maseri, straordinario tessitore dell’incontro<br />
e ispiratore dell’annunciata<br />
ricerca innovativa sugli outliers. Il costante<br />
sorriso illuminava il suo volto,<br />
orgoglio di tanti presenti. Poi il saluto<br />
del Presidente della Società Europea<br />
di <strong>Cardiologia</strong> Prof. Roberto Ferrari,<br />
cui seguiva quello del Dott. Salvatore<br />
Pirelli, Presidente dell’ANMCO.<br />
Pirelli ringraziando il Capo dello Stato<br />
ha ricordato come “lavorare in rete”<br />
ha rappresentato l’essenza del successo<br />
degli Studi GISSI, poi carico di<br />
emozione ha sognato di affidare alla<br />
storia associativa quei momenti intensi<br />
e così significativi. Sono seguiti i saluti<br />
del Presidente della Società Italiana<br />
di <strong>Cardiologia</strong> Prof. Paolo Marino,<br />
del Presidente della Federazione