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Cardiologia negli Ospedali n° 168 Marzo/Aprile 2009 - Anmco

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www.anmco.it/aree/elenco/emergenza/<br />

area emergenza - urgenza<br />

Figura 2<br />

mento in modo esplicito l’impiego<br />

estensivo dell’informatica. Nel 2007<br />

l’Area Informatica dell’ANMCO ha<br />

condotto un Sondaggio sul desiderio<br />

di informatizzazione da parte degli<br />

operatori sanitari delle UTIC mediante<br />

la compilazione di un questionario.<br />

Hanno risposto il 50% delle UTIC<br />

italiane con eguale distribuzione<br />

Nord- Centro - Sud evidenziando<br />

come questi operatori “interessati e<br />

motivati” avessero e/o desiderassero,<br />

in circa i 2/3 dei casi, una cartella<br />

clinica in formato elettronico condivisa<br />

con gli Infermieri, protocolli<br />

farmacologici standardizzati informatizzati,<br />

“consegne mediche” mediante<br />

computer, un ecocardiografo digitale<br />

con memorizzazione delle immagini/filmati<br />

degli esami in formato<br />

DICOM, e soprattutto fossero tutti<br />

disponibili a modificare “in direzione<br />

informatica” il loro modo di lavorare<br />

in UTIC. Negli ultimi anni l’Unità di<br />

Terapia Intensiva Coronarica (vecchia<br />

UTIC) si è andata modificando verso<br />

una vera e propria Unità di Terapia<br />

Intensiva Cardiologica (nuova UTIC)<br />

con pazienti ad alto rischio e ad alta<br />

intensità di cura. La sensibilità da<br />

parte dell’ANMCO verso questo cambiamento<br />

ha posto recentemente in<br />

discussione il problema della Clinical<br />

Competence degli operatori (Medici<br />

ed Infermieri) che vi si trovano a<br />

lavorare quotidianamente. Inoltre il<br />

nuovo modello di Ospedale proposto<br />

in alcune realtà regionali italiane che<br />

sembra non prevedere più reparti e<br />

servizi autonomi ben definiti, bensì<br />

grandi aree di accorpamento costituite<br />

da strutture funzionali flessibili<br />

per numero di posti letto e modellate<br />

intorno alle esigenze funzionali del<br />

paziente, rovescerebbe la tradizionale<br />

identità del reparto specialistico. In<br />

particolare nel livello 1 delle degenze<br />

intensive e semi - intensive verrebbero<br />

collocate le nuove aree di riferimento<br />

dell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica.<br />

Quindi sia per il cambiamento<br />

intrinseco dell’UTIC (pazienti ad alto<br />

rischio e ad alta intensità di cure, figura<br />

del Cardiologo intensivista), sia per<br />

una eventuale nuova collocazione delle<br />

stesse in un nuovo tipo di organizzazione<br />

ospedaliera (alta intensità di<br />

cure) l’informatizzazione nell’ambito<br />

dell’emergenza - urgenza diventa un<br />

mezzo necessario ed indispensabile<br />

per essere preparati ad essere protagonisti<br />

del cambiamento. La cartella clinica<br />

cartacea tradizionale è facilmente<br />

utilizzabile e compilabile con la penna<br />

ma è accessibile da un solo utente, la<br />

ricerca dei dati può essere lunga ed<br />

incompleta, occupa spazio, può essere<br />

difficile interpretare la scrittura, vi è<br />

possibilità di errori conseguente ad<br />

introduzione non codificata dei dati.<br />

Invece la cartella clinica elettronica<br />

richiede poco spazio, permette la facile<br />

duplicabilità, trasportabilità (reti),<br />

accesso, protezione, ricerca rapida<br />

dei dati, integrazione di protocolli<br />

e linee guida per suggerire analisi e<br />

trattamenti, impiego di utility per la<br />

somministrazione dei farmaci. In sostanza<br />

può migliorare la qualità delle<br />

cure offerte, ridurre il rischio dell’er-<br />

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