Le luci del Tempio n.1

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LE ORIGINI DELLA ALCHIMIA E DELLA MASSONERIA Maier, Scrutinium chemicum (1687) (Allegoria della Tavola di Smeraldo “Il vento l’ha portato nel suo ventre”) 8
LE ORIGINI DELLA ALCHIMIA E DELLA MASSONERIA accordano nel separarsi e ricongiungersi senza che il metodo sia minimamente trascurato. E’ degna di nota la somiglianza con altre tecniche estatiche attuali che molti tra i presenti probabilmente già conoscono. La concentrazione sul ritmo regolare del respiro, senza forzature, induce uno stato di recettività e di rilassamento e la rotazione degli occhi verso l’alto permette il collegamento con la dimensione superiore. In questa prima parte possiamo già notare alcuni motivi fondamentali: 1) la trasformazione di un personaggio in un altro, sempre lo stesso individuo, che si trasformerà ulteriormente; 2) l’ascesi di coloro che cercano la trasmutazione in spirito; 3) l’uccisione e lo smembramento dell’ officiante come passo propedeutico alla trasformazione; 4) il sacrificio di se stesso. Ricordiamo che l’idea dello smembramento é un concetto che é presente in ogni cultura anche la più antica. Ogni sciamano, dalle steppe siberiane alla giungla amazzonica realizza che diventerà sciamano nel momento in cui sogna che gli spiriti lo assalgano, lo uccidano, lo smembrino fino a lasciare bianche ossa per poi ricostruirlo. Queste idee fanno parte del Patrimonio culturale o se preferite dell’inconscio collettivo dell’umanità. Veniamo alla parte massonica della visione. Questa parte è comprensibile pienamente dai massoni che seguono la tradizione inglese perché in questa tradizione é più forte la simbologia del tempio e dei diversi “salari” in particolare nel secondo grado quello cioè del compagno di mestiere. L’A. viene incaricato, se vuole acquisire la conoscenza dei misteri, di mettersi all’opera ed erigere un tempio. Questo tempio dovrà essere costruito di una sola pietra bianca e rilucente come biacca o alabastro (una pietra lavorata dunque, ed il tempio é anche simbolo del corpo umano spiritualizzato). Questa costruzione non deve avere né inizio né fine (il nostro tempio infatti ha per volta il cielo stellato) e, al suo interno deve trovarsi una sorgente di acqua purissima. Quest’acqua simboleggia l’energia che noi utilizzeremo nella trasformazione (non ci sono spighe di grano ma nel secondo grado c’é una parola rituale, di origine copta, che significa uomo silenzioso e l’adep- 9
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