Le luci del Tempio n.1
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IL MONDO DELL’ALDILÀ PER GLI ANTICHI<br />
fica. Ulisse infatti si inoltra, via mare nel territorio dei Cimmeri dove<br />
tutto é avvolto dalle nebbie e dove non vi splende mai il sole. Curiosa é<br />
la corrispondenza con le tradizioni nordiche, celtica e scandinava, dove<br />
l’isola dei morti da cui si accedeva agli inferi ha la stessa descrizione. Qui<br />
Ulisse sacrifica numerosi animali raccogliendone il sangue in una fossa.<br />
Il sangue attira le ombre dei morti che bevono il sangue riacquistando la<br />
memoria di chi erano e coloro che lo conoscevano, riconoscono Ulisse, e<br />
parlano con lui raccontando la loro storia e chiedendo notizie dei loro<br />
cari. Notiamo la componente magico-negromantica, <strong>del</strong>la situazione<br />
notiamo che le anime arrivano dopo che sono state sacrificate particolari<br />
animali: un montone nero una pecora nera, altri animali e poi libagioni<br />
di vino e di miele e poi farina ed altro. Spiccata la visione vampiristica<br />
<strong>del</strong>la situazione, le anime bevono sangue e si animano appunto, ricordano.<br />
c’è in questa cosa una componente magico rituale perché gli spiriti<br />
sono trattenuti da una spada inutilmente affilata, come se non fossero<br />
che ombre. Nei Grimoires medievali infatti la spada e il bastone (da qui<br />
la bacchetta magica <strong>del</strong>le favole) servono a comandare i demoni e gli spiriti.<br />
Ulisse incontra Agamennone e Achille ed Aiace e Tantalo. Ma anche<br />
Eracle e qui la situazione si fa interessante. Omero ci dice che si tratta<br />
solo <strong>del</strong>la sua ombra, <strong>del</strong> suo doppio perché il vero Eracle “tra gli immortali<br />
egli siede felice a banchetto insieme con Ebe dalle belle caviglie” .<br />
L’ombra però conserva la sua imponenza le altre ombre infatti fuggono<br />
atterrite al suo cospetto, e parlando con Ulisse si lamenta <strong>del</strong>le sue “fatiche”<br />
passate e <strong>del</strong> suo destino attuale, ombra ben cosciente dunque in<br />
una doppia esistenza o meglio in due esistenze separate. Ma anche<br />
Orione é presente e va a caccia sui prati di asfo<strong>del</strong>i, ma la mitologia lo<br />
ricorda tramutato in costellazione, c’è quindi un’ombra di troppo.<br />
La descrizione che ci fa Omero é antica e ben diversa da quella<br />
più tarda di Platone che ci avvicina ad una visione egizia e mesopotamica<br />
dove l’essere con la morte si separa in una triade animaombra-corpo<br />
fisico. Come nota di colore ricordiamo che i pellerossa<br />
americani erano convinti che riunendo ombra e anima si potesse ricostruire<br />
un uomo nuovo.<br />
Luciano scrittore greco <strong>del</strong> secondo secolo ci ha lasciato numerosi<br />
racconti una parte importante dei suoi scritti sono sotto forma di dialogo<br />
in cui immagina di scendere negli inferi e parlare con vari perso-<br />
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