Le sorpresedi MezzolombardoDopo Rodolfo Borga <strong>il</strong> centro-destra si sfarina regalando<strong>il</strong> sindaco a un insolito centro-sinistraRoberto Devig<strong>il</strong>iAsorpresa, a Mezzolombardo, <strong>il</strong>centro sinistra ha vinto le elezioni.Si tratta, per la verità, di uncentro-centro-centro-sinistra. Tuttavia,viste le previsioni, è una novità non dapoco. L’altra novità è che sono state elette6 donne e tra queste una di origine serba,candidata dagli ex DS.Unico paese a non eleggere <strong>il</strong> sindacoal primo turno nella piccola sessioneelettorale di primavera, al ballottaggiol’ha spuntata per pochissimi voti la candidatadel centro sinistra, la centrista diarea Udc Anna Maria Helfer. La sorpresamaggiore è stata però la sconfitta delcentro-destra, che aveva portato alla vittoriae quindi alla conferma plebiscitaria(77% al primo turno) l’ex sindaco Borga,ora consigliere provinciale del Pdl.L’agevole elezione di Borga in Consiglioprovinciale aveva provocato lo scioglimentoanticipato del Consiglio. Borga,uomo con una storia politica e culturalecomplessa che l’ha visto m<strong>il</strong>itare in Ane nello stesso tempo ammirare AndreasHofer fino a volergli intitolare l’allora circolopostfascista di Mezzolombardo, eraevidentemente <strong>il</strong> collante di una compagineche, perso <strong>il</strong> capo, ha cominciato ascricchiolare.Una sintesi del pensiero di Borga èben riassunto nei cartelli stradali postiall’ingresso della borgata commercialedella piana Rotaliana. Poco dopo la suaprima elezione nel 2000, aveva fatto affiggere,accanto al nome ufficiale Mezzolombardo,anche la versione “territoriale”e “leghista” Mezombart accanto a quellaantica e latina di Medium Sancti Petri.Ma a Mezzolombardo è stato un susseguirsidi cartelli: alla fine degli anni ‘80“comune denuclearizzato”, poi rimosso esostituito negli anni ‘90 col più commerciale“Borgata del Teroldelgo”, fino al giàcitato “Medium Sancti Petri”, dal saporevagamente vandeanoLa candidatura a sindaco di FrancescoAnna Maria HelferBetalli, ideologo della lista civica di Borga,cattolico di CL, ha provocato un maldi pancia tra i “colonnelli”, che evidentementenutrivano la stessa aspirazione.A proposito di CL, anche se l’argomentonon è stato ut<strong>il</strong>izzato in campagna elettorale(e di questo va dato merito agli ex oppositori)ricordiamo <strong>il</strong> pesante coinvolgimentodel vertice della multiut<strong>il</strong>ty locale(AIR Spa) nell’ultima piccola tangentopolitrentina, quella che ha sfiorato l’ex assessoreprovinciale Grisenti. Il presidentee un consulente della società comunale,ambedue di area CL e fondatori con Borgadi un’associazione culturale, sono statiarrestati ed hanno patteggiato per averchiesto danaro alla Collini Costruzionicon la promessa di favorirla in una garadi appalto. Nonostante l’accertata estraneitàdi Borga, sulla cui onestà nessunoha mai dubitato, l’episodio non può averfatto bene alla compagine.Tornando alle elezioni, un ex vicesindacoe assessore della giunta Borga, l’avv.Mazzoni, deluso della mancata candidatura,si è messo in corsa da solo rubandocandidati e voti (quasi <strong>il</strong> 20%) ai vecchiamici, e a riprova di una spaccaturaormai insanab<strong>il</strong>e, una volta escluso dalsecondo turno, è arrivato a negare l’apparentamentoal ballottaggio. Il vicesindacouscente e sindaco reggente dopo <strong>il</strong>passaggio di Borga al Consiglio provinciale,è addirittura diventato <strong>il</strong> candidatovincente dell’opposizione autonomista edi centro-sinistra. Insomma, l’uscita diBorga ha messo in luce una situazione ditensione interna alla sua maggioranza chenon emergeva grazie alla forte personalitàdell’ex sindaco, ben rappresentata dal fattoche era solitamente lui, anche in Consigliocomunale, a intrattenere <strong>il</strong> confrontoa volte anche aspro con le opposizioni.Ma com’è stato possib<strong>il</strong>e che una esponentedi r<strong>il</strong>ievo della maggioranza cheaveva fin qui governato, nel giro di pochimesi sia passata a guidare l’alleanza deglioppositori (Patt, area Pd, Upt)?A molti è apparsa un’operazione ditrasformismo. “Per noi non è stato diffic<strong>il</strong>e.- ci dice Maria Gottardi, consiglierarieletta del Pd (partito che si è presentatocome Mezzolombardo Democratica) -Con Anna Maria Helfer c’è sempre statoun buon rapporto sia personale (per la suabonomia) che politico, visto che le delegheche le sono state affidate sono state gestitein modo da noi quasi sempre apprezzato.Fra i personaggi via via proposti da noiopposizioni come candidato unitario nonc’è mai stata una piena condivisione, nonostantela determinazione a presentarciuniti e quando la Helfer si è smarcata dallasua ex maggioranza non è stato diffic<strong>il</strong>e,previo un confronto e la stesura di unprogramma comune, ritrovare entusiasmoe convinzione. L’unico vero punto discontro che ci ha visto divisi, l’operazioneimmob<strong>il</strong>iare sulla ex cantina, ormai èpurtroppo cosa quasi fatta, ma comunquecercheremo di ridurre <strong>il</strong> danno”.Due ultime note: la Lega ha raccoltoun misero 5% nonostante avesse piantato<strong>il</strong> gazebo da mesi sui marciapiedidella borgata, mentre Rifondazione (cheha raccolto poco), in occasione del ballottaggioha fatto un po’ di demagogia ditroppo, mettendo i due candidati sindacisullo stesso piano. ●24 giugno <strong>2009</strong>
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