MuseoDI PIEVE DI CADOREdell’ochialeUna singolare storia del mondo e dell’arte scrutata da2000 lenti di ingrandimento. Esposti oggetti e manufattidi straordinario splendore creati con materiali preziosi,rubini, ametiste, coralli, pietre laviche, oro e argento.Di Carmela Piccione ADNKRONOSHanno forme rotondeggiantiingentiliteda sofisticatidesigner, scolpite nell’oro,nell’avorio, nel legno, montatesu ottoni, argenti, madreperla,bachelite, impreziositeda pietre, smalti, ametiste, topazi,cristalli di rocca. Questiultimi, considerati nell’antichitàmateriali sacri. Stiamoparlando degli occhiali. Strumentiindispensabili alla vistacon una loro storia affascinante,misteriosa ‘raccontata’ algrande pubblico all’interno diun apposito Museo costruitoa Pieve di Cadore, in provinciadi Belluno (presidente VittorioTabacchi). Oltre 2000pezzi esposti nelle bacheche,di cui 1600 provenienti dallacollezione G. Bodart di Bruxelles.Un percorso che svelaaspetti inediti di una storiache appartiene all’uomo e cheancor oggi pone interrogativi,spesso rimasti irrisolti. Da chifurono inventati i primi occhiali?Quali furono i popoliche ne fecero uso? Poche lecertezze. Sappiamo che eranodi gran moda alla corte diFrancesco Sforza, duca di Milano,particolarmente amatiSi chiama“ventaglio sole”questo cannocchialeinserito nel centro di un ventaglio aruota in tartaruga bionda dell’iniziodel XIX secolo.dalla duchessa Bianca Mariae dal leggendario Galeazzo,che nel 1466 commissionò alsuo ambasciatore a Firenze,Nicodemo Tranchedini daPontremoli, 50 paia di occhialiper farne dono a personaggieminenti dell’aristocrazialombarda. In molti si contendonola paternità. Toscani, veneziani,francesi… Di sicuronella Città dei Dogi si fabbricavanoocchiali ad opera di‘cristallieri’ (e non di ‘vetrai’)dediti alla lavorazione delquarzo e del cristallo di rocca,ma anche cannocchiali.Come dimostra il dono ricevutodall’allora doge (siamoMADE IN ITALYa marca italiananel 1609) da Galileo Galilei. un paio di occhiali a perno.Anche nell’antico oriente gli Anche San Girolamo ritrattoocchiali erano considerati emblematicidi uno status socia-un dotto umanista, possiededal Ghirlandaio, nelle vesti dile. L’imperatore era riconosciutocome un vero e proprio tino nella Chiesa di Ognissan-occhiali (nell’affresco fioren-dio, il sole in terra. Impossibileavvicinarlo se non indosgio)come il grande inquisitotisono appoggiati ad un legsandoun paio di occhiali, in re Fernando Nino de Guevara,capolavoro firmato dalmodo da proteggere i sudditi(idealmente) dalla vicinanza Greco, mentre il ricco borghesedi Hogarth (‘Il matrimo-con il loro signore. E di occhiali,o meglio di lenti di ingrandimento,parlano anche in una macchietta comica enio della moda’) si trasformai greci e i romani (descritti da surreale con quelle sue lentiSeneca) e Giacomo Casanova piccole, quasi invisibili attraversole quali soppesa ogni pa-nelle sue ‘Memorie’. L’impavidoavventuriero racconta la rola (e forse anche i denari)del contratto nuzia-passione per una monaca diMurano che aveva tre occhialinimuniti di manici confetareIgor Stravinskij ele. Impossibile non cizionatia dovere (in oro, argentoe tartaruga). Trasmet-di Cavour. I loro oc-Camillo Benso contetevano muti, ma comprensibilissimimessaggi.quasi un simbolo delchialisono diventati‘Ti amo’, ‘mi sei indifferente’,‘attento siamo sorve-della grande musica el’arte e della politica,gliati’… Magia dell’eloquio e della fine astuzia diplomatica,firmati dadel silenzio profanato dall’abiledon Giovanni. E gli occhialinella storia della pittuscoHayez. Arte dunque,Pablo Picasso e Francera?Invadenti, privatissimi, storia, cultura ma soprattuttomanualità, rigorequasi un segno distintivo dell’uomoe dell’artista. Alcuni (anche scientifico), legato alnomi? Tommaso da Modena, genio italico, ad una industriaAltichiero di Zevio, Carpaccio,Ghirlandaio, Jan Van ruolo di primo piano sul pal-che ha saputo conquistarsi unEyck, El Greco, William Hogarth,Pietro Longhi, il Go-questi alcuni degli obiettivicoscenico mondiale. Sonoya… Diversi i soggetti. Nella che hanno decretato la nascitae la fortuna delsala del capitolo della Chiesadi San Nicolò a TrevisoTommaso dachiale diMuseo dell’Oc-Modena ha immortalatoUgo diCadore, re-Pieve diProvenza tutto presodalla scritturatrastato dellegno incon-(con l’ausilio digrandi famigliedi im-un paio di occhialia snodo), mentreNicola di“Fassamano”prenditori.in ottone doratocon lenti rotonde.Rouen è ritrattoL’impugnatura hamentre si agginge un orologioa leggere un testo incastonatosacro inforcando, nella partecon piglio sicuro, terminale (XX secolo)INSIEME JANEIRO • GENNAIO 2003 36
Frescura, Lozza, Ferrari,saggio di introduzione al catalogodel Museo, edito da alle cinture come orripensarono di fissarliFabbri editori - ad una delle namento o nasconderlial-più avvincenti saghe del capitalismoveneto, ma anche italianoed europeo”. In binocoli, nel’internodiItalia ci sono circa650 aziende, viaggio, tabaccéssairedadi cui 312 nell’areadel Cadore. stoni, portaprofumi, orologichiere, ventagli, ba-Occhiale in acciaio brunito chemonta, al posto delle lenti, delleUn museo per da tasca…L’occhiale diventamezze sfere di legno con due foricerti versi singolare,perché accanto a modelli ve per scrutare, violare l’inti-strabismo.un oggetto spregiudicato. Ser-centrali utililizzati per la cura dellostorici e originalissimi ‘confezionati’in ferro, rame masza,a teatro, nei boulevardsmità delle persone. In piazsiccioe osso ci sono manufattidi indiscussa qualità e riali usati, la maestria di orariindispensabili (gli astucci),parigini. Colpiscono i mate-Cadore ospita anche accesso-manualità che ci fanno comprenderecome l’occhiale fosperdissimulare tra icone di chiali terrestri e da viaggio,fi e artigiani, l’astuzia nel sa-binocoli, monocoli, cannocseanche un oggetto che inseguivamode e tendenze, amalizzatecon rubini, coralli, gne, gadget pubblicitari, me-straordinario splendore rea-lenti di ingrandimento, inseto,corteggiato, invidiato. Gli ametiste, pietre laviche, rose daglie, opere di devozione popolare,ex voto (in argento,occhiali potevano trasformarsiinfatti in ciondoli, catene perla, porcellane di Se’vres, cera, legno), icone scultoreein filigrana, turchesi e madre-(un lusso esibito dalle nobildonneveneziane del XVIII tropicali. Ed accanto agli octettricedella vista e degli oc-semi di frutta esotica e fiori dedicate a Santa Lucia, pro-secolo), più tardi abili creatochiali,il Museo di Pieve di chi.Occhiale cinese inalpacca della fine delXVIII secolo e occhialein tartaruga con lenti inberillio e un ideogrammabeneaugurante al centro(Cina inizio XIX secolo)Occhialea forbice,detto“passamano”,inoro. I braccisono a formadi serpenti conil perno dichiusura sullacoda. Sulperno e’ inseritoanche unmonocolo chepuo’ essereusato sia soloche conl’occhiale (XIXsecolo).Binocolo inottone con finiturein madreperlacompletamente richiudibilesu se stesso, detto a “pomponne”(XIX secolo).Cargnel, Bonazzola, Fedon,Tabacchi… A partire dal 1878crearono da nulla l’industriadell’occhiale nel Cadore e successivamentein tutto il Bellunese.“Dando vita - scriveMaria Francesca Tiepolo nelPiccoli cannocchialia forma di botteallungatain madreperla coninserimenti inargento doratoe argento.Trasveralmente alcorpo è inseritoun cavatappianch’esso in argentoBastoni cannocchiale della Occhiale da carrista in (XVIII secolo).metà di XVIII secolo. In ottone ottone con protezione indorato e inciso (quello a materiale plastico del XXsinistra) e con pomello insecolo.argento inciso e, sul pomello,un tappo basculante chepermette l’uso di un piccolocannocchiale a tirante (aAstuccidestra).portaocchiali: inCannocchiale da cintura in oro detto “a tirante”legno scolpitocon un monocolo montato sotto l’obiettivo. Oggetticon incisi motivicosi’ venivano portati sul panciotto e usati in piazzefloreali (in alto),e teatri all’inizio del XIX secolo.in tartaruga condecorazione inargento (alcentro) e inargento traforatocon scene dianimali e fioriOcchiali in ferro ada un lato esnodo della fine del mulini a ventoSerie di 5 piccoli cannocchiali a ciondolo di varia formaXVI secolo su dall’altro (XIXmontati su una chatelaine in ottone, detti “Lunettesmodello del 1400.secolo).Breloques” di moda all’inizio del XIX secolo.37JANEIRO • GENNAIO 2003INSIEME