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Comunicazioni - Comune di Modena

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In questa sede è importante ricordare che la cultura della progettualità è stata <strong>di</strong>ffusa dalla normativa riferitaall’educazione alla salute ed era bagaglio specifico e comune <strong>di</strong> molti docenti f/g provenienti dallapregressa formazione che il Provve<strong>di</strong>torato agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Modena</strong> aveva fornito ai docenti referenti in taleambito;e) competenze <strong>di</strong> consulenza sul progetto: il docente f/g è chiamato ad offrire “consigli” altamente qualificati,coniugando abilità organizzativo - gestionali e <strong>di</strong> intervento consapevole sui processi decisionali conscelte squisitamente tecniche riguardanti strategie, auspicabili soluzioni, eventuali aree <strong>di</strong> rischio ederrore, no<strong>di</strong> problematici inevitabilmente connessi all’attuazione del progetto e al costante monitoraggio<strong>di</strong> esso;f) competenze <strong>di</strong> formatore dei docenti referenti dei progetti modulari: anche in questo caso si tratta <strong>di</strong> unaspetto decisamente innovativo e poco praticato tra le attività proprie della professionalità docente, inquanto l’insegnante assume il ruolo <strong>di</strong> formatore non solo dei propri alunni, ma pure dei colleghi che gliriconoscono le competenze fin qui descritte e la capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffonderle all’interno della comunità educantedell’Istituto <strong>di</strong> appartenenza. Come già precisato relativamente al colloquio <strong>di</strong> consulenza in<strong>di</strong>viduale,soltanto gli Istituti che comprendano nel proprio organico docenti debitamente formati e riconosciuti in taleruolo, possono erogare questo prezioso servizio formativo che contribuisce ad accelerare i tempi dellamessa in opera e del sostegno all’innovazione, attraverso la formazione <strong>di</strong> una vera e propria équipe <strong>di</strong>lavoro;g) competenze <strong>di</strong> documentazione e <strong>di</strong>vulgazione : documenta le esperienze svolte nel quoti<strong>di</strong>ano “farscuola”, attribuendo ad esse la leggibilità in<strong>di</strong>spensabile a renderle conoscenze con<strong>di</strong>visibili dall’interacomunità scolastica ed extrascolastica. Mantiene i collegamenti con gli altri Istituti scolastici e con leagenzie educative presenti sul territorio, favorendo la creazione e il sostegno della rete interististuzionale.La verificaAl termine dell’anno scolastico 1996/97, conclusivo della triennale esperienza <strong>di</strong> ricerca-azione condotta daidocenti f/g della provincia <strong>di</strong> <strong>Modena</strong>, l’équipe <strong>di</strong> lavoro da essi formata ha prodotto un vero e propriomodello <strong>di</strong> intervento progettuale nella Scuola, in<strong>di</strong>cando puntualmente le “fasi del cambiamento”, dallarilevazione dei dati sui quali intervenire (area del progetto), sino alla valutazione dei risultati. In particolare, ilgruppo <strong>di</strong> lavoro si è soffermato sull’analisi e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> quattro tipologie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori (<strong>di</strong> contesto, <strong>di</strong> input, <strong>di</strong>processo e <strong>di</strong> prodotto ), ritenute in<strong>di</strong>spensabili sia nel momento dell’in<strong>di</strong>viduazione dell’area problematica sucui intervenire, sia nella fase finale <strong>di</strong> lettura, analisi e conseguente valutazione dei risultati <strong>di</strong> cambiamento.Tra i quattro elencati, sono stati riconosciuti come determinanti per l’elaborazione <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o valutativofondato su parametri <strong>di</strong> tipo qualitativo e quantitativo, gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> prodotto: i primi, inparticolare, rappresentano uno strumento <strong>di</strong> fondamentale importanza per il monitoraggio costantedell’andamento del progetto sui soggetti coinvolti, nonché per l’osservazione “in tempi reali” del primoimpatto <strong>di</strong> esso con la quoti<strong>di</strong>anità della vita istituzionale, il cui equilibrio è incontrovertibilmente rottodall’innovazione introdotta. Questo tipo <strong>di</strong> valutazione è, dunque, specifica della verifica “in itinere”, marisulta determinante anche in fase finale, quando <strong>di</strong>venta in<strong>di</strong>spensabile la lettura del processo relazionaleche ha sicuramente con<strong>di</strong>zionato gli esiti finali, secondo un’ottica <strong>di</strong> tipo sistemico. Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> prodottoservono, invece, a valutare se gli obiettivi tout-court fissati dal progetto (coinvolgimento <strong>di</strong> insegnanti ealunni, organizzazione delle attività, gestione degli spazi e dei tempi, ecc.) sono stati raggiunti; come già si<strong>di</strong>ceva, ragionando nell’ottica del cambiamento dell’istituzione nella sua globalità, i prodotti sono, comunque,parte <strong>di</strong> quel sistema <strong>di</strong> cui rappresentano essi stessi una fase aperta alla circolarità e alla inevitabile eauspicabile “area del miglioramento”.La valutazione dei risultati ottenuti grazie all’attivazione dei progetti finalizzati al successo formativo, insintesi, ha utilizzato il seguente schema:VALUTAZIONE DEI RISULTATI:• grado <strong>di</strong> istituzionalizzazione dell’innovazione• impatto sugli allievi e sui docenti• stu<strong>di</strong>o valutativo sulle percentuali dei risultati, sulle padronanze acquisite, sui cambiamenti delle capacitàin<strong>di</strong>viduali (rilettura degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> prodotto)• rilevazione e analisi <strong>di</strong> altri effettipositivinegativiinattesi• riorientamento del modello: area del miglioramentoAlla conclusione dell’anno scolastico in corso, le premesse contenute in questo documento si sono rivelatequanto mai d’attualità e in accordo con i regolamenti previsti dalla sperimentazione dell’autonomiascolastica. Il formatore <strong>di</strong> formatori o altrimenti detto docente referente della qualità e del successo

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