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Comunicazioni - Comune di Modena

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Questo intervento in<strong>di</strong>vidualizzato è un notevole supporto per gli insegnanti i quali hanno così, durante l'annoscolastico, un quadro completo della maturazione dell'allievo.Il compito della neurope<strong>di</strong>atra infatti consiste nel valutare le capacità e le abilità possedute dai bambiniall'inizio dell'anno scolastico.Questa analisi viene fatta attraverso test cognitivi, intellettivi, percettivi, affettivi, adatti alle varie età, siacronologiche che mentali <strong>di</strong> ogni alunno.Alla fine dell'anno scolastico viene riesaminato ciascun bambino in modo da valutare se ci sono statiprogressi rilevanti, se il ritmo <strong>di</strong> maturazione è rimasto costante, se ci sono state regressioni o se ci sonocampi in cui è necessario uno specifico intervento da parte delle insegnanti.I test utilizzati si prefiggono <strong>di</strong> valutare il bambino non sulla base del profitto, ma secondo lo sviluppo deiprocessi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.Viene molto sfruttata per questo scopo la valutazione clinica piagetiana (per valutare se esistono i concetti <strong>di</strong>conservazione, la corrispondenza biunivoca che precede il contare, la capacità <strong>di</strong> classificare e <strong>di</strong> seriare, larappresentazione spaziale e il suo livello).Altro strumento fondamentale <strong>di</strong> analisi degli alunni è il <strong>di</strong>segno sia spontaneo che provocatodall'esaminatore (figura umana, albero, casa, famiglia).Inoltre si utilizzano test specifici per valutare lo sviluppo percettivo visuo-motorio (tests <strong>di</strong> Bender, <strong>di</strong> Rey, <strong>di</strong>Benton, <strong>di</strong> Frostig, dei cubi <strong>di</strong> Kohs).Ci sono poi prove <strong>di</strong> livello che danno un'età mentale, che vengono proposte ai bambini soprattutto perosservare la strategia usata per risolvere i problemi e vedere così la maturazione del loro pensiero (reattivodelle matrici <strong>di</strong> Raven, scala <strong>di</strong> Borelli-Oleron per sor<strong>di</strong>, scala Wechsler per bambini, test dei cubi <strong>di</strong> Kohs,<strong>di</strong>segno della figura umana).Si stu<strong>di</strong>a anche lo sviluppo dell'orientamento nello spazio (batteria Piaget-Mead, definizione della dominanzadella mano, del piede, degli occhi, test <strong>di</strong> organizzazione spaziale), la percezione temporale,l'organizzazione ritmica (Stambak), l'eventuale esistenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgnosie <strong>di</strong>gitali, si verifica se sono presenti<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> memorizzazione.A volte è necessario un approfon<strong>di</strong>mento delle capacità <strong>di</strong> comprensione dei messaggi verbali stu<strong>di</strong>ati sotto<strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong> vista.Nei bambini sor<strong>di</strong>, in particolare del 2° ciclo, viene analizzato il linguaggio verbale (denominazione <strong>di</strong>vocaboli, struttura frastica e livello linguistico: concreto-seriale, concreto-descrittivo, descrittivo-ideativo) pervedere la sua evoluzione nel tempo.Se necessario si propongono esami neurologici e soprattutto osservazioni psicomotorie.In particolare viene approfon<strong>di</strong>to lo stu<strong>di</strong>o dei bambini, sia udenti sia sor<strong>di</strong>, che presentano <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento o problemi comportamentali.Questo momento <strong>di</strong> analisi è vissuto dai bambini in un modo positivo e sereno, perché conoscono ladottoressa sin dalla scuola materna, perciò si impegnano attivamente in qualsiasi attività da lei proposta informa <strong>di</strong> gioco <strong>di</strong>vertente e stimolante.È rivolto principalmente ai bambini au<strong>di</strong>olesi delle due scuole e ai normo-udenti dell'ultimo anno della scuolamaterna e della I elementare.Progetti <strong>di</strong>datticiEducazione au<strong>di</strong>o-foneticaIl metodo <strong>di</strong>dattico educativo valorizza al massimo il recupero protesico. Il linguaggio verbale resta l’obiettivoprincipale da far acquisire, perciò la scuola, pur avvalendosi del linguaggio dei segni, utilizza i mezzi e le<strong>di</strong>dattiche più idonee e funzionali per far conseguire, insieme all’abilità <strong>di</strong> labiolettura, una buona competenzalinguistica.Le insegnanti valorizzano anche il linguaggio dei segni quale “lingua madre” del bambino sordo e loutilizzano come mezzo efficace e veloce per trasmettre i concetti più complessi dei contenuti educativo<strong>di</strong>dattici.Pertanto si prefiggono questi obiettivi:- sviluppare la respirazione fonatoria e attivare la funzione vocale;- emettere voce naturale nel rispetto dei suoi elementi espressivi: tono, colore volume, ritmo;- conoscere l’alfabeto fonetico e articolare correttamente i fonemi;- esprimersi con chiarezza, flui<strong>di</strong>tà e ritmo nel rispetto della proso<strong>di</strong>a della parola;- pronunciare correttamente l’accento nella parola e l’intonazione nella frase;- leggere con abilità il linguaggio verbale sulle labbra degli interlocutori;- ascoltare, <strong>di</strong>scriminare rumori, suoni, parole e frasi utilizzando le protesi acustiche e sfruttandoefficacemente il residuo u<strong>di</strong>tivo;- rieducare l’orecchio all’attività acustica, nei bambini con impianto cocleare.

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