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Comunicazioni - Comune di Modena

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InformaticaEducazioneritmico-musicaleAttività teatraleSperimentazionemetodologico-<strong>di</strong>datticaÈ stato detto: “ Un Educazione alla salute bambino impara così,acquisendo nuove capacità tramite le <strong>di</strong>ta delle mani e dei pie<strong>di</strong>.Assorbendo le abitu<strong>di</strong>ni e gli atteggiamenti <strong>di</strong> coloro che gli stanno intorno, spingendo e tirando il suo mondo.Un bambino impara così, più provando che sbagliando, più attraverso il piacere che attraverso la sofferenza,più grazie all’esperienza che grazie ai suggerimenti e alle spiegazioni, e più grazie ai suggerimenti che aglior<strong>di</strong>ni.E un bambino impara così, tramite l’affetto, l’amore, la pazienza, la com prensione, il senso <strong>di</strong> appartenenza,il fare e l’essere”. 1Se la scuola elementare ha come fine la formazione dell’uomo e del citta<strong>di</strong>no e come compito specifico lapromozione della prima alfabetizzazione culturale e lo sviluppo integrale della personalità del fanciullo, deveoffrire il massimo delle opportunità, favorendo l’armonica realizzazione <strong>di</strong> tutte le sue capacità fisiche, sociali,intellettive e spirituali; deve guidare l’alunno nella progressiva conquista della sua autonomia <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e <strong>di</strong>assunzione <strong>di</strong> impegni, nel suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali e svilupparecapacità in grado <strong>di</strong> affermare i valori umani, l’impegno e la fatica dell’apprendere.Un’organizzazione della scuola, che voglia rispondere in modo qualitativamente adeguato alle richiesteeducative e <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento degli alunni, non può prescindere dal muovere dalle loro effettive capacità edesigenze, ricercando soluzioni <strong>di</strong>fferenziate caso per caso; dalla elasticità del suo or<strong>di</strong>namento strutturale;dalle scelte metodologiche e dalle con<strong>di</strong>zioni rilevanti che contribuiscono a definire un’azione educativa “sumisura” e un’attività <strong>di</strong>dattica che porta con se’ la proposta <strong>di</strong> un “sapere per la vita” ; dalla previsione <strong>di</strong>spazi ed attrezzature <strong>di</strong>dattico-strumentali adeguate, prevedendo uno stretto rapporto <strong>di</strong> interrelazione trascuola e spazi extra-scolastici (famiglia, risorse ambientali, strutture culturali ed educative da valorizzare).Ogni singola scuola non può chiudersi in se stessa pensando <strong>di</strong> essere autosufficiente; deve piuttostoaprirsi verso l’esterno fruendo delle proposte valide dell’ambiente circostante. Ciò implica che l’attività<strong>di</strong>dattica non si svolgerà soltanto all’interno delle aule e della scuola, bensì realizzerà escursioni,esplorazioni, attività e visite all’esterno, senza trascurare l’apporto esperienziale e culturale che puòpervenire, alla scuola medesima, dall’ingresso nella stessa <strong>di</strong> persone esterne.L’Istituto “Figlie della Provvidenza” gestisce due scuole elementari, una a <strong>Modena</strong> e l’altra a S.Croce <strong>di</strong>Carpi, dove funzionano anche tre sezioni <strong>di</strong> scuola materna integrata. Le due realtà vanno considerate elette in un’ottica unica ed unitaria, la cui peculiarità é costituita dal progetto d’integrazione tra alunni udenti enon-udenti e dalla educazione del sordo, intesa come processo formativo globale. Il raggiungimento <strong>di</strong>questo fine comporta il rispetto della continuità educativa favorita dall’interscambio delle esperienze edall’innovazione <strong>di</strong>dattica tra le varie classi, tra i due plessi e tra la scuola materna ed elementare, chemettono a <strong>di</strong>sposizione materiale, documenti ed iniziative.Si ispira ad un quadro <strong>di</strong> valori spirituali e cristiani delineati nel progetto educativo, che hanno un postofondamentale nelle finalità della scuola. Vuole rispondere ai ritmi della crescita intellettuale, affettiva, moralee spirituale degli alunni, pre<strong>di</strong>lige con<strong>di</strong>zioni operative che consentono <strong>di</strong> utilizzare, in maniera flessibile,modelli <strong>di</strong> organizzazione del lavoro precisati <strong>di</strong> anno in anno, nel Piano Educativo d’Istituto.Organizzazione <strong>di</strong>dattica1 Frederich Maffet “How A Child Learns” in “Vivere, amare ,capirsi” <strong>di</strong> L. Buscaglia, ed. Mondadori, 1995.

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