alimentazione30 <strong>Konrad</strong> marzo 2008La creazione incoscienteIl problema degli OGM si presentaattualmente in tutta la sua complessità,anche se coloro che sono favorevoliad essi impostano solitamentela questione in una semplicisticaopposizione tra “libertà di ricerca” ed“oscurantismo”. In parte è vero che lenovità vengono spesso accolte consospetto, specie quando riguardanoargomenti difficilmente comprensibili,però è anche vero che in una società,in cui la ricerca scientifica è postaprincipalmente nelle mani dell’industria,la libertà di ricerca è fortemente ridottada vincoli di natura economica. In unpaese moderno democraticamenteamministrato, il cittadino deve essermesso nella condizione di effettuarescelte coscienti, cioè non basate su presedi posizione superficiali, e ciò vale ancheper la produzione degliOGM. Uno dei fatti daportare a coscienzaè la falsità dellaseguente asserzionespesso enunciata:“l’ingegneria geneticacostituisce il naturaleprosieguo dell’attivitàdi selezione esercitatafinora nella praticaagraria”. Tra questedue pratiche esisteIl Cavillo di TroiaIl 12 giugno 2007 il Consiglio dei ministridell’agricoltura dell’Unione Europeaha approvato un nuovo regolamentosulla produzione biologica e la suaetichettatura. Tra le modifiche previste,con il plauso delle multinazionali, siintenderebbe permettere dal 1 gennaio2009 una tolleranza, senza etichettatura,di OGM (Organismi GeneticamenteModificati) nei prodotti biologici«inmisura non superiore allo 0,9%», cosìcome negli alimenti convenzionali.Così nessuno potrà evitare di mangiareOGM. La commissaria all’agricolturae allo sviluppo rurale Mariann FischerBoel ha commentato: «Si tratta di uneccellente accordo, che renderà i prodottiBio più facilmente riconoscibili nell’UEe farà sì che i consumatori sappianoesattamente cosa acquistano». Già...con gli OGM nascosti dentro senzauna differenza essenziale. La selezionedei caratteri manifesti ignora i complessicollegamenti tra l’informazione geneticaed il suo significato per l’organismo, chesta alla base della realizzazione, da partedi questo, di strutture con funzioni benprecise: in tale pratica si è quindi coscientidi muoversi alla cieca. L’ingegneriagenetica, invece, modifica l’informazionegenetica al fine di realizzare unadeterminata struttura di chiarosignificato funzionale, continuando adignorare il quadro globale dei processidi significazione negli organismi. Inentrambi i casi si procede alla ciecadall’informazione al significato, però,mentre nel primo caso si è coscienti deipropri limiti, e si uniscono informazionee significato in un modello stocasticomendeliano, nel secondo, con un attodi presunzione prometeico, si colleganoin un modello deterministico la sintassigenomica con il senso delle strutturee delle funzioni degli organismi. Senzaconsiderare che per creare una nuovasintassi genomica si usano le capacità dicellule batteriche, mentre nelle piante ilsignificato dato all’informazione si originain un sistema non-batterico: batterie nonbatteri collegano informazionee significato attraverso meccanisminettamente diversi. L’associazione tra“applicazione degli OGM” e “libertà dietichetta. Dichiarazione degna di unavera Commessa di supermarket. Ogginon è ammessa alcuna presenza diOGM nei prodotti biologici. L’Italia puòcontinuare a seguire questa strada (comeprevisto nello stesso regolamento),seguendo l’esempio della Grecia che hadeciso di estendere il bando contro gliOGM di due anni. Oppure può optareper una legge nazionale che prevedauna soglia più bassa di “contaminazioneaccidentale” di OGM nel Bio. 0,1%, comemira il ministro delle Politiche agricolealimentari e forestali De Castro, che haaffermato di volersi ispirare«all’autorevoleorientamento del Parlamento europeoche, con le risoluzioni del 29 marzo edel 22 maggio 2007, ha richiesto che lecontaminazioni accidentali o inevitabilida OGM nel biologico non dovrebberosuperare lo 0,1%, definito (erroneamente)come limite tecnico di rilevabilità». Dalmomento che in Europa e in Italiagli OGM non si coltivano (tranne unasola varietà di Mais su piccola scala inSpagna e Francia) non sono possibilicontaminazioni. Pertanto non hasenso parlare di una loro presenza“tecnicamente inevitabile” nei prodottibiologici e non si capisce dunque perchési vogliano introdurre le “soglie ditolleranza”. Inoltre una qualsiasi “sogliadi tolleranza” o “limite di rilevazionearbitrariamente indicato”, nei prodottiagricoli come nelle sementi, farebbericerca” nasce dal fatto che il progressomateriale dell’umanità, secondo ilmodello occidentale, è interpretatocome il vero fine della natura: in questomodo il progresso ne risulta mitizzato.Meyer-Abich nella suaPraktischeNaturphilosophie (1997) riconosce questomito del progresso nel rifiuto della vitapresente in favore di un’ottimisticaconvinzione di poter raggiungere unsuperiore stato di certezze, verità efelicità: come conseguenza la fede nelprogresso diviene motivazione essenzialeper chi si occupa di scienza. Gli obiettividi un tale agire sono nobili (aumentarela produzione agricola, risolvere ilproblema della fame), ma spesso noncoincidono con i risultati ottenuti per ilfunzionamento non-lineare dei sistemicomplessi. Pensiamo all’utilizzo chel’uomo ha fatto del fuoco donatogli daPrometeo! Ricordiamo il 6 agosto 1945a Hiroshima! Nel caso degli OGM, forse,potrebbe essere utile ridimensionarequesto nostro eroico e disperato spiritodi sfida e, attraverso il riconoscimento deinostri limiti, intraprendere un camminoverso il principio etico più generaledellaEhrfurcht vor dem Leben (Reverenzaper la Vita) enunciato da A. Schweitzer nelsuo Kultur und Ethik (1925).Michele Codognovenir meno l’importante principio sullaresponsabilità dell’inquinamento econtaminazione genetica, necessarioal fine di garantire il pagamento deidanni da parte dei responsabili dellacontaminazione stessa. Forse negli StatiUniti non lo hanno capito in tempo...Ma grazie alla loro esperienza noisappiamo che le coltivazioni biologichee transgeniche sono incompatibili,unanega l’altra e la “commistione sul campo”non può che generare mostri cheobbligano alla contaminazione forzatadi tutte le coltivazioni e... alla mortedel Biologico. L’obbiettivo “psicologico”delle multinazionali delbiotech è diindurre la gente a pensare che ormaitutto sia contaminato e che le normedi “coesistenza” servano a “garantirci”.In realtà, la “soglia di tolleranza”rappresenta la via necessaria per aprireall’inquinamento da OGM dei prodottibiologici e alla successiva autorizzazionedell’impossibile coesistenza conle coltivazioni transgeniche, oggilegalmente impossibile. Se accettassimole coltivazioni OGM, dovremmo poiaccettare per forza delle “soglie ditolleranza” anche nei semi e, di fatto,non esisterebbero più prodottiOGMfree al 100%, a causa del polline dellecoltivazioni OGM, che si diffonde percentinaia di chilometri.Giuseppe Altieri
55° carnevale di muggiaAnche quest’anno… eppure per molto tempo,dal 1954 in poi, a Muggia il grande corso deicarri allegorici non era mai stato sospeso, pernessun motivo. E si diceva che mai lo sarebbestato, a meno che fossero sopravvenute ragioniveramente serie: guerra termonucleare globale,terremoto del 10° grado oppure l’impatto di unamega-cometa nel golfo di Trieste. Si sussurravache, se la sfilata fosse stata rimandata per motivimeno importanti, l’intero popolo muggesanoavrebbe dato alle fiamme il palazzo delMunicipio, dopo aver linciato tutti i componentidel Consiglio Comunale. Eppure nel 1991 lasfilata venne sospesa, e senza tanto chiasso,per il timore di attentati in seguito allo scoppiodel primo conflitto Usa-Irak nel golfo Persico.Poi iniziò la guerra civile nella ex Jugoslavia, econ un simile massacro alle porte, la voglia difesteggiare passò un po’ a tutti. Fatto sta chenegli ultimi quindici anni i problemi in occasionedel Carnevale si sono moltiplicati a dismisura:maltempo, vandalismi, sabotaggi e incidenti varihanno funestato la manifestazione, tanto che loslittamento alla prima domenica di quaresima èdiventato quasi normale. Nonostante ciò il diecifebbraio 2008 la tradizionale sfilata si è svoltain un clima festoso di grande partecipazionepopolare, soprattutto triestini accorsi in massaa godersi lo spettacolo: i carri allegorici diMuggia sono famosi, tanto che per molti annila cittadina istro-veneta fu chiamata “La piccolaViareggio“. Quest’anno solo otto compagnie, maci sono stati periodi in cui i gruppi partecipantiarrivavano a quindici. Per l’etimologia, “allegoria“deriva dal greco e significa “illustrare un concettocon differenti immagini”. Se questo è vero, lacompagnia Ongia si è meritata pienamenteil primo premio (105 punti), ottenuto per laquarta volta consecutiva e la ventitreesimain totale. Il tema prescelto era “Revolution?Te saverò dir!!!“ Si partiva dalla rivoluzioneastronomica copernicana, con la scoperta chela Terra gira attorno al Sole e non viceversa.Quindi stelle, comete, pianeti di cartapesta efiguranti vestiti da corpi astrali come nel filmdi Georges Meliès del 1905. Seguiva un gransventolare di bandiere bianche, rosse e blu conla Rivoluzione Francese e la ghigliottina utilizzataper tagliare la… mortadella! Ma il pezzo forteera la Rivoluzione Industriale, un enorme carropieno di stantuffi, manometri e ingranaggi chesembrava uscito dalla fantasia di Jules Verne. Laperfetta riuscita del Corso Mascherato si deve,come ogni anno, al certosino lavoro di artigiani,sarti, costumisti, tutte le persone che per dodicimesi l’anno mettono la propria opera al serviziodel Carnevale Muggesano. La graduatoria havisto al secondo posto (d’un filo: 103 punti) LeBellezze Naturali col tema “Sora e soto dellenuvole… tutto ciò che vola”, centinaia di mascheremulticolori vestite da nuvole, uccelli, aerei,aquiloni e dei dell’Olimpo, uno splendido carroallegorico dai movimenti impressionanti colcavallo alato Pegaso che portava in groppa unminuscolo Teseo. La Lampo, sul tema “lampo diluce” (nomen omen) è arrivata al terzo gradinodel podio (100 punti). Al 4° posto, ex aequo (96punti) la Brivido (una volta considerata la veraregina del Carnevale ma oggi alquanto decaduta)con “Ma che deserto d’Egitto“ e la Trottola con”Carta canta…”, sesti i Mandrioi (“Artisti destrada“), settima La Bora con “Mississipi“ e achiudere la Compagnia Bulli e Pupe, ottavi con“Ua Ua ognidun a casa sua”. Sono stati distribuitianche vari premi speciali, tra cui La Coronad’Oro, vinta dalla Macchina per scrivere dellaTrottola. Tra le Bande, ha prevalso la Lampo.E ancora: il Premio Mazzuccola ai Mandrioiper le Marionette di Montecitorio, mentre ilTrofeo Confartigianato che premia la capacitàartigianale posta nella realizzazione del Carroprincipale è meritatamente andato alle BellezzeNaturali. Alla fine, tutti contenti e soddisfattianche se infreddoliti. Ma questo è un prezzo chesi paga volentieri.Gianni Ursini31 <strong>Konrad</strong> marzo 2008