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Contributi poster - PM2012

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Composizione chimica, forma e dimensioni del PM all’interno della Metropolitana<br />

di Roma<br />

Francesca Marcovecchio 1* , Cinzia Perrino 1 , Adriana Pietrodangelo 1 , Silvia Canepari 2<br />

1 C.N.R. Istituto Inquinamento Atmosferico, Montelibretti (RM), 00015<br />

2 Dipartimento di Chimica Sapienza Università di Roma, Roma, 00185<br />

* Corresponding author. Tel: +390690672726, E-mail: marcovecchio@iia.cnr.it<br />

Keywords: PM indoor, metropolitana, caratterizzazione chimica e morfologica<br />

In questo studio sono state valutate la concentrazione, la morfologia e la composizione chimica del<br />

materiale particolato (PM) nell’area delle banchine e a bordo dei treni della Metropolitana di Roma.<br />

Il monitoraggio del PM è stato effettuato sia mediante contatori laser, sia mediante campionamenti<br />

su membrane filtranti, che sono state successivamente sottoposte a caratterizzazione chimica (degli<br />

elementi, tramite XRF, ICP-OES ed ICP-MS, delle specie ioniche, tramite IC, dei composti del<br />

carbonio, tramite EC/OC) e morfologica (tramite microscopia ottica e microscopia a scansione<br />

elettronica).<br />

All’analisi gravimetrica le concentrazioni sono risultate molto elevate, soprattutto per quanto<br />

riguarda i campioni raccolti sulla banchina (400 g/m 3 ) e nei vagoni senza aria condizionata (278<br />

g/m 3 ), con possibili ripercussioni sulla salute del personale e dei passeggeri.<br />

All'analisi chimica, solo una piccola percentuale di ogni campione è risultata estraibile in soluzione<br />

acquosa; la porzione restante è risultata costituita da specie chimiche non solubili, presumibilmente<br />

provenienti dall'abrasione di materiale rotabile. L'analisi elementare mostra che le polveri<br />

campionate sulla banchina e all’interno dei vagoni hanno una composizione simile, caratterizzata da<br />

percentuali elevate di Fe (rispettivamente 31,1% e 32,9%), Si (11,8% e 10,3%) e Ca (4,7% e<br />

3,5%); ciò suggerisce che la principale sorgente di PM nei vagoni è lo scambio d'aria che si ha<br />

quando il treno è in fase di apertura porte all'interno delle stazioni.<br />

L'utilizzo del contatore laser ha indicato, in accordo con un meccanismo di formazione di tipo<br />

abrasivo, una netta prevalenza delle frazioni grossolane del PM. Inoltre, il valore di concentrazione<br />

di PM10 stimato da questo strumento è nettamente inferiore (circa 30 - 40%) a quello ottenuto<br />

dall’analisi gravimetrica. Questa discordanza evidenzia una delle principali criticità nella stima<br />

della concentrazione di massa a partire dalla concentrazione in numero, stima che viene eseguita in<br />

base ad un valore di densità media impostato all'atto della taratura.<br />

Considerando la composizione chimica della polvere, è stata quindi calcolata la densità media reale<br />

del campione, ottenendo un valore di concentrazione del tutto paragonabile a quello ottenuto per via<br />

gravimetrica (424 g/m 3 sulla banchina e 271 g/m 3 nei<br />

vagoni). L'analisi in microscopia ottica ha consentito<br />

l'osservazione della forma reale delle particelle, fornendo<br />

informazioni utili per il calcolo.<br />

I dati di densità, forma e dimensione delle particelle<br />

hanno trovato conferma nell'analisi SEM-EDX, che ha<br />

evidenziato una particolare morfologia "a scaglie” (Fig.<br />

1) e la presenza di uno strato di ferro ossidato sulla<br />

superficie del campione e di un core costituito<br />

prevalentemente da ferro, avallando così<br />

Fig.1: Micrografia di una particella ferrosa. l'ipotesi della natura acciaiosa delle particelle.<br />

P 2

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