Contributi poster - PM2012
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Monitoraggio dei nitro-IPA nella città di Taranto<br />
M. Amodio 1 , E. Andriani 1 , G. Assennato 2 , P.R. Dambruoso 1 , B.E. Daresta 1 , G. de Gennaro 1 , A. Di<br />
Gilio 1 , R. Giua 2, , A. Laricchiuta 1 , V. Musolino 3 , R. Paolillo 3 , Livia Trizio 1 , M. Tutino 1*<br />
1 Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Bari, via Orabona 4, 70126 Bari<br />
2 Arpa Puglia, Corso Trieste 27, 70126 Bari<br />
3 Arpa Puglia, Via Galanti 16, 72100 Brindisi<br />
* Corresponding author. Tel:+39-80-5442210, E-mail: tutino@chimica.uniba.it<br />
Keywords: nitro-IPA, 2-nitro-fluorene, PM10, Taranto<br />
Gli idrocarburi policiclici aromatici nitrati (nitro-IPA) sono composti organici caratterizzati dalla<br />
presenza di uno o più gruppi nitro (NO2) che sostituiscono gli atomi di idrogeno presenti nelle<br />
strutture degli idrocarburi policiclici aromatici [1-2]. In media i nitro-IPA sono presenti in<br />
atmosfera in concentrazione circa dieci volte inferiori rispetto ai loro precursori; possono essere di<br />
origine primaria oppure prodotti in seguito a reazioni radicaliche tra gli IPA e gli agenti nitranti<br />
prodotti durante fenomeni di smog fotochimico. Gli impianti di trattamento del carbone, le cokerie,<br />
le acciaierie, le fonderie, il riscaldamento per uso domestico, la combustione di biomassa e gli<br />
scarichi autoveicolari, in particolare dei motori diesel, rappresentano le principali sorgenti<br />
antropiche di Nitro-IPA in atmosfera [3]. Così come gli IPA, anche i composti nitrati sono da tempo<br />
oggetto di studio per il loro impatto sulla salute dell'uomo [4-5]. Alcuni di essi sono stati classificati<br />
dalla International Agency for Research on Cancer (IARC) in classe 2B: possibili cancerogeni per<br />
l’uomo e ancora particolare attenzione è rivolta al 2-nitrofluorantene per il suo elevato potere<br />
mutageno. In risposta a tale esigenza il presente lavoro ha lo scopo di studiare il comportamento dei<br />
nitro-IPA in atmosfera in relazione alle diverse condizioni meteo, alla tipologia delle sorgenti<br />
emissive e alla distanza dei recettori sensibili da esse. Quindi determinare l’impatto di questi<br />
inquinanti su siti recettori ed identificare eventuali marker di sorgente. Lo studio descritto ha<br />
previsto una campagna di monitoraggio di PM10 in 7 siti di campionamento posti a diversa distanza<br />
dall’area industriale della città di Taranto. Il campionamento delle poveri PM10 è stato effettuato<br />
con campionatori basso volume SWAM bicanale (FAI Instruments s.r.l.) su filtri da 47mm in fibra<br />
di quarzo. Contemporaneamente nei diversi siti è stata monitorata la concentrazione oraria di IPA<br />
totale utilizzando un analizzatore in continuo (ECOCHEM PAS 2000) e i principali parametri<br />
meteo. L’analisi dei campioni raccolti insieme ai dati della direzione ed intensità del vento hanno<br />
mostrato che alte concentrazioni di nitro-IPA si registrano quando la direzione del vento è tale da<br />
permettere il trasporto degli inquinanti dall’area industriale sul sito sotto-vento. Inoltre lo studio<br />
delle concentrazioni dei singoli nitro-IPA ha permesso di identificare il 2-nitro fluorene come<br />
possibile marker delle emissioni industriali.<br />
Bibliografia<br />
[1] A. Cucinato et al., J Chromatogr. A, 846(1{2), 255-264 (1999).<br />
[2] J. Schnelle et al., Chemosphere, 31 (4), 3119-3127 (1995).<br />
[3] K. Levsen et al., Fresenius Z. Anal. Chem., 331, 467-478 (1988).<br />
[4] K. Hayakawa et al., Chromatogr J. Sep. Detect. Sci., 20(1), 37-43 (1999).<br />
[5] B. Beije et al., Mutat. Res. 196, 177-209 (1988).<br />
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