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40 schede monografiche - Ersaf

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Corridoio 13 – Fiume AddaCorridoio 13 – Fiume AddaTratto settentrionalePriorità di intervento: ALTACaratteristiche pedologicheIl suolo, in corrispondenza del trattosettentrionale, risulta poco fertile a causa dellesue caratteristiche morfologiche e antropiche.Infatti la capacità d’uso del suolo indica terreninon idonei a coltivazioni intensive, non soloper l’urbanizzazione diffusa, ma anche per laconformazione del territorio.La concentrazione di carbonio organico risultamoderata, compresa tra l’1 e il 2%, mentre lacapacità protettiva nei confronti delle acquesotterranee è bassa/moderata. Infine perquanto riguarda la classificazione in gruppiidrologici, il tratto è caratterizzato dallapresenza di tre classi: A (runoff basso), B(runoff moderatamente basso), C (runoffmoderatamente alto).Pressione antropicaIl territorio settentrionale risulta dominato dauna matrice urbana diffusa con un notevolesviluppo di infrastrutture lineari che in alcunicasi determinano forte frammentazione oisolamento degli ambienti. Inoltre il corridoioaccoglie al suo interno o nelle immediatevicinanze un numero significativo di areeindustriali ed estrattive, confermando l’altaantropizzazione di questo tratto. Dal punto divista dei carichi civili e industriali il corridoiopresenta valori moderati (da 60 a 180 t/annodi azoto).Il corridoio 13 della RER si sviluppa in direzione Nord-Sud dal ramo Lecchese del Lago di Comofino al Fiume Po e il primo tratto risulta ad alta antropizzazione (fino alla confluenza con ilFiume Brembo). Il tratto settentrionale appartiene a quell’area che include la porzionemeridionale del Lago di Como e alcuni laghi prealpini di piccole e medie dimensioni di origineglaciale. In questi territori si incontrano alcune criticità per la connessione ecologica, dovuteessenzialmente all’urbanizzazione diffusa; alla predominanza della matrice urbana si affiancanoelementi di assoluto valore naturalistico. Tale situazione rimane immutata proseguendo versoSud, nel settore di contatto tra la pianura milanese e i primi rilievi brianzoli dove sono ancorapresenti evidenti elementi di frammentazione.Aree protette ed oggetto di tutelaParchi regionali: Parco del Monte Barro, Parco dell’Adda NordParchi Naturali: Parco Naturale dell'Adda NordParchi Locali di Interesse Sovracomunale: Parco del Monte Canto e del Bedesco, P.L.I.S. dellaGera d'AddaSiti di Importanza Comunitaria: Monte Barro (IT2030003), Lago di Olginate (IT2030004),Palude di Brivio (IT2030005)Habitat di interesse comunitario e ZVNIn base ai dati reperiti riguardanti le localizzazioni degli habitat di interesse comunitariocaratterizzanti i SIC, nessun habitat sensibile agli apporti di nutrienti ricade anche all’internodella ZVN, a parte il 3260.Sistema agro-zootecnicoNella sua parte settentrionale il corridoio risulta caratterizzato da boschi e colture arboree interrotte raramente dacampi di mais. Al di fuori del corridoio il territorio è caratterizzato da colture di mais immerse in una matriceantropizzata. A Sud i boschi diminuiscono e lasciano posto gradualmente a mais e foraggere con qualche particellaa vite e tare e incolti. Il carico zootecnico su base comunale esercitato sul territorio settentrionale risulta moderato(0-170 kg per ha di SAU).Corridoi fluviali ricadenti parzialmente in ZVNCriticità ed elementi di pregioIl corridoio 13 ricade quasi interamente all’interno delle ZoneVulnerabili da Nitrati (l’unica parte esclusa è quella più settentrionale)in quanto l’attività agricola è perlopiù concentrata nel settore centromeridionale.L’individuazione del corridoio 13 nell’ambito della RER è dovuta, oltrealla presenza di numerose aree protette, anche alla corrispondenza conil Fiume Adda, importante via di spostamento per la fauna lungo ilfiume stesso dal Lago di Como fino alla zona del Fiume Po.Le criticità riguardano essenzialmente la forte antropizzazione e lapresenza di sbarramenti artificiali.Orientamenti e indirizzi prioritariLa scelta di specifiche linee guida dipende dalla connotazione diquesto tratto di corridoio: il territorio è ricco di boschi e areenaturaliformi, pertanto è consigliabile applicare interventi e praticheche valorizzino la funzione di filtro, soprattutto nelle aree agricolemarginali, al fine di tutelarle dall’urbanizzazione circostante.Inoltre uno degli elementi più importanti in questo contesto è il fiumestesso, sul quale si potrebbe intervenire con misure incentrate sulmiglioramento degli habitat fluviali.Linee guidaProblematica Codice Misura PSRMiglioramento degli habitat a favoredell’ittiofaunaCreazione o potenziamento di elementidi diversificazione ecologica, di filtro econnessioneMiglioramento degli habitat a favoredella fauna selvatica nei contesti agricoliCI 1CI 2CI 3CI 4EI 1EI 2214F 216AEI 3 214G 216221 223 226FI 1FP 1EP 7214F 216A214F214A22

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