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40 schede monografiche - Ersaf

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IntroduzioneNel presente elaborato si riportano le <strong>schede</strong> <strong>monografiche</strong> dei corridoi primari della RER della pianura lombarda, incui si presentano, anche attraverso della cartografia tematica, dati inerenti gli aspetti agro-ambientali del territoriointeressato. I corridoio ecologici sono contraddistinti da un codice e da una denominazione definiti dalla RegioneLombardia; ognuno di essi è stato assegnato a un macrogruppo determinato secondo un criterio tipologico(terrestre o fluviale) e all’attraversamento dei territori inclusi nelle zone vulnerabili ai nitrati (parzialmente ocompletamente ricadente all’interno delle ZVN). A ciascuno è, inoltre, attribuito un giudizio che esprime la prioritàdi intervento in ambito agricolo con lo scopo di favorire l'implementazione della connessione ecologica tra glielementi primari della RER (si rimanda al capitolo 5 della relazione).Oltre a questa organizzazione in macrogruppi, alcuni corridoi ecologici presentano, lungo il loro percorso,caratteristiche assai differenti (in relazione a urbanizzazione, colture agricole, boscosità …) che evidenziano lanecessità di operare un’ulteriore suddivisione in base a criteri discriminanti. Pertanto alcuni corridoi sono statisuddivisi in tratti caratterizzati da bassa o alta antropizzazione, da urbanizzazione più o meno contenuta, da ambitiprevalentemente agricoli o boscati. La scheda monografica, in questi casi, è dedicata esclusivamente al trattoselezionato e non all’intero corridoio ecologico.Macrogruppo Corridoio ecologico regionale Priorità di interventoCorridoi fluviali ricadenti 24 – Fiume Mincio Altacompletamente in ZVNCorridoi fluviali ricadentiparzialmente in ZVN01 – Fiume Ticino- Tratto settentrionale- Tratto meridionale03 – Torrente Agogna05 – Torrente Staffora06 – Torrente Scuropasso07 – Fiume Po- Tratto occidentale- Tratto centrale- Tratto orientale- Tratto terrestre11 – Fiume Lambro- Tratto settentrionale- Tratto meridionale13 – Fiume Adda- Tratto settentrionale- Tratto meridionale14 – Fiume Serio- Tratto settentrionale- Tratto meridionale16 – Fiume Oglio- Tratto settentrionale- Tratto meridionale19 – Fiume Mella- Tratto settentrionale- Tratto meridionale20 – Fiume Chiese- Tratto settentrionale- Tratto meridionale27 – Fiume Secchia29 – Fiume BremboMediaMediaAltaMediaAltoMediaAltaAltaAltaAltaMediaAltaAltaMediaAltaBassaAltaBassaMediaMediaAltaMediaMediaCorridoi terrestri ricadenticompletamente in ZVNCorridoi terrestri ricadentiparzialmente in ZVN21 – Corridoio Mella - Mincio23 – Corridoio Castellaro Lagusello - Mincio25 – Corridoio Mincio - Oglio26 – Corridoio Nord Mantova02 – Corridoio della Lomellina Occidentale04 – Corridoio della Lomellina Centrale08 – Corridoio Ovest Milano09 – Corridoio Sud Milano10 – Corridoio Ticino - Lambro12 – Corridoio Medio Lodigiano15 – Corridoio Pizzighettone – Quinzano d’Oglio17 – Canale Acque Alte18 – Corridoio della pianura centrale (da Lambro a Mella)22 – Corridoio delle Colline Gardesane28 – Dorsale Verde Nord MilanoTratto moderatamente urbanizzatoTratto intensamente urbanizzatoMediaAltaMediaMediaAltaAltaAltaAltaAltaAltaMediaMediaAltaAltaOgni scheda riporta due estratti cartografici (inquadramento generale rispetto alla RER e uso agricolo, fonte datiSIARL 2011) e una breve descrizione delle seguenti tematiche: Descrizione sintetica del territorio attraversato dal corridoio ecologico, in cui sono fornite informazionisullo stato di conservazione di vegetazione e fauna e sulla presenza o meno di contesti ambientali diparticolare interesse naturalistico.AltaAltaCaratteristiche pedologiche: viene fornita una descrizione sintetica delle principali caratteristiche deisuoli lungo il corridoio (LCC, concentrazione di carbonio organico presente nei primi <strong>40</strong> cm di terreno,classificazione in gruppi idrologici, capacità protettiva delle acque sotterranee).Sistema agro-zootecnico: viene riportata sia una breve caratterizzazione delle colture presenti all’internodi ognuno dei corridoio ecologici, sia una valutazione del carico zootecnico su base comunale.Aree protette: in questa sezione vengono riportate le varie tipologie di aree protette o tutelate (Parchiregionali, PLIS, ZPS, SIC, ecc.) interessate dalla presenza del corridoio ecologico.Habitat di interesse comunitario e ZVN: per le aree Natura 2000 sono individuati gli habitat di interessecomunitario; alcuni di essi sono più sensibili di altri in termini di apporto di nutrienti (si veda la tabella 4-1della relazione): in questo paragrafo si riportano quegli habitat che ricadono all’interno del corridoioecologico la cui conservazione è correlata all’apporto di nutrienti.Pressione antropica: in questa sezione si riporta una sintesi delle varie tipologie di elementi o aspetti chepossono rappresentare direttamente o indirettamente una pressione antropica sul territorio del corridoioecologico, tra cui la presenza di insediamenti produttivi, l’urbanizzazione, la presenza di reti viariesignificative e l’entità di carichi civili e industriali.Criticità ed elementi di pregio: si illustra una sintesi dei principali elementi di criticità e pregioriscontrabili in corrispondenza del territorio interessato dal corridoio ecologico.Orientamenti e indirizzi prioritari: si illustrano le linee di indirizzo ed orientative secondo le quali siritiene sia opportuno elaborare scelte strategiche volte alla preservazione e valorizzazione di elementi efattori propri del contesto agricolo rilevanti dal punto di vista ecosistemico ovvero alla minimizzazione diinterferenze corresponsabili della frammentazione o della non funzionalità della rete ecologica.Linee guida suggerite: ogni corridoio è caratterizzato da ambienti tipici della pianura e da elementi dicontorno che necessitano in modo diverso di interventi di miglioramento o di buone pratiche per la lorogestione. Sebbene sia auspicabile l’applicazione di tutte le misure atte a migliorare la funzionalità della RERindicate nella relazione al capitolo 6, in questa sezione sono elencate le linee guida che meglio si adattanoal contesto caratterizzante il corridoio ecologico.Di seguito sono riportate le linee guida di intervento e gestione; nelle <strong>schede</strong> <strong>monografiche</strong> è indicato solamente ilcodice e la problematica su cui agirà la misura proposta.CodiceLinee guida suggeriteCorsi d’acqua naturali o artificialiCI 1 Realizzazione di buche artificialiCI 2 Posa di massi sul fondo e realizzazione di pennelliCI 3 Posa di semitronchi in alveoCI 4 Ricoveri sottospondaCI 5 Creazione di bacini laterali connessi alla rete dei canaliCI 6 Valorizzazione dei fontaniliCP 1 Gestione ittiocompatibile delle asciutteCP 2 Tirante idraulico minimoCP 3 Modalità di intervento in alveo durante l’asciutta parzialeCP 4 Interventi di pulizia, dragaggio e ricalibratura del fondoCP 5 Attività di manutenzione ecosostenibiliCP 6 Gestione naturalistica della rete idrica minoreCP 7 Gestione della vegetazione in alveoFasce riparialiFI 1 Creazione e mantenimento di fasce tampone a vegetazione erbacea o arboreo-arbustivaFP 1 Conservazione degli ambienti perifluvialiFP 2 Gestione della vegetazione negli ambiti riparialiEcomosaici agricoliEI 1 Creazione e mantenimento di strutture vegetali lineariEI 2 Ecosistemi filtroEI 3 Creazione o mantenimento dei pratiEI 4 Conservazione e miglioramento degli edifici rurali e degli spazi limitrofiEP 1 Agricoltura biologicaEP 2 Agricoltura conservativaEP 3 Avvicendamento/rotazione delle coltureEP 4 Modalità di applicazione di fertilizzanti e concimi chimiciEP 5 Riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci e lotta integrataEP 6 Metodologie di irrigazioneEP 7 Mantenimento della copertura vegetaleEP 8 Gestione delle superfici a incolto e della vegetazione nei terreni messi a riposo (set-aside)EP 9 Gestione delle stoppieEP 10 Gestione degli sfalci e delle mietitureEP 11 Gestione di colture arboree3

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