10La Parola al CittadinoMassa CarraraDicembre <strong>2009</strong>
Dicembre <strong>2009</strong>LAVOROMassa CarraraLa Parola al Cittadino11Crisi: puntare sulla risorsaumana e sulla formazioneSiamo tornati ad una percentuale didisoccupazione a due cifre: circa il 10,2%MASSA CARRARA - Si è parlatoe si parla di crisi anche nel nostroterritorio, magari senza conoscerlaa fondo, per saperne di più abbiamointervistato l’Assessore dellaProvincia alle politiche socialiRaffaele Parrini.In che misura si è sentita la crisirispetto all’anno precedente e chericaduta ha avuto in terminioccupazionali?E’ necessario partire da un’analisicomplessiva: la crisi intesa comeuna situazione di blocco del sistemaeconomico, per quello che si èpotuto avvertire in questa Provinciaè iniziato con l’autunno del 2008.Quindi dal 2008 ad oggi è il periodonel quale abbiamo iniziato asviluppare il concetto di crisi rispettoa questo territorio. Ciò ha inciso inmaniera profonda su tutta laquestione occupazionale. Dopomolti anni siamo tornati ad unapercentuale di disoccupazione a duecifre: circa il 10,2. E’ stato un annoche ha toccato non solo il territoriodi Massa Carrara, ma tutto il mondo.Riferito a questo territorio, siamoancora in una situazione in cui lacrisi permane ed ho fortipreoccupazioni che anche il 2010sia segnato da una situazione di crisicomplessiva, con, purtroppo, altrechiusure, licenziamenti e mobilità.Nel corso del 2008/<strong>2009</strong> abbiamoassistito alla chiusura di imprese,soprattutto le medie e piccole;quelle che hanno resistito sonoriuscite ad utilizzare gliammortizzatori sociali; il punto saràdi capire, alla fine di questa primaondata, quale sarà la capacità delleaziende di continuare o cessaredefinitivamente l’attività. Quindi,dovendo fare una valutazionecomplessiva, ad oggi la crisi non èaffatto superata, è una crisistrutturale che permane all’internodel mercato del lavoro; mi aspettoche sia così per tutto il 2010. Devodire che in questo ultimo periodo,grazie al lavoro istituzionale, di tuttoil territorio, sulle politiche attive,abbiamo avuto qualche timidissimosegnale di ripresa, ripetotimidissimo; nel senso che è calatoil numero delle cessazioni di attivitàed è leggermente aumentatol’ingresso nel mercato del lavoro intermini occupazionali, ma stiamoparlando di cifre molto basse. Orasi tratta di capire come sarà il 2010:la mia preoccupazione non riguardatanto l’aspetto produttivo, perché inquesto senso c’è un segnale diripresa, inoltre la zona franca urbanasarà uno strumento che, se benutilizzato ridarà fiato allaproduttività, ma riguarda l’aspettooccupazionale ed in particolare glielementi deboli del mercato diMassa – Carrara: giovani e donne.Insintesi, quindi, il 2008/<strong>2009</strong> sonostati gli anni della crisi, con unalieve ripresa alla fine del <strong>2009</strong>, intermini produttivi ed occupazionali;per il 2010 permarrà lo stato di crisie si dovrà capire quale saràl’impatto, non tanto sulla parteproduttiva, ma su quellaoccupazionale.A proposito di zona francaurbana, come saràgestita e da chi?La zona franca urbana sarà unaopportunità per le ditte del territorio,bisognerà fare in modo che leaziende, su progetti seri diriqualificazione del territorioindustriale, lavorino sulla creazionedi ricchezza. E’ un supporto alleimprese e deve essere consegnato aloro, chiaramente con la regia delleistituzioni.Qualcuno ha voluto ironizzaresostenendo che la nostra zona èdepressa da tanto tempo per cuinon può aver risentito più di tantodella crisi.Il territorio di Massa-Carrara non èdiverso da tutti gli altri e ha risentitodella criticità come tutto il quadrotoscano e nazionale. Io rifuggosempre dalla visione che noi siamodiversi dagli altri; il nostro è unterritorio con problemi, maperfettamente dentro il contestotoscano e nazionale, per cui viviamola criticità come la vivono tutti glialtri.Molti problemi delle piccole medieimprese sono da riconducibili alritardo dei pagamenti degli entipubblici…Si, c’è anche questo aspetto. Ladifficoltà del pagamento deriva dalfatto che con le ultime finanziariegli enti pubblici sono stati bloccatidal vincolo del patto di stabilità, chenon ha consentito di poter erogarefinanziamenti pubblici. In questafase di crisi sarebbe importanteliberare più risorse pubbliche.Come sta lavorando il suoassessorato ?Ci stiamo muovendo su due fasi. Laprima è la cosiddetta: faseemergenza che in accordo con isindacati e la regione Toscana sipropone di stendere il piano degliammortizzatori sociali. Accanto aquesto, abbiamo lavorato per ilrafforzamento delle politiche attivedel lavoro. Ora, il nostro prossimoobiettivo è uscire dall’emergenza eriuscire a ricollocare tutte le personeAss. provinciale Raffaele Parriniche a causa della crisi sono rimastefuori dai processi produttivilavorando in modo sinergico con leimprese del territorio. In particolareper quello che riguarda il mercatodel lavoro delle donne e dei giovani.In ultimo c’è un progetto specialein sinergia con la regione Toscanadal nome “Progetto Pari” che siriferisce agli over 50 cheimprovvisamente si sono trovatifuori dal sistema produttivo. Perloro si tenterà una ricollocazioneche prevederà sgravi fiscali per leditte che collaboreranno con questoreintegro. Alla fine di questaintervista il messaggio che vogliolasciare è quello di puntare sullarisorsa umana e sulla formazione,perché quando saremo fuori dallacrisi chi avrà puntato sullapreparazione personale saràsicuramente premiato.Cantiere, da Roma forse la svoltaCARRARA - Al cantiere non c'è mainiente di certo e mille famiglie sonoancora appese ad un filo, nonostanteil governo abbia affermato che nelfuturo societario di Nca sarà datapriorità al pubblico piuttosto che alprivato nell'incontro avvenuto aRoma venerdì 20 novembre.Una conferma data non solo aparole, ma siglata in un documento.Pochi giorni prima dell'incontro ilno alla ricapitalizzazione sembravasicuro, poi la svolta positiva neltavolo romano.I lavoratori dei Nuovi cantieriApuania passeranno il Natale forseun po' più sollevati, ma l'incertezzadel loro futuro lavorativo, sullenuove commesse, e sulla vendita oricapitalizzazione di Nca aleggiaancora. Perché non è stato un mesefacile nemmeno quello di novembre,difficile da scrollarsi di dosso,nonostante gli incontri nellaCapitale, i tavoli con il governo, leazioni di protesta, gli scioperi, laraccolta di firme per smuovere unasituazione di dubbio che coinvolge,come detto, migliaia di famiglie.Su più fronti erano state fatte azionidi protesta, una a pochi giorni dallafine del mese scorso il gazebo diRifondazione Comunista, dellaSinistra Critica, del partitocomunista dei lavoratori, dellaSinistra e Libertà. del Verdi e deiComunisti italiani era impegnatofuori dalcantiere di Marina diCarrara nella raccolta di firme e inuna strategia di mobilitazione,comunque di protesta finoall'ottenimento di risposte certe eche permettano ai lavoratori di nonrestare sospesi nel dubbio del lorofuturo e soprattutto delmantenimento del posto di lavoro.Manifestazione in Piazza AranciPoi erano scesi in prima linea anchegli immigrati, di cui molti lavoratorisono impiegati nel cantiere, i qualinon solo vedono in forse il lorofuturo all'interno di Nca, per imotivi condivisi con gli operatoriitaliani, ma anche la loropermanenza nel paese legata aduna qualsiasi occupazione, inmancanza della quale potrebbe"saltare" il loro permesso disoggiorno.Cristina GualaImmobilismo politicoe sindacale sullacrisi occupazionaleMASSA - Lavoro: “Si rimanemeravigliati dall'immobilità delleforze politiche e sindacali difronte alla drammatica situazioneoccupazionale e allo stillicidiodi aziende che chiudono – adintervenire è il Popolo Azzurro,ricordando che in tempi nonlontanissimi con una crisi diminor portata “ci fu unamobilitazione che sfociò con ilclamoroso gesto di innalzare "latenda del lavoro". Oggi con unasituazione ben più drammaticanulla si muove, ma più di alloraavrebbe certamente un sensoquella struttura, per ricordare aigoverni di Regione, Provincia eComune la situazione di affannodel nostro territorio, ma forsecambiano le maggioranze emutano le sensibilitàspecialmente in alcunerappresentanze dei lavoratori”.Per il Popolo Azzurro “citroviamo di fronte ad unasituazione paradossale con unamministrazione comunale e lasua maggioranza che occupanoil loro tempo in campoimmobiliare, con impegnifinanziari rilevantissimi percomperare e affittare edifici,oppure a chiudereaziende,cercando di far credereche tutto sia a vantaggio deicittadini, perdendo di vista le verepriorità e indebitando lacollettività per gli anni a venire.Non sono esenti daresponsabilità le forze diopposizione, PD e PDL, cosìcome le forze sindacali chebrillano per i loro silenziassordanti, tutti impegnati inpolemiche e accuse reciprocheimperniate solamente ad interessidi bottega che nulla hanno a chevedere con lo sviluppo delterritorio”. E conclude: “Servonoimpegni concreti che partano dalterritorio, e invitiamo a nonaccampare scuse riguardo almancato impegno del governocentrale verso la nostra provincia,perchè è troppo facile parlare dicompetitività, di concorrenza,disviluppo, di spiritoimprenditoriale di capacitàmanegeriali, di politicheintelligenti, con la condizioneperò che ci pensino gli altri”.