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2009 - Anno IV N.6 - Fornoms.net

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Dicembre <strong>2009</strong>IL PENSIEROSpazio giovaniMassa CarraraLa Parola al Cittadino 25Il colore delle stradeMASSA CARRARA - Misono sempre piaciute lepiazze e le strade. Un po’perché portano con fierezzauno dei miei aggettivipreferiti, “pubblico”, un po’perché è facile passareinosservati mentre, invece,si osserva con attenzione altragente che crede di esserealtrettanto inosservata.Insomma, sono luoghi dallegrandi potenzialità, che da sempre hanno offerto aisociologi spunti per nuovi studi e nuove ricerche.Piazze e strade possono avere vari aspetti. L’aspettodi dicembre, con un viavai fre<strong>net</strong>ico e instancabile,con nell’aria “Jingle bells” e profumo di caramelle.L’aspetto di luglio, in cui sembrano deserte eabbandonate a loro stesse, percorse solo da lavoratoriinstancabili o, forse, troppo stanchi per rendersiconto di non farcela più dal caldo.Uno dei loro vestiti migliori, però, è quello dellamanifestazione: allora una piazza, una tra tutte, laprescelta, si riempie di persone, di colori e di suoni.Finchè, a un certo punto, la piazza si svuota e siriempie la strada.Ed è fantastico camminare tutti insieme, bloccandoil traffico di una città, per far vedere a tutti, compresiquegli automobilisti tra i quali c’è chi ci insultaperché gli facciamo far tardi e chi ci ringrazia perchépuò trascorrere più tempo chiacchierando conl’innamorata seduta accanto a lui, che non siamod’accordo su qualcosa, o che abbiamo una propostaper migliorare qualcos’altro.Martedì 17 Novembre, noi studenti dell’Onda cisiamo sì fatti maledire/ringraziare da parecchiautomobilisti, ma avevamo certo i nostri motivi.Qui a Massa, in circa un migliaio siamo scesi inpiazza (e quindi in strada, degna compagna dellaprima) per manifestare ancora una volta contro lariforma Gelmini che sta già avendo graviconseguenze in molte scuole italiane.Non solo mancano fondi per i progetti extrascolastici,ma anche per ristrutturare numerosi edifici tra cuicompaiono anche le scuole cittadine, nessuna esclusa.L’Alberghiero Minuto si è fatto sentire per ilproblema di spazio che vede i suoi studenti divisiStudenti in piazzain tre sedi distaccate; che in sé non sarebbe un gravedisagio, se non fosse che dal prossimo annoaumenteranno le ore pratiche per il loro indirizzoe tutti gli studenti avranno bisogno di usufruire dicucina e sala, presenti solo nella sede centrale. Glistudenti dello scientifico Fermi, invece, hannoprotestato per il modo, a parer loro inadeguato, concui vengono spesi i soldi della scuola.Il punto che ci unisce tutti, però, è la lotta per ildiritto alla studio, all’istruzione pubblica, al liberosapere. Ed è un argomento che mette d’accordo nonsolo noi studenti di Massa, ma anche quelli di tuttaItalia e tutto il mondo. Il 17 Novembre eral’International Students Day, stabilito nel 2004 dalWorld Social Forum di Bombay e riconfermato dalForum Sociale Europeo di Atene due anni più tardi,nel 2006. Questa data vuole ricordare gli studentiuccisi dai nazisti nello stesso giorno del 1939, inCecoslovacchia, e quelli massacrati dai carri armatidel regime allora vigente ad Atene, nel 1973.Altri studenti sono morti negli ultimi anni, mentreprotestavano per avere una scuola più finanziata,un sapere più libero e delle opportunità pari per tuttidi poter studiare, informarsi e “diventare grandi”.Le strade e le piazze della nostra città, assieme aquelle di tutte le città del mondo, sono testimonimuti di manifestazioni, repressioni e nuovecoraggiose proteste. Sono sicura che ogni angolodi questa nostra Massa ricordi qualcosa a tutti; unangolo ricorda un’esperienza che sarebbe megliocancellare, un altro ne riporta alla memoria una che,invece, vorremmo non fosse finita mai. Invitereitutti i miei lettori a trattarle col rispetto che meritano(senza, ad esempio, lasciar cadere cartacce sulleloro vecchie spalle), a guardarle con un sorriso econ un po’ d’affetto.Per noi giovani rappresentano il presente e il futuro,per chi è un po’ meno giovane rappresentano ilpassato dei bei tempi, ma quel che è certo è che lorosono sempre lì, pronte a essere calpestate dai nostripiedi frettolosi, piedi che hanno una gran voglia diandare avanti.Valentina Consolo"Non pagheremo noi la crisi dei padroni”In piazza anche il Fronte Studenti in LottaRoberto VecchioneLuca InnocentiCorteo dell' Onda studentesca apuanaMASSA CARRARA - “Non pagheremo noi lacrisi dei padroni” è uno degli slogan che haaccompagnato il Fronte Studenti in Lotta,nuovo movimento di avanguardia che hafatto capolino alla manifestazione del 17novembre. Appartiene alla “Carovana delNuovo Pci” e rappresenta il movimentostudentesco di appoggio di Carc e Asp: “Leorganizzazioni studentesche di destra, Bloccostudentesco e Lotta studentesca – sostieneil neo movimento – rappresentano unaminaccia per il movimento studentesco e lefuture generazioni. Promuovono e fomentanoil razzismo, la divisione sociale e larassegnazione a questo governo di fascisti”.E ancora: “Siamo in piazza per una scuolalaica come anche la nostra Costituzioneafferma essere – hanno spiegato RobertoVecchione del “Fronte Studenti in Lotta” eLuca Invernizzi dell’Asp -, per una scuolaantifascista e antirazzista. E siccome glistudenti di oggi saranno i lavoratori didomani, dobbiamo unire le forze stabilendoun ponte con la lotta operaia”.Lotta studentesca: edilizia scolastica e caro libro"Togliete le crepe, lasciate i crocifissi"MASAS CARRARA - E' l'unico gruppo giovanile attivo inpolitica e in ambito scolastico, l'unico che da quando per tantistudenti massesi è iniziato il nuovo anno tra i banchi è giàsceso in campo più volte per sostenere i ragazzi degli istitutisuperiori nelle loro battaglie in difesa dei propri diritti e delleproprie ambizioni: Lotta Studentesca, a Massa presente dadiverso tempo ma mai come adesso protagonista delle scuole,ha già messo a segno numerose iniziative schock.La prima ha preso vita alle prime ore dell'alba di giovedì 29ottobre, quando i membri del gruppo hanno affisso in prossimitàdegli ingressi di numerose scuole superiori della provinciauna cinquantina di manichini raffiguranti genitori impiccatisiper le folli spese dovute al caro-libri e studenti finiti sotto aifatiscenti soffitti di scuole senza più fondi per l'edilizia.Un modo originale e di impatto per risvegliare le coscienze- sempre fin troppo assopite - di studenti, professori e comunicittadini massesi in merito ai provvedimenti presi dal Ministrodell'Istruzione Mariastella Gelimini, che oltre al consuetolassismo in merito al prezzo sempre più alto dei libri di testovedono in programma una nuova serie di tagli ai fondiscolastici, con ripercussioni su edilizia e qualità della vita"scolastica". Passanti, professori e alunni sono rimasti colpitidall'iniziativa, complimentandosi con gli organizzatori eesternando il loro consenso verso l'iniziativa. Spinti forse dalgrande successo ottenuto dal tesseramento del 1 novembre edin preda ad un grande successo, quello riscosso dal suo primoanno di campagna elettorale scolastica nella nostra città, LottaStudentesca Massa è riuscita anche a piazzare, nei giorniscorsi, ben tre candidati nelle proprie liste scolastiche: sonostati eletti "rappresentanti d'istituto" in tre differenti scuoledella provincia: Corrado Borghini e Marco Giovannelli alLiceo Linguistico e Sociopedagogico "G. Pascoli", MatteoCricca all'IPSIA "E. Barsanti" e Leonardo Gavarini all'IstitutoAlberghiero "G. Minuto".L'ultimo successo di Ls è arrivato la scorsa settimana, quandoin tutte le classi degli istituti superiori di Massa i ragazziManifestazione di Lotta studentescahanno apposto, dove mancava, un crocifisso - realizzatoartigianalmente dai militanti stessi - per ribadire il secco noalla sentenza del Tribuale europeo e per riaffermare le radicicristiane dell'Italia e del continente europeo."Tramite questo significativo gesto simbolico - ha detto ilrappresentante locale del gruppo, Francesco Mangiaracina -abbiamo voluto evidenziare il nostro assoluto dissenso versoquello che reputiamo un oltraggio alla nostra storia ed allenostre tradizioni, causato da una sconsiderata scelta delTribunale europeo per i diritti dell'uomo, che in pratica apreun processo di decristianizzazione e di perdita dei valori chealla scuola pubblica italiana - così come a tutto il nostro Paesee l'intera Europa - proprio non serve. Molti ragazzi e variinsegnanti hanno comunicato sul posto il loro plausoall'iniziativa, cosa che ci fa ben sperare e che ci da la forzadi continuare e di non sentirci soli in queste battaglie cheriguardano l'interesse di tutto il popolo italiano, dato che sista tentando in tutti i modi di minarne le radici e quindi ancheil futuro".Nel mirino di Ls ancora la Gelmini nella sentenza anti crocifissi:nell'ambito della giornata nazionale dello studente il grupposi è reso protagonista di una manifestazione contro il governoe di sollecitazione agli organi competenti ad intervenire neiproblemi di edilizia scolastica che attanagliano le scuolemassesi: a metà corteo campeggiava infatti uno striscionerecante la scritta: "Togliete le crepe, lasciate i Crocifissi!".Un bilancio decisamente positivo insomma, quello di unpiccolo gruppo di ragazzi che a titolo del tutto gratuito siinteressa dei problemi dei coetanei studenti in un contesto perle minoranze politicamente difficile come quello massese.Margherita Mazzarella

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