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2009 - Anno IV N.6 - Fornoms.net

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Dicembre <strong>2009</strong>Il Farmacista InformaCytotecCytotec, prodotto dalla Pfizer, è un farmaconato contro l'ulcera, ma come effettocollaterale" induce contrazioni dell'utero e unaborto quasi sicuro entro le prime 9 settimanedi gravidanza e con ottime possibilità di riuscitaanche nel secondo trimestre. Il Cytotecandrebbe venduto solo su prescrizione medicanon ripetibile, ma purtroppo è stato provatoche in molte farmacie viene concesso sullafiducia. Tredici euro e ottanta per un abortoa casa e parecchi problemi. Al pronto soccorsodei policlinici di tutto il Paese infatti continuanoad arrivare donne, soprattutto africane esudamericane, con forti crampi addominali edemorragie in corso anche da 12 giorni peraborti spontanei più che sospetti. Unapresenza costante di "emorragie che ci lascianoperplessi", ha notato anche il dottor LucioRomano, ginecologo dell'Università FedericoII di Napoli. Diversa la posizione di SilvioViale, responsabile del Day Hospital Ivg delSant'Anna di Torino."Qui gli aborti spontanei da emorragie sospetteda Cytotec arrivano a ondate, le ondate dellestraniere che vengono da Paesi in cui l'abortoè proibito. Arrivano in Italia con i loro usi etante temono di presentarsi in ospedale perchéirregolari o per la paura di essere denunciate".E le italiane? "Anche le italiane penso chefacciano uso del Cytotec - ammette Viale -Massa CarraraProblemi al Sert? Risponde Maurizio Varese"Invito i giovani a un confronto per capire le loro esigenze"MASSA - Alcuni giovani si sono rivolti alnostro giornale per denunciare diverse situazionispiacevoli del Sert (servizio per letossicodipendenze). I problemi iniziano conl’orario; sembra, infatti, che l'Utente peraccedere alla somministrazione del farmacosostitutivo abbia a disposizione solo due fasceorarie: quelle 7.30-9.00 e 11.00-13.30, essendostata eliminata la fascia pomeridiana 17.00-19.00. L’orario pomeridiano poteva essereveramente prezioso per tutti coloro che almattino lavorano e hanno difficoltà araggiungere il posto, poiché terminano il loroturno alle 14.00.Evidenziano, inoltre, che molti avevano sceltola fascia pomeridiana per evitare di fare incontrinon desiderati; in quanto è purtroppo sotto gliocchi di tutti ciò che avviene davanti alparcheggio del sert: spaccio; “…e lo spaccioal sert è un po’ come mettere davanti al repartodi diabetologia una bella pasticceria, piena dileccornie”. La persona che si rivolge a questotipo di struttura, può essere ancora molto debole,se, infatti, la droga è la fuga dei deboli dasituazioni di insoddisfazione, di vuoto, di paura,di mancanza di ideali, di delusione, non bastaeliminare il rifugio (la droga), c’è bisogno dicombattere su più piani ed uno di questi èun’azione efficace contro gli spacciatori, oquanto meno evitare che questi ultimi venganoin contatto con certe tipologie di persone. Altranota dolente: la mancanza di privacy. La zona,infatti, è tappezzata di telecamere (non sicapisce, allora, come mai non si sia riuscitiancora a debellare il problema) chegiornalmente ed inevitabilmente riprendonosia gli spacciatori, sia coloro che, incensurati,cercano di restituire dignità e serenità alla lorovita, ma frequentano il sert ad orari regolari;insomma “la telecamera non seleziona i buonidai cattivi”. Giunge, allora una proposta, quelladi spostare il Sert in un poliambulatorio Asl,magari in un piano secondario, studiando lamaggiore efficacia in privacy e sicurezza. Percercare di dare una risposta a questi bisogniabbiamo sentito il Responsabile Direttore deldipartimento Sert, Maurizio Varese. Partiamodal presupposto che chi frequenta il Sert è unapersona che deve superare le paure e lediffidenze e pensare che sia una malattia cometutte le altre che non va stigmatizzata nellamaniera più assoluta. Non esiste nessunaviolazione della privacy e questo perchéfacciamo firmare a ciascun utente un documentoper il trattamento dei dati personali; per quantoriguarda le telecamere, servono a scopoterapeutico.La persona viene monitorata costantemente,anche quando va in bagno e ciò non viola innessun modo la privacy; è un controllo che puòessere fatto a vista o , appunto, con l’uso delletelecamere. Una delle prime difficoltà che siriscontrano tra le persone che fanno uso disostanze è di riconoscersi come adoperanti dellasostanza stessa. L’uso delle telecamere, quindi,non ha scopo di spionaggio, ma quello digarantire la sicurezza e l’efficacia della terapiastessa.Per quanto riguarda gli orari, invece, c’è statauna pianificazione dall’inizio dell’anno, perandare incontro all’esigenza di fornire uningresso differenziato. Abbiamo ridotto la fasciadi somministrazione del farmaco, aumentandoperò il regime di somministrazione, in questomodo le condizioni dell’utente sono migliorate,perché il paziente quando è stabilizzato puòvenire con minor frequenza, è stato cosìpossibile creare percorsi differenziati per levarie tipologie di utenti. Ciò, però, saràcompletamente possibile quando riusciremmoad avere un sede adeguatamente grande. Quantodichiarato dai giovani è in parte corretto, siamoconsapevoli della necessità di una sede piùidonea alle esigenze dell’utenza e proprio suquesto fronte stiamo cercando di muoverci almeglio. Sappiamo che la conferenza dei Sindaci,dello scorso agosto, si è già pronunciata, percui penso che non si dovrà attendere ancoramolto; l’ideale sarebbe integrare il servizioofferto dal Sert all’interno di strutturepolivalenti, per evitare l’emarginazione. Vorreiconcludere dicendo che siamo consapevolidell’esistenza di molti altri problemi non tuttirisolvibili con la nostra buona volontà.Comunque, colgo l’occasione per invitare adun confronto diretto i giovani che si sono rivoltial vostro giornale; insieme potremo tentare dicapire le loro esigenze e cercare, per quantopossibile, di risolvere i loro problemi".(Direttore Farmacia Comunale 4 Massa)Dottor Mario Alberto Buonocorema magari seguite dal medico di famiglia, nonesagerano con le dosi e non arrivano ademorragie serie. Assumono le pillole a casa,con i tempi e le dosi giuste. Poi vengono inospedale". Questo è l’ennesimo caso chequando il farmacista rifiuta la consegna di unfarmaco che richiede una ricetta medica, pergiunta non ripetibile, lo fa unicamente a tuteladella nostra salute Quindi frasi del tipo “main quella farmacia me lo danno “ sono a mioavviso fuori luogo e da evitare. Infine è sempreda tenere in considerazione che qualsiasifarmaco non è scevro da effetti collaterali eda possibili interazioni con sia con altri farmacisia con il cibo.Responsabile del Sertdottor Maurizio VareseLa Parola al Cittadino 23AMICO SANGUEGentili donatori,le festività natalizie stanno sopraggiungendoe l’AVIS è ben felice di rinnovarel’appuntamento con tutti i suoi donatori perlo scambio degli auguri per un sereno Natalee un splendido 2010 con una festa, che siterrà domenica 20 dicembre presso ilcomplesso Torre Fiat a Marina di Massa,dalle ore 9.00 alle 13.00. Nel corso dellamattinata avverrà la consegna della strennanatalizia e l’estrazione dei biglietti vincentifra tutti quelli che sono stati consegnati aidonatori recatisi ad effettuare una donazionenegli ultimi mesi.Per motivi organizzativi, la strenna nataliziapotrà essere consegnata solo in questaoccasione, dunque invitiamo i donatori apartecipare numerosi per poter trascorrereuna piacevole mattinata in compagnia. Siricorda ai donatori che il centro trasfusionaleè aperto tutti i giorni feriali e l’ultimadomenica di ogni mese dalle ore 8.00.Tanti auguri di Buon Natale e Felice 2010da tutto il Consiglio dell’AVIS comunale diMassa.La vicepresidente AVIS MassaIlaria Tazzini

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