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2009 - Anno IV N.6 - Fornoms.net

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Dicembre <strong>2009</strong>MASSA - Ho avuto modo di avvicinarmi allamia città come “turista” e, perché no, anchecome “guida turistica”: un’esperienza cheservirebbe a molti per rendersi conto deiproblemi che abbiamo in materia di accoglienza.Il 30 ottobre scorso, in qualità di vice presidentedell’associazione Eventi sul Frigido, ho ricevutoe accompagnato una comitiva di circa 50studenti provenienti dall’Istituto ComprensivoFermi di Macerata, i quali, partecipando allaprima edizione del Concorso Maresciallo CiroSiciliano, avevano vinto un premio messo adisposizione dal Parco delle Alpi Apuane espendibile in un soggiorno. Dopo la visita alleCave di Gioia, gli insegnanti del Fermi hannochiesto se era possibile visitare il CastelloMalaspina. Mi sono informata: il Castello eraMassa CarraraUna giornata da turistachiuso. Allora visitiamo la città di Massa. Bene,ho pensato, e dove lo faccio parcheggiare unpullman granturismo di quelle dimensioni? Miinformo: non ci sono aree sosta: non resta cheparcheggiarlo in via Europa, sperando che, almomento dell’arrivo, almeno uno stallo del Catsia libero. Il tentativo riesce e andiamo in centro.Prof e comitiva apprezzano molto la nostra cittàper i colori, il bel sole, il clima, gli aranci, lapulizia, il Castello che la domina, le Apuaneche la incoronano e il mare, a due passi. Iragazzi, però, hanno un’urgenza. Che faccio?Dove porto 50 ragazzi? Chiedo informazioniall’Urp, in Comune: purtroppo non resta checonstatare, insieme agli addetti dell’ufficio,questa grave carenza: non esiste un servizioigienico pubblico. Fortunatamente manca unamanciata di minuti all’una e i bar sono ancoraaperti. Chiedo al titolare di un bar se gentilmentepuò mettere a disposizione i servizi. E’ fatta:a gruppi, i ragazzi soddisfano le loro esigenzefisiologiche.Mi chiedo: e se fossimo giunti in città alle duedel pomeriggio, quando tutto è chiuso, dove liavrei portati? Superato anche questo intoppo,li porto a visitare il Palazzo Ducale: restanoaffascinati dal Palazzo e dal Nettuno, è ovvio,sono straordinari. Massa piace e chiedono diLa Parola al Cittadino 31poter passeggiare ancora un po’. Li porto inpiazza del Mercato, dove la Fontana di Afroditesprigiona tutta la sua bellezza. Scattano fotoricordo e Massa la sento più bella. I ragazziavrebbero gradito poter acquistare qualchesouvenir, qualche cartolina da portare a casa inricordo di questa nostra bella città. Purtropponon mi è venuto in mente nulla… salvoconsegnare loro alcuni depliant sulla storia delPalazzo Ducale, chiesti gentilmente all’Urp.Nelle tasche, avevano però pezzi di marmoraccolti nel bacino di Gioia. Nel cuore, speroconservino il ricordo di quella che, tuttosommato, con la visita pomeridiana al RifugioAntiaereo e alla sede dell’Anpi, è stata davverouna splendida giornata.Angela Maria FruzzettiStop al trafficosotto “il Pasquino”Bruno Giampaoli e Nino MignaniMASSA - Pasquino e Pasquina: un arco dasalvare. Il Comune di Massa ha provveduto ariparare la griglia sconnessa sotto l'arco diPasquino eseguendo anche un piccolo lavorodi fognatura bianca.La griglia, a giudizio dell’associazione ItaliaNostra, è molto utile per raccogliere l'acquadi superficie che scende da via Pomario e davia Palestro, e quindi il lavoro andava fattoma rischia di essere rifatto cento volte. “Lagriglia infatti è destinata ad essere sconnessadalle vibrazioni del traffico che passa sottol'arco – sostiene l’associazione -. Trafficoormai frequentissimo da quando è stato resogratuito il parcheggio comunale nell'area exCat”.In effetti le auto e gli altri veicoli sono costrettia passare sotto l'arco con rischio per i pedonie per il monumento, rischio dovuto oltre aipossibili urti anche alle vibrazioni del traffico.“Se pensiamo che questa è la quarta volta incinque anni in cui la griglia viene riparata –denuncia Italia Nostra – si possono intuirequali possono essere gli effetti sull’arco,composto da pezzi staccati.Nessuna amministrazione ha mai risposto allanostra richiesta di monitorare gli effetti deltraffico sotto il monumento, che è di proprietàprivata e non hanno mai preso, per ragioniveramente incomprensibili, il provvedimentopiù logico ed immediato per salvaguardarlo.Basterebbe infatti rifare il doppio senso su viaGiampaoli e disporre gli stalli auto in lineaanziché a lisca di pesce”. Infine:”Nonstrumentalizziamo Pasquino dicendo che perchiudere l’arco dobbiamo creare nuove stradee nuove rotatorie.”I tre portali storici di Massa: tuteliamoliMASSA - Da almeno cinquesecoli svettano in vari punti delcentro storico, ricordandoci laloro storia e un vissuto senzadubbio glorioso. Per questocrediamo che gli archi e le portedella città meritino un’attenzionemaggiore in termini diconservazione e valorizzazione.A volte, infatti, sembra di averea che fare con dei ruderi,dimenticando che per i turistirappresentano il principalebiglietto da visita oltre asimboleggiare le origini dellacittà. La loro esistenza ha origineda Alberico Cybo, che trasformòil vecchio borgo di Bagnaradelineando l’attuale centrostorico. E’ un peccato, però,vedere il cinquecentesco arco diPasquino e Pasquina, in viaPalestro, ridotto in quellePorta Martana Arco del Salvatore Arco Pasquino e PasquinaMASSA - Si sta pensando al porticcioloturistico, al waterfront, alla Riva dei Ronchi,al ponte sullo stretto di Messina e magarianche a quello futuro da Napoli a Palermo(in previsione di raggiungere la Libia) e sitrascura o nessuno pensa a ripristinare lastrada più naturale della zona: il tratto dellungomare ( Amerigo Vespucci) che va davia Casola a Marina di Massa ( angoloristorante Da Riccà fino ad intersecare vialeZaccagna) distrutto dalle mareggiate oltremezzo secolo fa e mai più ricostruito.Una strada panoramica, bella, utilissima epratica per migliorare la viabilità cittadina edare un grosso contributo alla promozio<strong>net</strong>uristica.La ricostruzione di questo tratto di lungomaredarebbe nuovamente vita e rivalorizzerebbel’intera zona, porterebbe maggiori vantaggial turismo senza dimenticare chemigliorerebbe e snellirebbe il traffico dellariviera (al contrario è stata ridotta lacarreggiata ad una sola corsia nel centro diMarina di Massa con le code che bloccano ilcondizioni. Scritte sui murilaterali, erbaccia incolta sullasommità, illuminazioneinesistente a parte un fioco evetusto lampione. Merita questotrattamento? Per non parlare delfatto che viene transitato dalleauto dirette all’ex-Pomarioducale. Ogni giorno rischia diessere danneggiato, senzadimenticare gli effetti dellosmog. Pensare che era statocostruito per entrare, appunto,nel Pomario ducale, un giardinobellissimo realizzato in appena40 giorni e ricco di agrumi.Nostalgia di un tempo che fu:sarà il caso di rivedere la viabilitàe scongiurare un dannopermanente? Che dire, poi, diPorta Martana? Assenza totaledi una didascalia (come perl’arco di Pasquino e Pasquina)e un faretto che lo illumina daterra senza grandi risultati. Anzi,spesso le auto parcheggianosopra il faretto e tanti saluti,trionfa il buio. Alcune cerimoniedovrebbero invece esserecelebrate sotto questi capolavori,per non perderne la memoria eapprofittandone per rifare loroun po’ il trucco.L’unico che si salva è l’arco delSalvatore, in piazza Portone,davvero imponente epraticamente intatto.L’illuminazione è buona, ledidascalie pure. Purtroppo leauto provenienti da via Palestropassano ai suoi lati, attraversostrade minuscole, con il rischioche le pietre più basse venganodanneggiate. Ma non si puòvoler tutto, lo sappiamo.Daniele MassegliaRecuperare Viale VespucciStrada panoramica in alternativa a via Delle Pi<strong>net</strong>etraffico in estate e nei periodi delle festivitào dei ponti). E poi non dimentichiamo chesolleverebbe notevolmente anche il flusso ditraffico che deve sopportare via Delle Pi<strong>net</strong>e,unica strada che collega Marina di Massa aMarina di Carrara ed in caso di incidenti,lavori o altre interruzioni in questa zona è ilcaos (ricordiamo quando per lavori in corsoil traffico fu deviato all’interno delle stradinedi Partaccia), insomma sarebbe una alternativamolto importante.Senza parlare delle rotonde che tardano adarrivare mentre ormai tutte le città hannorisolto questo problema.Con questo non vogliamo togliere nulla alleopere citate prima (porticciolo ecc.) enemmeno che ne sarebbe impedita lacostruzione. Nella zona del futuro porticciolobasterebbe fare ponti tipo quelli al Cinquale(che darebbero anche un tocco di bellezza efascino in più) e poi una parte di porticciolopotrebbe anche essere fatto rubando spazioal mare...Aldo AntolaDisagi in viaMontessoriMASSA: Pericoloin via Montessori:interviene ildirigenteprovinciale de“La Destra”Filippo Menconi(nella foto): " Sonotantissime le segnalazioni che misono pervenute sulla pericolosità diVia Maria Montessori, la strada checosteggia le scuole elementari delCasone; " si tratta della piccola stradaa senso unico che conduceall’incrocio con Via Silcia. ContinuaMenconi: " Tale incrocio versa incondizioni pericolose poichè ilcartello “dare la precedenza” non èvisibile in quanto molto più piccolodel normale e nascosto dalle siepi.Inoltre manca anche la segnaleticaorizzontale". Spiega ildirigente:"l’ultimo incidente grave èavvenuto recentemente. La situazionediventa ancora più pericolosa nelleore di entrata e di uscita dei bambinida scuola, i residenti ed genitori deglialunni protestano per la carenza disicurezza". Conclude FilippoMenconi: " Ritengo chel’amministrazione dovrebbeconsiderare la segnaletica stradale, ilprimo requisito per una strada sicura,specialmente se ubicata vicino ad unascuola. Chiedo all’assessore al trafficoe mobilità Loreno Vivoli cheprovveda a ripristinare la giustasegnaletica orizzontale e a metterecosì in sicurezza la zona ".Sara C. StrentaAsmiu: svuotamentoin orari sbagliatiProtestano i genitori dellamedia Don MilaniMASSA - Sos dai genitori degli alunnidella scuola Media don Milani permotivi d’insicurezza: “ Da tempo –spiegano – i mezzi dell’Asmiu passanoa svuotare i casso<strong>net</strong>ti proprionell’orario che coincide a quello diuscita dei ragazzi. I casso<strong>net</strong>ti deirifiuti si trovano proprio in prossimitàdella scuola e il disagio èimmaginabile, con code di auto che siformano lungo la strada e soprattuttocon i mezzi in attività che creanopericolo per l’incolumità dei ragazzistessi. Abbiamo chiesto più volte aglioperatori dell’Asmiu di anticipare oposticipare l’orario di svuotamentodei casso<strong>net</strong>ti, in modo da evitare ildisagio. Purtroppo, non siamo ascoltatie il problema persiste. Speriamo ,attraverso le pagine del giornale, diriuscire a raggiungere i “vertici” perfa si che il problema venga risolto intempi brevi. Non ci piace davveroconcludono- vedere i nostri ragazzipassare sotto un casso<strong>net</strong>to sospeso inaria o dietro un mezzo in movimento.Quel servizio, fatto a quell’ora, metteveramente a rischio la sicurezza deglialunni”.

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