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La spesa pubblica locale

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<strong>La</strong> <strong>spesa</strong> <strong>pubblica</strong> <strong>locale</strong><br />

debito e non già alle funzioni che lo Stato svolge all’interno dell’economia. In tal senso, il caso<br />

dell’Italia potrebbe risultare emblematico.<br />

Tab. 1 - L’incidenza della <strong>spesa</strong> <strong>pubblica</strong> (uscite totali delle Amministrazioni pubbliche)<br />

in % del Pil nelle principali aree avanzate<br />

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014<br />

Euro area 46,0 45,3 46,5 50,6 50,4 49,0 49,5 49,4 49,0<br />

- Germania 44,6 42,7 43,5 47,4 47,2 44,6 44,2 44,3 43,9<br />

- Francia 52,5 52,2 53,0 56,8 56,4 55,9 56,8 57,0 57,2<br />

- Italia 47,6 46,8 47,8 51,1 49,9 49,1 50,8 50,9 51,1<br />

Regno Unito 43,0 42,9 46,6 49,7 48,7 46,9 47,0 45,5 44,4<br />

Stati Uniti 36,1 36,9 39,0 42,9 42,6 41,5 40,1 38,7 38,2<br />

Giappone 36,0 35,8 36,9 41,9 40,7 41,9 41,8 42,3 42,7<br />

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Commissione Europea - AMECO.<br />

Tuttavia, a nostro avviso, il confronto sull’aggregato delle uscite totali, comprensive quindi<br />

della <strong>spesa</strong> per il servizio del debito, risulta più corretto, perché un’elevata consistenza del debito<br />

alimentata da politiche fiscali accomodanti in deficit spending, mantenute per periodi prolungati,<br />

rappresenta una precisa scelta di policy delle classi dirigenti pro tempore, orientata a fornire<br />

servizi e prestazioni ai cittadini scaricando sulle generazioni successive l’onere di far fronte alla<br />

sostenibilità del debito.<br />

Qui importa interrogarsi se la quantità e la qualità della <strong>spesa</strong> <strong>pubblica</strong>, sempre in termini<br />

di confronti relativi, abbiano nel medio/lungo termine un qualche rapporto significativo con la<br />

crescita economica, condizionandola in senso positivo o negativo, secondo le risultanze di eventuali<br />

evidenze empiriche.<br />

Un primo spunto di riflessione è offerto dalla figura 1.<br />

Si è proceduto ad ordinare in formato panel la successione delle variazioni medie annue<br />

per quinquennio del Pil reale pro capite, ponendola in correlazione con la successione, analogamente<br />

ordinata, delle variazioni assolute per quinquennio delle uscite totali correnti delle<br />

Amministrazioni pubbliche, relativamente al periodo 1995-2014 per i paesi dell’Unione Europea,<br />

Norvegia, Svizzera, Stati Uniti e Giappone.<br />

Il diagramma a dispersione evidenzia un’inequivocabile correlazione negativa, per la quale,<br />

nel medio/lungo termine quanto maggiori risultano le variazioni della <strong>spesa</strong> <strong>pubblica</strong> corrente<br />

in rapporto al Pil, tanto minore – in alcuni casi negativo – appare il ritmo di crescita del Pil reale<br />

pro capite.<br />

Di fatto, gli eccessivi incrementi di <strong>spesa</strong> <strong>pubblica</strong> sembrerebbero scoraggiare la crescita.<br />

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