La spesa pubblica locale
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<strong>La</strong> <strong>spesa</strong> <strong>pubblica</strong> <strong>locale</strong><br />
1.4.1 <strong>La</strong> regionalizzazione della <strong>spesa</strong> per consumi finali delle Amministrazioni centrali<br />
L’operazione di regionalizzazione della <strong>spesa</strong> per consumi finali delle Amministrazioni centrali<br />
ha richiesto la definizione di una serie di criteri – uno o più per ogni funzione COFOG – sulla<br />
base dei quali attribuire a ciascuna regione parte della <strong>spesa</strong> complessiva delle Amministrazioni<br />
centrali risultante dalla tabella 5. <strong>La</strong> tabella 6 sintetizza i criteri utilizzati per la regionalizzazione<br />
della <strong>spesa</strong> delle Amministrazioni centrali, mentre la tabella 7 presenta i risultati del procedimento,<br />
riportando nell’ultima riga relativa all’Italia i dati Eurostat di tabella 5 del 2012 per il<br />
sotto-settore Amministrazioni centrali.<br />
Tab. 6 – Criteri per la regionalizzazione della <strong>spesa</strong> per consumi finali<br />
delle amministrazioni centrali<br />
Divisioni COFOG<br />
servizi pubblici generali<br />
Criterio<br />
popolazione residente<br />
difesa nessun criterio 13<br />
ordine pubblico e sicurezza<br />
affari economici<br />
protezione ambientale<br />
abitazioni e assetto del territorio<br />
sanità<br />
attività ricreative, culturali e di culto<br />
istruzione<br />
protezione sociale<br />
popolazione residente<br />
quota regionale del valore aggiunto di ciascuna branca di attività economica che<br />
compone l'aggregato 14<br />
spese in conto capitale per ambiente Amm. Centrali (Conti Pubblici Territoriali)<br />
quota regionale del valore aggiunto delle branche costruzioni e attività<br />
immobiliari<br />
popolazione residente<br />
popolazione residente<br />
numero di studenti delle scuole pubbliche statali (esclusa università)<br />
popolazione residente<br />
Ufficio Studi Confcommercio.<br />
Dei 132,7 miliardi complessivamente spesi dalle Amministrazioni centrali, 51,7 miliardi<br />
rappresentano spese per consumi finali del Mezzogiorno (tab. 7), un ammontare nettamente superiore<br />
rispetto a quello delle altre ripartizioni in particolar modo per ciò che riguarda la funzione<br />
istruzione, per la quale al Sud vengono spesi, a livello centrale, quasi 20 miliardi di euro, il doppio<br />
rispetto alle altre ripartizioni territoriali (ma bisogna ricordare che il Mezzogiorno rappresenta<br />
13 <strong>La</strong> <strong>spesa</strong> per difesa, essendo quest'ultima un bene pubblico indivisibile garantito dalle Amministrazioni centrali, non è stata<br />
regionalizzata: i valori regionali presentati in tabella 7 sono dunque gli stessi di quelli presentati in tabella 3.<br />
14 <strong>La</strong> divisione “affari economici” è stata considerata nella sua articolazione COFOG in 9 gruppi: “affari generali economici, commerciali<br />
e del lavoro”, “agricoltura, silvicoltura, pesca e caccia”, “combustibili ed energia”, “attività estrattive, manifatturiere<br />
ed edilizie”, “trasporti”, “comunicazioni”, “altri settori”, “R&S per gli affari economici”, “affari economici n.a.c.”, per ciascuno<br />
dei quali è stata calcolata la quota regionale di valore aggiunto delle corrispondenti branche di attività economica. Per il gruppo<br />
“trasporti” l’indicatore utilizzato è dato dalla quota regionale di pagamenti in conto capitale per la costituzione di capitali fissi<br />
dell’Anas, riportati dalla Ragioneria Generale dello Stato nel lavoro “<strong>La</strong> <strong>spesa</strong> statale regionalizzata”. Ciò in considerazione<br />
del fatto che circa l’80% della <strong>spesa</strong> <strong>pubblica</strong> per trasporti è costituita da quella sostenuta dagli enti economici nazionali per<br />
trasporti su strada.<br />
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