Testimonianze <strong>di</strong> vita FraternaProfessionesolenne5 ottobre2013fr. EnzoImbimboA pochi giorni dalla professione solenne desidero ringraziare tuttala fraternità provinciale e interprovinciale <strong>per</strong> la vicinanza, la presenza ele preghiere.Un momento decisivo <strong>per</strong> la mia vita, un momento <strong>di</strong> inizio non<strong>di</strong> arrivo. E’ un tempo sentito e maturato dopo anni <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong>invocazione a Dio nel <strong>di</strong>scernere la sua volontà. E’ <strong>per</strong> me una gioiaimmensa aver detto “sì” alla chiamata <strong>di</strong> Cristo e mettersi alla suasequela sulle orme del poverello <strong>di</strong> Assisi.Sono stati anni che ho amato quelli vissuti finora, anni <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>gioie ma non sono mancate le sofferenze specie a livello fisico. Macredo che li sia stato <strong>il</strong> punto massimo <strong>di</strong> incontro col Risorto. Francesco,ormai senza vista fu capace <strong>di</strong> scrivere <strong>il</strong> Cantico delle Creature, unadelle più belle lo<strong>di</strong> a Dio e a quanto ci circonda che sia mai statacomposta.Credo che non servano tanto gli occhi <strong>per</strong> vedere nostro Signorema un cuore <strong>di</strong>sposto ad accogliere e a mettere in pratica conimpegno, costanza e <strong>per</strong>severanza la Buona Novella che con amore ioe gli altri cinque miei confratelli che abbiamo fatto la professionecerchiamo <strong>di</strong> mettere in pratica.E allora quel “mi affido con tutto <strong>il</strong> cuore a questa fraternità” nonvogliono essere solo parole ma <strong>il</strong> credere realmente che Cristo passatra le nostre povertà. Sicuro <strong>di</strong> questa parola allora, desidero ringraziaretutti voi fratelli, desidero ringraziare i miei genitori che anche loro congioia hanno accolto <strong>il</strong> mio “sì”.Grazie a tutte quelle splen<strong>di</strong>de <strong>per</strong>sone che in questi anni <strong>il</strong>Signore mi ha messo davanti. Grazie delle gioie e delle <strong>di</strong>fficoltà e che <strong>il</strong>Signore possa continuare in me e in tutti noi l’o<strong>per</strong>a da Lui iniziata,memori delle parole <strong>di</strong> San Francesco che alla fine della vita ciesortava a iniziare a fare <strong>il</strong> volere <strong>di</strong> Cristo.Fra Enzo Imbimbo27Anno XXXV ● N. 237 ● Settembre-Ottobre 2013
Testimonianze <strong>di</strong> vita FraternaMARCIAFRANCESCANA25 LUGLIO -4 AGOSTO2013<strong>di</strong> DianaSorrentino“CHI CREDE CAMMINA”UN CAMMINO VERSO IL PERDONO…Negli ultimi mesi mi sono chiesta in continuazione: “Cosa faròdurante questa estate? Sicuramente qualcosa <strong>per</strong> me”. Ed ecco chetra le varie iniziative spunta una particolare locan<strong>di</strong>na: marciafrancescana con le regioni del nord nelle vette del Trentino e arrivo adAssisi <strong>il</strong> 2 agosto <strong>per</strong> la festa del Perdono. Mi soffermo e penso: “Si, chebello! Montagna, camminare, <strong>per</strong>sone nuove, Assisi, <strong>il</strong> tema “chi credecammina”… tutte cose belle e giuste <strong>per</strong> me, peccato che capitanoproprio nella settimana del campo scuola a cui ho dato la mia<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità!”. Ma nulla viene a caso…dopo tre giorni mi viene dettoche <strong>il</strong> campo scuola non viene più fatto e allora ho subito pensato:“Accidenti allora questa marcia è proprio <strong>per</strong> me! Così mi sono messasubito in moto e tra ma<strong>il</strong> varie mi sono iscritta!”.Mattino del 25 luglio: parti da casa senza sa<strong>per</strong>e cosa ti aspettacon una gran voglia <strong>di</strong> metterti in gioco fin da subito! Ed ecco che arrivinella stazione <strong>di</strong> Trento e già inizia la tua marcia…ogni <strong>per</strong>sona cheve<strong>di</strong> con lo zaino lo chiami e con un po’ <strong>di</strong> imbarazzo inizi a chiedere:“Ehi, anche tu vai alla marcia!?”. Questo è stato l’inizio della marciafrancescana, un cammino <strong>di</strong> 6 giorni nelle vette del Trentino <strong>per</strong> poigiungere assieme a tanti altri giovani d’Italia <strong>il</strong> 2 agosto in piazza SantaMaria degli Angeli <strong>per</strong> la festa del Perdono <strong>di</strong> Assisi. Noi delle regioni delnord abbiamo marciato lungo <strong>di</strong>versi sentieri, ruscelli, fiumi, cascate,malghe e paesini del Trentino facendo come tappe gli accoglientipaesi <strong>di</strong> Monte S. Pietro, Nova Levante, Pozza <strong>di</strong> Fassa, Predazzo, SanMartino <strong>di</strong> Castrozza e Fiera <strong>di</strong> Primiero. Eravamo in tutto 80, 65 giovanitra i 18 e i 33 anni accompagnati da altre 15 <strong>per</strong>sone composte dafrati, suore e logistici.Partire <strong>per</strong> un pellegrinaggio a pie<strong>di</strong> durato una settimana, vuol<strong>di</strong>re portare con sé tutte le fatiche, fisiche e spirituali, con cui ti metti in<strong>di</strong>scussione alla sco<strong>per</strong>ta <strong>di</strong> tutte quelle cose belle, ma anche fasti<strong>di</strong>osedella propria vita! Una sfida in cui Dio ci chiedeva <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are i nostr<strong>il</strong>imiti, le nostre paure, le nostre morti e valicare le nostre porte <strong>per</strong> poterscoprire ciò che <strong>di</strong> bello e prezioso ha posto nelle nostre vite. Ognigiorno nella prima mezz’ora del nostro cammino si marciava in s<strong>il</strong>enzio<strong>per</strong> poter riflettere alla provocazione proposta da un frate all’inizio <strong>di</strong>ogni giornata. Era bello marciare ascoltando <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio della natura e <strong>il</strong>s<strong>il</strong>enzio che abitava dentro <strong>di</strong> te, ti faceva respirare qualcosa che nellavita quoti<strong>di</strong>ana quasi ti dà fasti<strong>di</strong>o, <strong>per</strong>ché non hai tempo, <strong>per</strong>ché hai28Anno XXXV ● N. 237 ● Settembre-Ottobre 2013