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qualità dell'ambiente urbano v rapporto annuale - Confartigianato ...

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LA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILER. BRIDDA, G. CATTANI, F. MORICCI, S. BRINIISPRA - Dipartimento Stato dell’Ambiente e Metrologia AmbientaleLa crescita della domanda di mobilità da parte dei cittadini delle aree urbane rappresenta un fenomenooramai consolidato, dovuto sia al generale e costante aumento della popolazione residentenelle aree urbane sia al cambiamento degli stili di vita. Tra questi va menzionato lo sprawl<strong>urbano</strong>, fenomeno caratterizzato dallo spostamento delle residenze alla periferia delle città conincrementi conseguenti delle percorrenze delle autovetture.La soddisfazione della domanda di mobilità, che rappresenta un diritto dei cittadini, può generareimpatti negativi sull’ambiente e più in generale sulla qualità della vita nelle aree urbane.Per far fronte a tali problematiche l’obiettivo da perseguire è una mobilità urbana sostenibile chegarantendo il diritto alla mobilità, riduca la pressione ambientale e migliori le condizioni di vita nellearee urbane.Tra gli interventi adottabili dalle municipalità, a favore di uno sviluppo sostenibile della mobilità urbananel territorio, si possono considerare: la limitazione o il divieto di circolazione in alcune zoneurbane, la pedonalizzazione, politiche volte ad incentivare forme alternative di trasporto collettivoed individuale, oltre che iniziative finalizzate al rinnovo del parco circolante pubblico e privato ealla diffusione di carburanti a basso impatto ambientale.Gli indicatori di mobilitàPer la scelta degli indicatori di mobilità urbana si è fatto riferimento all’ISTAT che dal 1998, conl’Osservatorio Ambientale sulle città, popola una serie di indicatori ambientali urbani per oltre 100comuni capoluogo di provincia. Gli indicatori di mobilità urbana analizzati nel presente lavoro sono:l’utilizzo del trasporto pubblico, l’estensione delle Ztl (zone a traffico limitato), l’estensione dellearee pedonali, la lunghezza delle piste ciclabili, il numero di stalli di sosta a pagamento su stradae il numero di stalli di sosta in parcheggi di corrispondenza. Tali indicatori, nel modello DPSIR(Driving forces, Pressures, State, Impacts, Responses) elaborato dall’Agenzia Europea per l’Ambienteed Eurostat per rappresentare le interazioni tra uomo ed ambiente, sono classificati comeindicatori di risposta. L’indicatore domanda di trasporto pubblico, oltre che rappresentare unarisposta alle problematiche connesse al tema della mobilità, può essere considerato anche un determinante(Driving forces) ossia un elemento capace di generare pressioni sull’ambiente (ISTAT2008).È importante sottolineare che, per un monitoraggio completo del grado di risposta delle amministrazionilocali alle criticità della mobilità urbana, gli indicatori sopra menzionati non sono esaustivi.Essi infatti non forniscono alcuna informazione circa la qualità dei servizi offerti; per quantoriguarda le piste ciclabili, ad esempio, l’indicatore oggetto di questa analisi fornisce l’informazionesulla densità delle piste ma nulla dice circa la sicurezza e l’accessibilità dei percorsi (come assenzadi ostacoli, presenza di illuminazione adeguata, presenza di parcheggi per le biciclette o di raccordicon altri sistemi di trasporto) (ISFORT 2006). D’altra parte il reperimento di queste informazionipresso le amministrazioni locali non è sempre semplice. I risultati riportati in questa analisi dovrannoquindi essere considerati come indicativi dello stato e delle tendenze in atto, rimandandoa future analisi di approfondimento sul tema che tengano conto della qualità del servizio offerto.259

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