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MESESPORT marzo2016

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antonio gigli<br />

l’angolo del tifoso<br />

Una situazione cui ci si abitua male<br />

Tra alti e bassi la Robur si avvia<br />

verso la fine di questo tribolato campionato.<br />

Un atteggiamento il suo che<br />

sfibra anche il più ottimista dei tifosi.<br />

Dopo due sconfitte gravi e<br />

quasi vergognose (quelle<br />

col Rimini e il Sant’Arcangelo),<br />

soprattutto per il<br />

comportamento dal punto<br />

di vista agonistico, ecco la<br />

prestazione sfolgorante<br />

col Foggia in Coppa Italia<br />

e quella con la capolista<br />

Spal tra le mura amiche.<br />

Di seguito, però, arriva la<br />

disfatta assoluta, meritata,<br />

senza appello di Macerata,<br />

una di quelle partite<br />

che non vorresti mai vedere,<br />

da incubo notturno.<br />

Qualcuno dice che è<br />

inutile arrabbiarsi, meglio<br />

pensare al prossimo anno<br />

e concludere più o meno<br />

dignitosamente questo<br />

campionato nato male e<br />

finito peggio. No, non sia -<br />

mo d’accordo con questa<br />

tesi. Innanzitutto, anche<br />

se solo matematicamente,<br />

la zona play off è un<br />

traguardo ancora potenzialmente<br />

raggiungibile, e quindi non<br />

provarci nemmeno sarebbe da irresponsabili,<br />

se non da stupidi. Non c’è solo il<br />

risultato finale, poi, da salvare, ma soprattutto<br />

la stima della società e della<br />

squadra da parte dei tifosi, sempre più<br />

arrabbiati e disamorati di questi tempi.<br />

Eppure poteva andare meglio, molto<br />

meglio di così. La squadra allestita pareva<br />

abbastanza competitiva, tanto che<br />

dopo i primi risultati negativi il presidente<br />

cacciò Atzori per non essere riuscito<br />

a spremere il meglio dai giocatori<br />

a disposizione. Il mercato invernale ha<br />

sfoltito, per cause soprattutto economiche,<br />

la rosa, privandola di giocatori importanti,<br />

ma rimpiazzandoli con altri di<br />

buon valore. I problemi societari hanno<br />

portato altra acqua al serbatoio delle<br />

polemiche e delle attenuanti verso la<br />

squadra, ma poi la crisi è stata risolta,<br />

gli stipendi pagati e il futuro assicurato. Non è<br />

cambiato nulla, purtroppo, e allora un occhio<br />

va gettato anche verso la panchina. Da mister<br />

Carboni non ci aspettavamo di certo la luna,<br />

soprattutto tenuto conto che doveva assemblare a campionato<br />

in corso una squadra quasi rinnovata in toto, ma<br />

sicuramente volevamo maggiore coerenza nelle scelte<br />

tattiche e maggiore entusiasmo. Le scuse alle quali ci ha<br />

abituato ad ogni fine partita ci hanno, francamente, stufato.<br />

Il suo scarso decisionismo è così evidente che da fuori<br />

ci sembra di vedere una barca alla deriva senza timoniere,<br />

che prende la rotta giusta solo quando il vento è dalla<br />

sua, senza una meta precisa. La nuova conduzione societaria<br />

deve prendere delle decisioni fin da subito, lo<br />

esige la situazione, lo esige lo stesso futuro.<br />

Mancano ancora una decina di partite da qui alla fine<br />

e i tifosi non sono disposti ad accettare tutto, non vogliono<br />

vedere una squadra vivacchiare. Pensiamo al futuro?<br />

Ok, allora esigiamo una svolta. Le migliaia di tifosi che<br />

hanno concesso fiducia alla società sottoscrivendo (con<br />

numeri record per la Lega Pro) oltre 3000 abbonamenti,<br />

non vogliono abbandonare le speranze e sperano che<br />

questo finale di campionato getti le basi per il futuro. Non<br />

è chiedere troppo, ma solo il minimo sindacale. Siamo il<br />

Siena, siamo quelli che hanno visto la loro squadra del<br />

cuore giocare, solo pochi anni fa, con Milan, Inter e Juventus<br />

e oggi, seppur costretti, cercano di gioire di un pareggio<br />

con la Spal. Non è con il passato che si va avanti,<br />

quello che è stato è stato, ma chi dirigerà la società sappia<br />

che noi sogniamo in grande. Siamo fatti male? Pazienza,<br />

ma i sogni aiutano a vivere meglio.<br />

« Due momenti della partita con la Spal »<br />

[marzo 2016]<br />

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